Dò il mio punto di vista in maniera bilaterarle,nel senso che vorrei esprimere il mio parere di figlio e di genitore.
Da ragazzo non ho avuto un padre,nel senso che c'era e c'è tutt'ora,ma con me non condivideva nulla,ogni attività sportiva e non la facevo senza avere la sua presenza al mio fianco;è stato mio nonno a farmi innamorare della montagna sia essa in veste estiva che in quella invernale.
Ovviamente ciò mi pesava un pò,ma non avendo un termine di paragone non lo capivo come invece lo capisco adesso.
E' stato un buon padre...forse no.
Adesso sono io ad essere padre di 3 bambini di 5-3 e 1 anno,adesso mi rendo conto di tutto quello che si è perso mio padre,e prorpio x questo io x loro voglio sempre esserci.
Solo che voglio esserci quando gli serve in modo tale da rendere il nostro rapporto qualitativo e non quantitativo,xchè anche se sono piccoli si nota già che hanno bisogno di essere ogni tanto lasciati a loro stessi,tanto se poi non ce la fanno vengono da noi (io e mia moglie).
Faccio un esempio:la mia "bimba grande",come chiamo io la maggiore,questa Primavera è venuta da me chidendomi di comprarle una bici senza rotelle;ero onestamente felicissimo di questa sua volontà;quindi presa la bici adatta alla sua statura siamo tornati a casa e ci siamo messi in un prato in piano che risulta essere a 20 Mt. da casa nostra.
Con calma è pazienza passo con lei un'oretta in cui la seguo,la sorreggo dal sellino x farle acquisire un minimo equilibrio e quando comincia ad andare un pò le spiego come imparare ad utilizzare i
freni.
Poi la pianto lì da sola,anche xchè con 3 figli così vicini tra loro,devi x forza essere in 3 posti contemporaneamente.
All'inizio cade,piange e rinuncia,allora la incito a riprovarci e lei va,cade,piange e rinuncia...
Siamo andati avanti così un pomeriggio intero...il giorno dopo,fatta colazione sparisce.
Io a mia moglie chiedo se ha visto Rebecca,mi risponde che l'ha vista prendere la bici...mi si illuminano gli occhi,vado a controllare e lei è lì che gira in tondo,un sorrisone compare sulla sua faccia appana mi vede.
Da allora sarà caduta 1000 volte,ogni volta piange,mi guarda ma non rinuncia più.
Adesso la nostra seconda figlia,vedendo sua sorella,ha già chiesto la bici senza rotelle...
Onestamente non ho mai pensato se mi sono comportato bene o male,se dovevo essere più presente o se avessi dovuto esserlo ancora meno.
Quello che conta è che se cadono sappiano rialzarsi,e questo,secondo me,la cosa più importante che gli dobbiamo insegnare.
Sono un cattivo padre?
Di sicuro meglio del mio...che tra l'altro non sa fare neanche il nonno...
Scusa papà.