Bastardi, io lavoro !!!
Era meglio se ti lasciavo sui binari !!!
Cazzarola da lunedì rincomncio a lavorare anche a pranzo..A già...poi.. NON HO ANCORA LA CAVALLA!!!!
![Wut30 :azz-se-m: :azz-se-m:](/styles/uix/xenforo/smilies1/wut30.gif)
Bastardi, io lavoro !!!
Era meglio se ti lasciavo sui binari !!!
Cazzarola da lunedì rincomncio a lavorare anche a pranzo..A già...poi.. NON HO ANCORA LA CAVALLA!!!!![]()
per cui alla mattina non riesci più ad uscire? avrai un giorno libero![]()
Nessuno va alle Cesane?
Ancora non sono mai stato e non ho anche tutto il pomeriggio libero...
...sul divano...ahahah...sabato non lavoro...Romagna?...sarei già d'accordo x andare a fare una cosa con Malestro se trovo compagnia...
...sul divano...ahahah...sabato non lavoro...Romagna?...sarei già d'accordo x andare a fare una cosa con Malestro se trovo compagnia...
..ahahah...tira + il rastrello che uscire in bici vedo...o forse + la cena post lavori?Sabato si pulisce il Ronco!!
..ahahah...tira + il rastrello che uscire in bici vedo...o forse + la cena post lavori?![]()
...i Sommi e loro adepti, sopratutto di una certa età, con acciacchi e mezzi di sintesi, altresì dicesi viti o placche, a fratture varie, è risaputo, sono esenti dai lavori sporchi, il Bax può confermare...E' uno sporco lavoro,ma qualcuno dovrà pur farlo...facile girare in bici sui sentieri puliti!!
C'è qualcuno che parte da Pesaro?Sabato si pulisce il Ronco!!
...i Sommi e loro adepti, sopratutto di una certa età, con acciacchi e mezzi di sintesi, altresì dicesi viti o placche, a fratture varie, è risaputo, sono esenti dai lavori sporchi, il Bax può confermare...![]()
Dopo vario penare per il caricamento delle foto posto un “reportino” sull’uscita a Tirano (Sondrio), dal 10 al 13 scorsi...
Dopo vario penare per il caricamento delle foto posto un reportino sulluscita a Tirano (Sondrio), dal 10 al 13 scorsi, partecipanti Il Baffo, CarloMarzo, PaoloVicchi ed io.
Scopo principale del viaggio era fare il cosiddetto Bernina Freeride, utilizzando il famoso Trenino Rosso del Bernina, ferrovia dichiarata patrimonio mondiale Unesco
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E un itinerario che da Tirano porta a St.Moritz passando per il Passo Bernina (c/a 2.300 mt), con un percorso arditissimo che copre quasi 2.000 mt di dislivello in salita in ambiente spettacolare.
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Il tragitto vale da solo il viaggio ed il carissimo biglietto (andata e ritorno tutti in treno costano circa 100 euro).
Noi ci siamo però limitati alle sole risalite in treno, per cui siamo partiti da Tirano e scesi al Passo Bernina; di qui abbiamo iniziato la discesa in sella verso St.Moritz. Causa default del GPS ci siamo tenuti sul sentiero segnalato per bici (cartelli rossi con disegno della mtb) che fino a St.Moritz alterna single tracks in mezzo a pascoli, nel bosco e stradelli, nulla di difficile;
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ci sono però alternative più tecniche, scartate mancanza di traccia GPS e per questioni di tempo. Infatti il tragitto è molto lungo ed appena arrivati a St. Moritz,
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scattata una foto
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siamo stati costretti a salire subito sul treno del ritorno; scesi di nuovo a Passo Bernina, di nuovo sella verso Tirano; in questo caso la discesa, anche quella classica senza varianti, è molto più lunga, spettacolosa per il paesaggio, soprattutto nella zona di Cavaglia, dove si visita il Giardino dei Ghiacciai, con enormi marmitte dei giganti
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ed Alp Grum, proprio di fronte al ghiacciaio del Bernina
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In questa parte del percorso la difficoltà piuttosto elevata (sentiero con pietre fisse e radici).
Il percorso era talmente bello che lapprossimarsi della fine ha prodotto un tentativo di suicidio di massa, come avete avuto modo di vedere in una foto di qualche posta fa
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Interrotto dal fischio del treno
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Il giorno successivo diluvio costante e neve a bassa quota ci hanno costretti al riposo forzato ed al turismo (anche gastronomico).
Il quarto giorno sarebbe stato dedicato al ritorno, ma siamo riusciti a strappare ugualmente un giro. In programma cera la Tornantissima (cercare sul web per una descrizione), che consiste nella risalita con furgone fino ad una località sopra il Passo del Mortirolo, una successiva ulteriore salita pedalata di unaltra ora e mezza e poi ununica discesa di oltre 2.300 mt di dislivello.
Per questioni di tempo abbiamo ripiegato per il Col DAnzana. Questa è unaltra classica, molto pubblicizzata nei siti locali. Il Passo è proprio sopra Tirano e divide lItalia dalla Svizzera; per tale ragione in passato era il passaggio privilegiato dei contrabbandieri e per questo la zona è percorsa da una miriade di sentieri; noi ci siamo fatti portare da un bike shuttle fino ai 2.000 mt del rifugio Anzana, evitando una lunghissima salita a pedali di 1.600 mt.
