in parte hai ragione... ma c'è anche un'altra porzione di "cielo" da considerare.. secondo me facciamo proprio male a ragionare sempre per categorie ermetiche e (guarda caso) rispondenti alle nostre (personali) esigenze (ignorando quelle degli altri) o pedisseque all'ortodossia... che è sempre cristallizzata in un dato momento "storico" dell'evoluzione del prodotto. Lo si è fatto a ripetizione negli anni anche per le MTB, ho abbastanza anni per ricordarmelo e per averlo vissuto...
MI spiego meglio, certi sviluppi sono spessissimo (quello
gravel ne è un esempio lampante) frutto della richiesta degli appassionati, altri frutto del marketing e degli interessi di chi i prodotti li realizza (in grande serie). Capire la differenza tra i due imput mi pare fondamentale come pure fondamentale è capire che non abbiamo tutti le stesse esigenze, anzi, tutt'altro.
Esigenze che in un modo o nell'altro tenteremo di soddisfare indipemdentemente dal mercato mainstream, questo è poco ma sicuro...
L'aumento di proposte "diverse" in ambito gravel (27,5-29, pneumatici più generosi, flip chips al posteriore, etc) seguono proprio gli imput dell'utenza e non snaturano proprio nulla, offrono semmai opzioni ulteriori. Infatti non vanno a sostituire (e non potrebbero) le gravel "racing" o "classiche", tutt'altro...
Potremmo entrare nel dettaglio del discorso ma andremmo OT e poi l'abbiamo già fatto altrove...