Solo in Germania succedono cose così.....

Winterhawk

Biker grossissimus

Capisco cosa vuoi dire e aggiungo che mi trovi in linea di massima concorde. Ciò su cui non mi sento di esprimere giudizi è riguardo ai numeri, evitando di generalizzare. Mi spiego: non sono così certo che tutti si comportino secondo questo schema che prevede di sputare nel piatto in cui si mangia, tutto qui. Più di qualcuno, dopo aver provato una data esperienza, si regola di conseguenza. Se poi non ne lascia testimonianza sul forum è un altro discorso.
 

mar74ck

Biker novus
12/10/08
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varese
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Ciao, credo che a riguardo ,bisogna fare una netta divisione tra Produttore e Distributore, in quello che ho letto devo dare atto che sono pochi i Produttori (soprattutto grandi marchi),che in base ad un giudizio non completamete positivo, di un propio prodotto ,si adoperino x dare scelte che rendano felice il consumatore finale.
Mentre se parliamo di distributori nel nostro paese, forse è vero ,non tutti sono molto professionali e che guardino molto di più la vendita, che non l'assiatenza al cliente.
Questo è il mio parere da NON ADDETTO hai lavori, e quindi non conosco realmente come i distributori Italiani siano costretti a lavorare.
 

marco

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Ci sono anche in Germania i produttori che se la prendono per un test negativo. Pochi, ma ce ne sono. Lo so perché lavorando con Bike vengo a sapere chi fa la voce grossa dicendo: "Non farò mai più pubblicità da voi!"

Il bello è che poi tornano con la coda fra le gambe, dato che a Bike un'inserzione in piú o in meno non fa un baffo e invece un test negativo senza migliorie seguenti (come ha fatto Nox) ha grandi ripercussioni sulle vendite in Germania, per un'azienda.

Diciamo però che nella maggioranza dei casi le aziende reagiscono ai test, migliorando quello che non andava bene, e Bike lo fa presente nei test successivi o in notizie come quella riportato all'inizio di questo topic.

È una grande opportunità per le aziende, quella dei test, per sfornare dei prodotti che funzionino. Se però la rivista non è indipendente come Bike, i test diventano una pubblicità più o meno occulta e non servono ai consumatori.
 

arethel

Biker novus
14/6/06
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Castell' Arquato
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Io per la prima volta l'anno scorso sono andato all'Eurobike in Germania e non sono mai stato così contento, sembra di essere veramente su un altro pianeta... Penso ci sia molto ma molto da imparare qui in Italia!!! Ragazzi se appena potete mandate a .... l' EICMA e andate in Germania, almeno quelli che abitano al nord con poche ore di macchina godranno come ricci!
 

akko69

Biker poeticus
12/11/04
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cito il mio caso.
Casco Viper: rotta anche la seconda mentoniera! leggermente adirato spolvero il mio tedesco e mando una mail all'indirizzo riportato sul sito con tanto di foto di dettaglio.
nell'arco di pochissimi giorni, ricevo una risposta semplicissima: mandaci le mentoniere che le sostituiamo!
non mi hanno chiesto né garanzie né scontrini.

questo sì che è un bel servizio!
 

Cinghiale

Biker superis
10/5/03
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Genova-Liguria-Italia
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beh ma qualcuno ha mai letto di una bici stroncata da una rivista italiana? impossibile che tutte siano di un livello dal buono in su...anche in caso di montaggi al limite del ridicolo....per forza l'importatore XXX da la bici...loro fanno al recnesione....e guardacaso nella stessa pagina della recnsione (o a nella pagina di fornte) c'è la pubblicità dell'importatore con i numeri e i contatti per comprare... (sull'ultimo numero di una famosa rivista del settore ci sono 5 o 6 pagina di pubblicità di una ditta di componenti....ne vorranno mica parlare male nei prossimi mesi....???)
 

