Minchia... ma andate in bici o cavalcate un clavicembalo?
Però non sono convinto della colpa del telaio.....il mio carro è quello di Transition TR450...bici da DH con carro a tubi quadri....sezione grossa, spessore pure.....Secondo me i telai sempre più leggeri ci mettono del loro, fermo restando che la frequenza del fenomeno in accoppiamento ad impianti Avid è oggettivamente superiore a quelli di altri produttori.
Va beh che agli elixir succede già da nuovi però in effetti come ho appena letto non è da escludere che il mozzo abbia il suo ruolo.....
Va beh che agli elixir succede già da nuovi
Il fatto che un telaio sia massiccio non significa automaticamente che non si possano innescare vibrazioni e risonanze. Come ha spiegato Marco1971 dipende da altro, e non esclusivamente dai tubi del telaio, la vibrazione potrebbe essere innescata dagli snodi, dai mozzi...Però non sono convinto della colpa del telaio.....il mio carro è quello di Transition TR450...bici da DH con carro a tubi quadri....sezione grossa, spessore pure.....
Per rispondere al dubbio ci vorrebbe il parere di un ingegnere dei materiali.Se entra in vibrazione quel tipo di tubo le forze che si sviluppano nella zona freno sono elevatissime....a questo punto c'è da chiedersi se non si generino fenomeni di forte stress in zona...penso a telai a tubo molto sottile come quelli da XC.
Putroppo le risonanze sono molto difficili da risolvere, perchè è molto complesso "modellizzare" il meccanismo di innesco e poter quindi intervenire sulle cause. Perfino la NASA ai tempi dell'Apollo riuscì ad ovviarvi solo parzialmente, e sì che di ingegneri e di fondi ne avevano...@Danybiker88: se ci leggi, perchè non ci fai un bell'articolo sul tema? Magari la portiamo a casa davvero la soluzione...
Sembola... è vero che i modelli matematici per descrivere e simulare le risonanze sono complessi....ma una bici ha qualche grado di complessità in meno rispetto ai motori di un razzo Apollo...secondo me un bravo ingengnere ce la può farePutroppo le risonanze sono molto difficili da risolvere, perchè è molto complesso "modellizzare" il meccanismo di innesco e poter quindi intervenire sulle cause. Perfino la NASA ai tempi dell'Apollo riuscì ad ovviarvi solo parzialmente, e sì che di ingegneri e di fondi ne avevano...
Questo per dire che al di là di interventi empirici a mio parere è difficile andare. Vedremo se i nuovi dischi contribuiranno a risolvere il problema...
Paradossalmente è il contrario. Perchè nel Saturn le variabili in gioco erano poche e controllabili (un solo motore o meglio 5 ma uguali, una sola cellula, specifiche di costruzione e di uso rigidissime), mentre nelle nostre bici abbiamo qualche centinaio di telai diversi in 4 taglie almeno, più svariati modelli di ruote e pneumatici. Vai a fare le combinazioni possibili e vedi tu quante sono le variabili...Sembola... è vero che i modelli matematici per descrivere e simulare le risonanze sono complessi....ma una bici ha qualche grado di complessità in meno rispetto ai motori di un razzo Apollo...secondo me un bravo ingengnere ce la può fare
Altro che se son benvenute! Ma sono appunto soluzioni empiriche, come ho scritto in precedenzaCmq ripeto: il tema è affascinante, non foss'altro per il fiorire di interventi del topic e di gente che si ingegna con soluzioni alla portata di tutti, derivate dalla pratica e dal buon senso.
E se sono anche risolutive - anche solo in parte - ben vengano.
Paradossalmente è il contrario. Perchè nel Saturn le variabili in gioco erano poche e controllabili (un solo motore o meglio 5 ma uguali, una sola cellula, specifiche di costruzione e di uso rigidissime), mentre nelle nostre bici abbiamo qualche centinaio di telai diversi in 4 taglie almeno, più svariati modelli di ruote e pneumatici. Vai a fare le combinazioni possibili e vedi tu quante sono le variabili...
Altro che se son benvenute! Ma sono appunto soluzioni empiriche, come ho scritto in precedenza
Però non sono convinto della colpa del telaio.....il mio carro è quello di Transition TR450...bici da DH con carro a tubi quadri....sezione grossa, spessore pure.....
Se entra in vibrazione quel tipo di tubo le forze che si sviluppano nella zona freno sono elevatissime....a questo punto c'è da chiedersi se non si generino fenomeni di forte stress in zona...penso a telai a tubo molto sottile come quelli da XC.
Si, ricordo... me ne parlò un mio amico. Proprio durante l'innaugurazione
A proposito di calpestio... i soldati quando attraversano un ponte ricevono l'ordine di rompere il passo.
Ora mi chiedo: e se lo avessero saputo i Kamikaze giapponesi quando ancora le armi non c'erano???
ok ok ho capito...non posso competere con gli ingegneri...non ho la preparazione.
Una cosa però vi chiedo xchè leggendo il lungo topic non l'ho capita (..sono certo che mi perdonerete l'approssimazione terminologica...).
La mia esperienza pratica mi dice che un corpo si mette a vibrare quando un'altra massa esercita su di esso forze alternate e costanti.
Ad esempio, se 100 persone si mettono a saltellare contemporaneamente all'unisono su un pavimento di un alloggio, questo comnicia a muoversi su e giù.
Teoricamente, voi m'insegnate, queste 100 persone che saltellano assieme, trovata la giusta frequenza, potrebbero mandare in risonanza la soletta sino a produrne il crollo.
Ma nell'impianto freno della bici, cos'è che riproduce questo meccanismo?
Qual è la concatenazione di eventi, da quello scatenante sino agli effetti finali della mega vibrazione del carro (caso mio) che impedisce una efficace frenata e il famoso inascoltabile raglio più cacofonico di una vu-vu-zela?
Ho premesso: non sono un ingegnere nè un esperto di fisica...per cui non cominciate a sparare sulla crocerossa....
Grazie per una chiara e semplice spiegazione!
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