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Da lì abbiamo dovuto fare unaltra ora ed oltre di bici a spinta fino al Col DAnzana (2.300 mt.)
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raggiungendo la quota neve (fatta il giorno prima), con 5 gradi di temperatura.
Dal colle comincia una serie di discese, a scelta, che riportano a Tirano; stante il malfunzionamento del GPS abbiamo imboccato un sentiero a caso e ci è andata più che bene, in quanto, dopo un lungo traversone esposto, scendeva per 14 km e 2.000 mt. di dislivello lungo una spalla del monte, facendo uninfinita serie di zig zag
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con livello di difficoltà piuttosto elevato: tutta la prima parte era di rocce fisse e terra (tipo Sestola per intenderci) e tutta lultima era un antico sentiero molto ripido e ciottolato, fatto di grosse pietre tonde, sporgenti e scivolose.
.. in 2 gg consumate totalmente 2 coppie di pastiglie freni
A breve video di PaoloVicchi
Dopo vario penare per il caricamento delle foto posto un reportino sulluscita a Tirano (Sondrio), dal 10 al 13 scorsi, partecipanti Il Baffo, CarloMarzo, PaoloVicchi ed io.
Scopo principale del viaggio era fare il cosiddetto Bernina Freeride, utilizzando il famoso Trenino Rosso del Bernina, ferrovia dichiarata patrimonio mondiale Unesco
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E un itinerario che da Tirano porta a St.Moritz passando per il Passo Bernina (c/a 2.300 mt), con un percorso arditissimo che copre quasi 2.000 mt di dislivello in salita in ambiente spettacolare.
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Il tragitto vale da solo il viaggio ed il carissimo biglietto (andata e ritorno tutti in treno costano circa 100 euro).
Noi ci siamo però limitati alle sole risalite in treno, per cui siamo partiti da Tirano e scesi al Passo Bernina; di qui abbiamo iniziato la discesa in sella verso St.Moritz. Causa default del GPS ci siamo tenuti sul sentiero segnalato per bici (cartelli rossi con disegno della mtb) che fino a St.Moritz alterna single tracks in mezzo a pascoli, nel bosco e stradelli, nulla di difficile;
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ci sono però alternative più tecniche, scartate mancanza di traccia GPS e per questioni di tempo. Infatti il tragitto è molto lungo ed appena arrivati a St. Moritz,
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scattata una foto
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siamo stati costretti a salire subito sul treno del ritorno; scesi di nuovo a Passo Bernina, di nuovo sella verso Tirano; in questo caso la discesa, anche quella classica senza varianti, è molto più lunga, spettacolosa per il paesaggio, soprattutto nella zona di Cavaglia, dove si visita il Giardino dei Ghiacciai, con enormi marmitte dei giganti
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ed Alp Grum, proprio di fronte al ghiacciaio del Bernina
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In questa parte del percorso la difficoltà piuttosto elevata (sentiero con pietre fisse e radici).
Il percorso era talmente bello che lapprossimarsi della fine ha prodotto un tentativo di suicidio di massa, come avete avuto modo di vedere in una foto di qualche posta fa
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Interrotto dal fischio del treno
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Il giorno successivo diluvio costante e neve a bassa quota ci hanno costretti al riposo forzato ed al turismo (anche gastronomico).
Il quarto giorno sarebbe stato dedicato al ritorno, ma siamo riusciti a strappare ugualmente un giro. In programma cera la Tornantissima (cercare sul web per una descrizione), che consiste nella risalita con furgone fino ad una località sopra il Passo del Mortirolo, una successiva ulteriore salita pedalata di unaltra ora e mezza e poi ununica discesa di oltre 2.300 mt di dislivello.
Per questioni di tempo abbiamo ripiegato per il Col DAnzana. Questa è unaltra classica, molto pubblicizzata nei siti locali. Il Passo è proprio sopra Tirano e divide lItalia dalla Svizzera; per tale ragione in passato era il passaggio privilegiato dei contrabbandieri e per questo la zona è percorsa da una miriade di sentieri; noi ci siamo fatti portare da un bike shuttle fino ai 2.000 mt del rifugio Anzana, evitando una lunghissima salita a pedali di 1.600 mt.
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Da lì abbiamo dovuto fare unaltra ora ed oltre di bici a spinta fino al Col DAnzana (2.300 mt.)
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raggiungendo la quota neve (fatta il giorno prima), con 5 gradi di temperatura.
Dal colle comincia una serie di discese, a scelta, che riportano a Tirano; stante il malfunzionamento del GPS abbiamo imboccato un sentiero a caso e ci è andata più che bene, in quanto, dopo un lungo traversone esposto, scendeva per 14 km e 2.000 mt. di dislivello lungo una spalla del monte, facendo uninfinita serie di zig zag
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con livello di difficoltà piuttosto elevato: tutta la prima parte era di rocce fisse e terra (tipo Sestola per intenderci) e tutta lultima era un antico sentiero molto ripido e ciottolato, fatto di grosse pietre tonde, sporgenti e scivolose.
.. in 2 gg consumate totalmente 2 coppie di pastiglie freni
A breve video di PaoloVicchi