travicom

Biker serius
9/5/08
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S.ELENA
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Eh sì sono un altro pianeta...aggiungerei anche l'inghilterra è forte come servizio clienti, almeno dagli acquisti che ho fatto io online..però impeccabili come i tedeschi sinceramente non ne ho trovati: è da tempo che mi rifornisco in Germania anche per altre cose di elettronica oltre per la bici e quando ci fossero stati problemi sono stati sempre disponibili a risolverli in tempi rapidissimi.
Per finire io la mia biga GIANT me la sono fatta online per così dire...ho comprato tutti i pezzi nel web a parte qualcosa e da vari paesi: Canada, Inghilterra, Germania (per la mitica Magura DURIN !!), Cina ed Hong-Kong....vi devo dire a mio malincuore che gli unici problemi che ho avuto sono stati con i pochi pezzi presi da un rivenditore in Italia dove li ho aspettati 2 mesi !! Hanno fatto a tempo ad arrivare altri pezzi dalla cina ed hong-kong, fare dogana e venirmi consegnati prima che mi arrivassero quelli presi in Italia..

Per l'aumento di Shimano l'ho visto anch'io il fax dal rivenditore....infatti ho preso SRAM !!

 

kiko5

Biker paradisiacus
10/3/04
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Le riviste presenti nelle edicole italiane, a mio modesto parere, sembrano curate dall'ufficio marketing delle varie case costruttrici!!!!! Quindi difficile che si cambi in corso d'opera un progetto che cmq è ben giudicato dalla rivista, magari con la pubblicità nella stessa pagina del test!!
 

travicom

Biker serius
9/5/08
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S.ELENA
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<Le riviste presenti nelle edicole italiane, a mio modesto parere, sembrano curate dall'ufficio marketing delle varie case costruttrici!!!!! Quindi difficile che si cambi in corso d'opera un progetto che cmq è ben giudicato dalla rivista, magari con la pubblicità nella stessa pagina del test!!>

Infatti condivido..io mi sono abbonato alla versione online americana di Mountainbike Action che mi sembra molto affidabile oltre che curatissima nei contenuti, a mio modesto parere
 

nuk56

Biker superioris
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marco

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no, già chiesto in passato
 

windmillking

Biker ciceronis

In italia la rivista si beccava una querela per diffamazione ...

marco
 

sembola

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una nera e l'altra pure
In italia la rivista si beccava una querela per diffamazione ...
No, perchè la diffamazione va in quelche modo provata in un tribunale e si rischia uno sputtanamento anche maggiore.
Semplicemente alla rivista non sarebbe più arrivato nè un euro di pubblicità nè una bici in uso. Se la rivista si regge più sulle vendite che sugli introiti pubblicitari ovviamente è un'arma spuntata...
 

marco

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Il prezzo di copertina delle riviste serve a pagare le (orrende) spese di distribuzione e stampa. Il resto viene finanziato dagli introiti pubblicitari. Più o meno, si intende.
 

sembola

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Il prezzo di copertina delle riviste serve a pagare le (orrende) spese di distribuzione e stampa. Il resto viene finanziato dagli introiti pubblicitari. Più o meno, si intende.

Sulla distribuzione non so, ma le spese di stampa son proprio spese male.
 

muldox

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....Quindi difficile che si cambi in corso d'opera un progetto che cmq è ben giudicato dalla rivista, magari con la pubblicità nella stessa pagina del test!!

....salvo osannare l'eventuale nuovo progetto che miracolosamente risolve tutti quei piccoli problemi che affliggevano il vecchio modello ma che a suo tempo stranamente non erano stati rilevati. Poi arriverà un terzo progetto e la storia si ripeterà esattamente uguale
 

kiko5

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..l'esempio di una blasonatissima 6" è lampante
 

Fede1969

Biker superis

Questo è il problema fondamentale e si ricollega a quanto diceva Marco e, più in generale, Sembola. Il problema è tutto nella mancanza di forza critica e di autonomia da parte dei tester-giornalisti. In Italia spesso vige l'idea che ogni professione è il raggiungimento di un privilegio. I giornalisti, che spesso sono arrivati dove sono arrivati con la tecnica del leccacu*o e del favore, pensano che il loro mestiere sia improntato da queste due caratteristiche. E così fanno la buona recensione in cambio di riconoscenza illimitata.

Quel che mi lascia più amareggiato è la mancanza di dignità e di orgoglio per il proprio mestiere, per la serietà del proprio mestiere e per a bellezza e l'importanza che una critica autonoma potrebbe avere nella società.
 

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