Mi capita molto raramente di derapare... se capita è perché il copertone non fa più bene il suo lavoro
Sì, se il biker di medio-basso livello vuole strafare, arriva sistematicamente lungo e blocca la ruota. No, se il biker di qualunque livello modula la frenata e massimizza la decelerazione. Lo ripeto, una cosa è andare lunghi e bloccare per inesperienza o per inadeguatezza dei materiali (sella alta, gomme minimali), un'altra è farlo deliberatamente per "marcare il territorio" come scritto nel post iniziale di Marco.maggiori saranno i biker medio-bassi a frequentare il trail, maggiore sarà la sua erosione
Quoto al 100%Un buon biker frena poco; frena soprattutto di anteriore; anche se non conosce il percorso, lo sa bene interpretare (tutti noi scarsi, no)
Conclusione.
Impariamo (io per primo) a impostare le curva più che tenere una o due dita sui freni; impostiamo bene i pesi sulla bici (la vecchia regola: chiurlo sul posteriore...lasciamola a chi è alle prime armi); combattiamo per una manutenzione, almeno minima, dei sentieri. Evitiamo le sgumme alla Muldox..solo se c'è Toniolo a farci la foto ...anche se Marzia è più brava e più carina
E vorrei pure vedere! Nessuno nasce "imparato" Il che però non significa che quello che è spesso un errore (generalmente di sopravvalutazione delle proprie capacità o del proprio materiale) debba essere sdoganato come "buona pratica".Lungi da me, io sono pure un discreto pippone, il problema è che o qui sono tutti andrea bruno o in bici non ci vanno.
Uno dovrà pur imparare no?
Mah, su questo non sono molto d'accordo, ma è vero che dipende molto dal tipo di terreno. Penso per esempio a certi sentieri dei Monti Pisani o dell' Appennino, ripidi e sassosi, dove derapare è difficoltoso per non dire impossibile sia per motivi di spazio fisico che per motivi di aderenza, su percorsi incoerenti ma più uniformi è già un' altra cosa.chiaro che se giro sempre sulla ciclabile o su un sentiero scorrevole non si derapa mai, ma sono delle condizioni che in MOUNTAIN bike si trovano raramente!
Intanto già il più ed il meno qualcosa probabilmente significaps:se facessimo questo ipotetico raduno, non dico che si vedrebbe chi va più forte ma che più o meno tutti blocchiamo la gomma posteriore sia i fenomeni che i non fenomeni.
Inoltre si noterebbe chi fa più danni...
Appunto: parliamo di un agonista di altissimo livello, che domina tutte le tecniche necessarie finalizzate a fare il tempo. Da qui a dire che la derapata è necessaria e inevitabile è come dire che tutti gli automobilisti dovrebbero sapere non solo controsterzare, ma uscire da tutte le curve di traverso...se vedi Andrea girare ha nel suo bagaglio la "derapata" e, infatti, la usa dove serve, anche in gara e non mi pare che sia uno che lo fa per sentirsi superdotato.
Sì, se il biker di medio-basso livello vuole strafare, arriva sistematicamente lungo e blocca la ruota. No, se il biker di qualunque livello modula la frenata e massimizza la decelerazione. Lo ripeto, una cosa è andare lunghi e bloccare per inesperienza o per inadeguatezza dei materiali (sella alta, gomme minimali), un'altra è farlo deliberatamente per "marcare il territorio" come scritto nel post iniziale di Marco.
no però, è uno dei motivi per cui, spesso, la si usa e così facendo si impara a dosarla poi in futuro.E vorrei pure vedere! Nessuno nasce "imparato" Il che però non significa che quello che è spesso un errore (generalmente di sopravvalutazione delle proprie capacità o del proprio materiale) debba essere sdoganato come "buona pratica".
Mah, su questo non sono molto d'accordo, ma è vero che dipende molto dal tipo di terreno. Penso per esempio a certi sentieri dei Monti Pisani o dell' Appennino, ripidi e sassosi, dove derapare è difficoltoso per non dire impossibile sia per motivi di spazio fisico che per motivi di aderenza, su percorsi incoerenti ma più uniformi è già un' altra cosa.
Intanto già il più ed il meno qualcosa probabilmente significa
Ma il danno eventuale non si vede con un passaggio o due, ma nel medio-lungo periodo. Senza dimenticare, e qui concordo con te, che un certo impatto c'è sempre, sta a noi cercare di minimizzarlo.
non sono stato chiaro, volevo dire che è fisiologico usarla ogni tanto, e che non è sbagliato sempre. come detto prima "less is better"!Appunto: parliamo di un agonista di altissimo livello, che domina tutte le tecniche necessarie finalizzate a fare il tempo. Da qui a dire che la derapata è necessaria e inevitabile è come dire che tutti gli automobilisti dovrebbero sapere non solo controsterzare, ma uscire da tutte le curve di traverso...
Boh, io li trovo paradossalmente i terreni più "didattici" (benchè i più impegnativi) proprio perchè devi modulare per sfruttare tutta la poca aderenza e riuscire a decelerare, mentre su terreni meno pendenti è più facile mollare e conseguentemente è più difficile valutare quanto ti puoi permettere.in quel frangente, purtroppo, modulare è difficilissimo e appena la pendenza sale si blocca amche involontariamente e molto a lungo. Nessuna derapata ma bloccaggi molti...
Concordo sul fatto dell'esperienza, intesa in senso lato. Anche solo il fatto di "non fidarsi" della tenuta dell'anteriore o della capacità di modulare la velocità fa fare l'errore di attaccarsi alle leve.Questo sicuramente, però è mediamente è il biker meno esperto che "ara" di più. Basta vedere i bike park. Ovviamente, meno o il
giusto è meglio di "io freno solo così".;)
Quello che non mi piace vedere è un certo "guappismo", che tende sempre ad emergere specie in gruppo, non per nulla qualcuno ha scritto a proposito di "vena che si chiude".non sono stato chiaro, volevo dire che è fisiologico usarla ogni tanto, e che non è sbagliato sempre. come detto prima "less is better"!
Abbiamo posizioni più vicine di quanto sembri, mi fa piacere accorgermene dopo un po' di confronto