Provata la nuova Sinalunga Bike domenica mattina, percorso lungo e faticoso, ma divertente e godibile. Spenderei qualche parola per parlare delle discese, visto che alla fine sono sempre i punti più a rischio delle gare. Ecco le principali:
- Discesa del Madonnino dei Monti. E' la prima che si trova al termine della lunga e faticosa salita ed è una delle più esaltanti. Dopo un breve tratto di strada bianca, si entra nel sentiero che a poco a poco restringe fino a diventare un percorso curvilineo simile a quello dei "bob", con forma ad U e sponde laterali che permettono di curvare ad una certa velocità. Il pericolo è rappresentato da una fetente canalina che segue gran parte del percorso zig-zagando da sinistra a destra e dalla quale è bene stare lontani. Come ha scritto Umbeamo è fondamentale (ma non semplice) cercare di tenere la giusta traiettoria e cercare di uscire il prima possibile dalla canalina se ci si finisce dentro, quindi occhio a non farsi prendere la mano con la velocità perchè se ci si entra dentro e non si riesce ad uscirne, poi è difficile ripartire vista la velocità con cui arrivano i concorrenti.
- Discesa di Farnetella. Non è la più difficile, ma probabilmente è la più pericolosa in caso di caduta. Lo scorso anno venne tolta all'ultimo momento causa fango, quest'anno al momento è percorribile. Comincia come una normale discesa nel bosco, ma dopo alcune centinaia di metri si trasforma in un single-
trek a mezza costa e bello ripido. Il pericolo è costituito dal fatto che il sentiero è strettissimo (in due non ci si passa neanche a piedi), sulla destra troverete la parete del bosco, sulla sinistra il ripido pendio che mentre si scende è meglio non guardare. E' un sentiero fattibile, purchè fatto a velocità moderata e con la massima attenzione. Si prega di evitare di mettere ansia a che ci sta davanti incitandolo ad andare più veloce! Qui è bene essere tranquilli e concentrati.
- Discesa della ex curva Giant. Non c'è più la curva, ma c'è ancora la discesa, veloce e molto divertente. Non presenta grandi rischi a parte una serie di ripidoni nella parte finale che potrebbero mettere in crisi chi non è abituato a farli. La curva Giant è stata sostituita da un passaggio molto ripido e per nulla banale, anzi, sotto certi aspetti preferivo la vecchia curva. Praticamente ad un certo punto il sentiero è sbarrato, si deve fare una curva di 90° e buttarsi giù, peso "indietro tutta", per questo breve passaggio ripidissimo pronti a curvare di nuovo a 90° alla fine di esso per evitare di abbracciare una quercia. Quindi, ripeto, è un passaggio fattibile, ma non banale!
- Discesa delle Fate. a dispetto del nome è una discesa da non sottovalutare. il pericolo è rappresentato dal fatto che un centinaio di metri circa sono costituiti da una pietraia con tutti i pericoli del caso. Le pietre, anche belle grosse, sono tutte smosse e non sono evitabili, a meno che non ci venga messo uno strato di terra per migliorare un pò la situazione. Abbastanza inutile cercare la traiettoria migliore perchè da qualsiasi parte si passi ci sono pietre. La miglior cosa è cercare di tenere ben saldo il manubrio (li si balla parecchio) ed affrontarla ad una velocità nè eccessiva da farci perdere il controllo, ne troppo bassa da farci impuntare, ma che ci consenta di galleggiare su di esse.
- Discesa dei Frati. Apprezzata da tutti lo scorso anno, sta diventando un pò il simbolo di questa GF. I giornalisti di MTB Magazine la ribattezzarono Hoffenburg, perchè scondo loro ricordava i single trek di quella gara. Comincerei col dire che non è alla portata di tutti e riuscire a farla tutta in sella è già motivo di soddisfazione. Disegnata dai Free-riders della nostra società, consiste in una lunga e ripidissima discesa nel bosco con stretti slalom tra le querce. Il peso va abbondantemente indietro ed il pericolo è costituito dalla elevatissima ripidità e dalla difficoltà nel frenare, visto che la bici, anche a
ruote bloccate, continua nella sua corsa, quindi occhio alle querce!
Queste le discese principali, poi ce ne sono molte altre, più normali ma non meno insidiose. In molte, anche veloci, troverete la ghiaia che tenderà a destabilizzare la bici, quindi prestate sempre attenzione perchè certe volte sono proprio queste le discese peggiori.
Spero di esservi stato utile.