Ciao a tutti i ragazzi del forum...è il mio primo messaggio...quasi quasi mi emoziono...
Allora iniziamo col dire che anche se non se n'è parlato molto finora a sinnai si sono visti molti gruppi che testavano il percorso nelle ultime settimane,segno questo che comunque,pur con tutte le critiche negative o positive sul percorso,rimane una gara che ha un certo fascino e prestigio se vogliamo (ve lo dice uno che non ama molto questo percorso),alla quale tutti vogliono figurare bene o comunque meglio dell'anno prima,anche solo per sfottere i propri compagni d'uscita che rimangono dietro!
Per chi è della zona di cagliari,anche se non tutti lo ammettono,è un po il riferimento sul quale misurare la propria forza ciclistica...quasi tutti hanno un proprio "tempo" alle antenne..il lunedì poi nei negozi zona cagliari tutti hanno la classifica stampata!
Cmq rimanendo in topic,come ha detto Lucapd nel suo breve resoconto,quest'anno si farà la salita classica delle prime edizioni..per intenderci non si gira a destra cuili s'arcedda e poi a tratzalis ma si farà tutta la salita su strada larga fino alle antenne.
Si tratta di una salita pedalabile e regolare (tranne una strappetto iniziale,ma successivamente con anche un paio di discesine per tirare il fiato)fino al tratto contraddistinto da un paio di tornanti con due piccoli tratti di guardrail sulla sinistra.
Da qui in poi si innestano i rapporti agili in quanto si hanno sulle gambe gia quasi 10 km di salita e si affronta il tratto più duro,il muro di 500-600 m già menzionato da Lucapd molto ripido con fondo duro e due tratti cementati inframezzati da 50m di falsopiano,seguito dal tratto finale fino alle antenne che si pùò riassumere in 3 gradoni con pendenza regolare fino allo scollinamento.
Dalle antenne in poi,i meno esperti sono portati a pensare che il è alle spalle...errore!
Dopo il tratto in discesa veloce dalle antenne di circa un km fino all'ovile inizia un altro tratto di salita di circa 2 km con uno strappo iniziale seguito da falsopiano con pendenza progressivamente maggiore fino al rognosissimo strappetto finale.
Segue la lunga discesa di pruna(occhio al primissimo pezzo,100 m di tagliafuoco verticale con fondo smosso ad elevato rischio caduta soprattutto se c'è vento),molto veloce e insidiosa per via delle canalette trasversali che si incontrano e rischiosa per le forature.
Finita la discesa si risale sulla strada per serpeddì,in singletrack in salità per lo più a piedi visto i roccioni impraticabili in bici.
A seguire si scende su strada larga scorrevole inframezzata a un paio di stratti spaccagambe di cui l'ultimo anche lungo 600 metri dove di solito fanno capolino i crampi..
Da qui in poi si affronta l'ultima parte nella pineta che inizia svoltando a destra in un single in discesa molto tecnico in quanto scavatissimo ma breve,seguito da altro single in saliscendi inframezzati anche da due strappi da fare a piedi visto il fondo,fino ad arrivare a monte arrubiu.
Quest'ultimo tratto è davvero micidiale se ci si arriva coi crampi (al 90% ci arrivi) in quanto è si su fondo scorrevole ma tutto saliscendi,molto sali e poco scendi.
Un ultimo tratto in singletrack non troppo impegnativo ci porterà in discesa in prossimità del traguardo.
In definitiva è un percorso duro,come durezza lo paragono alla p2p di villacidro,bisogna dosare bene nella prima parte altrimenti nella seconda si perde moltissimo tempo e i crampi sono sempre in agguato e si rischia seriamente di mettere piede a terra,richiede continuamente forza sui pedali e di tecnico ha ben poco.
Bisogna usare la testa,senza pensare di strafare sulla salita delle antenne a mio avviso.
Munitevi di gomme robuste,il fondo anche se può non sembrare,è parecchio infido.
Per chi non ha ansie da cronometro godetevi il panorama in cima,vale la pena fare la salità solo per quello.
Scusate la lunghezza,spero di essere stato utile!