@danybiker88
hai perfettamente ragione su tutto... ChI NoN RiSiKa NoN RoSiKa!!!!
hai perfettamente ragione su tutto... ChI NoN RiSiKa NoN RoSiKa!!!!
ho fatto questa domanda perchè ho cominciato 3 anni fa con questo sport usando una front,da pochi mesi sono passato alla full e mi rendo conto che più riesco ad assettare bene la bici e più scendo forte, anche prendendo qualche rischio. Quindi volevo capire in quanti usano le protezioni, anche se non di tipo rigido. in fondo senza casco non andremmo neanche fuori, perchè allora non proteggere altre parti del corpo?(ginocchia almeno?intendo con la stessa naturalezza con la quale indossiamo il casco.
Questo è un concetto saggio.Un pò di tempo fa ricordo che Domingosh aveva lanciato un 3D intitolato "Conviene proteggersi" nel quale + o- tutti avevamo espresso le nostre perplessità su quanto osare e quanto proteggersi.
Io mi sono massacrato in moto e mi sono già fatto male su sci,mtb e windsurf. Penso,sia per età che per esperienza,di essere sufficientemente attento e razionale quando faccio qualcosa di rischioso,ma bisogna comunque mettere in conto che,a meno di fare a passeggio degli sterratini da macchina,se uno vuol fare un pò di discesa tecnica, anche stando nei limiti dell proprie capacità comunque si rischia. Il grosso problema della mtb è la difficoltà di poter avere una progressione,nel senso che se magari nel bike-park c'è la serie di salti da quello di 40 cm sino al drop di metri,trovare invece la giusta difficoltà crescente sui sentieri non è facile.Poi bisogna considerare la motivazione per cui si rischia:diverso l'atteggiamento dell'agonista teso,giustamente,a migliorarsi quasi "di necessità" rispetto a chi va solo per divertimento e,pur avendo piacere del miglioramento e della scarica adrenalinica,può rischiare,razionalmente,un pelo meno.
Sul discorso protezioni io sono da tempo un sostenitore dell'abbigliamento diverso salita-discesa:costa poco avere le protezioni nello zaino e metterle prima di scendere.Proprio domenica scorsa ho pagato la pigrizia di non farlo;nella prima discesa della giornata,alla quale sarebbe poi seguita un'altra salita lunga,ho pensato bene di scendere senza.Primo tratto tecnico,gradoni,pietre smosse ecc. fatto automaticamente più piano del solito,secondo tratto liscio con appoggi,bel salto fuori da un appoggio e ampia abrasione sulla gamba che sarebbe stata nulla con le protezioni.
Quindi:
1)mettiamo le protezioni anche se non facciamo DH pura,senza preoccuparci dell'eventuale sdegno di chi,quando fa giri pedalati,va sempre comunque vestito da XC
2)rischiamo il giusto,cercando il compromesso tra divertimento,miglioramento,adrenalina e istinto di conservazione
3)non vergogniamoci a scendere dalla bici se le difficoltà incontrate sono eccessive.la sovrastima delle proprie capacità è la principale causa dei danni più importanti
quindi tu che protezioni usi da poter mettre nello zaino?.
All'occorrenza, io porto anche una protezione della Dainese per la zona lombare, integrando lo zaino idrico, e se vedo tante rocce aguzze, anche i paramalleoli.Le normali protezioni inferiori ginocchio-stinco,con un pezzo di neoprene cucito su un lato in modo da avere protetto anche il polpaccio(serve sia per chi usa i flat,sia per chi è agganciato,in caso di sgancio involontario) e una maglia della Dainese con protezioni gomito-avambraccio incorporate o le normali protezioni dello stesso tipo.Lo zaino sulla schiena,meglio se con un pò d'acqua nella sacca,funge ottimamente da protezione dorsale.
finché non perdo qualche arto... giù a manetta!
Se c'è una buona probabilità di farmi male, non freno.
Se c'è la certezza di farmi male, allora evito il salto/drop.
Di solito gioco 6 jolly prima di dire "ehm, sto esagerando?"
viva l'incoscienza!
in fondo... si muore una volta sola! :-?
dico la mia...casco sempre, mi sento più sicuro e riskio un pelo di più...
di solito se il percorso lo conosco vado a manetta, se ho una buona visuale, vado a manetta, se ho uno avanti (ed ho una buona visuale) e lui va a manetta, vado a manetta, senza forzare, cioè raggiungo il mio limite, se lui va di più...be fa nulla...arriverò 10secondi dopo...
la possibilità di cadere l'ho messa in conto...
cerco sempre di evitare pazzie, l'incidente so ke è "dietro l'angolo" (continuando a leggere capirete...), e se nn mi sento in giornata vado piano, se il terreno è troppo pericoloso vado piano, se è completamente nuovo, vado piano...(un "piano" tra virgolette, ma di certo nn vado a manetta...)
praticamente riskiare si, ma con razionalità...
storiella: una volta sul percorso di scogli ke faccio sempre, imbocco un sentierino ke nn avevo mai fatto, sembra un single track, stretto, pulitissimo, fatto di terra rossa, poi si infila in un canneto e poi in una curva sotto un grosso fico... tutto a filo di mare... io penso " curva presa a palla dopo il rettilineo, leggera discesa e poi altra tiratona sul rettilineo..." peccato ke2 metri dopo l'inizio della curva (quindi proprio "dietro l'angolo")sotto al fico ci fosse uno strapiombo sul mare/scogli di 5metri circa... Aaaahhh cavolo ... mi sn lanciato tra i rami del fico e ho scagliato la bike sulle canne...se nn mi fossi appeso, penso mi sarei fatto seriamente male... da allora vado a manetta, ma solo se so di poterlo fare...
finale: io qualke escoriazione, la bike la piega sterzo rotta e una guaina freno grattata...
in conclusione dico ke sono disposto a cadere, ma di certo dopo questa nn me la vado a cercare...
quando finite un'uscita, vi rendete conto che magari siete scesi un pò troppo forte da un single trek? e se foste caduti?alberi, sassi...come sarebbe andata?ne è valsa la pena rischiare?protezioni?
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