Le prime forcelle sperimentate sulle mtb erano dotate di elastomeri, anche per la DH.
Poi vennero quelle pneumatiche ad aria/olio.
Forse non proprio ereditate dal settore motociclistico...
E mi sembra giusto, le esigenze sono ben diverse.
Anche gli ammortizzatori posteriori MTB hanno impiegato un bel po' di tempo per essere dotati delle varie regolazioni, che marchi come Ohlins, Showa, Kayaba avevano già introdotto da parecchi anni sulle moto.
Freni a disco: a parte quelli meccanici, i primi idraulici avranno anche attinto da una qualche tecnologia pseudo-motociclistica, ma solo perchè esiste una evidente somiglianza tra l'avantreno di una MTB e quello di una moto offroad.
I freni a disco idraulici, sulle moto, esistevano già prima della nascita della MTB.
Se i progettisti MTB li hanno adottati molto tempo dopo, non è solo perchè inizialmente si prendeva ispirazione dalle bici da corsa, ma soprattutto perchè un impianto idraulico ha bisogno di essere ri-progettato e adattato alle bici.
ne sei convinto che le esigenze siano ben diverse ? (senza tono polemico o-o)
attualmente, mi sembra, che le forcelle ritenute migliori come comportamento abbiano in uno stelo la molla e nell'altra l'idraulica, molto simile alla forcella delle delle moto , anche se credo che per la parte idraulica non si sia ancora arrivati alle lamelle per regolare il flusso dell'olio.
Comunque il mio intervento non voleva essere focalizzato su componenti specifici ma sul fatto che la tecnologia e le considerazioni ingegneristiche fatte per la moto vengono ribaltati e riadattati alle mtb, magari non è stato fatto prima perchè le sollecitazioni in gioco non lo richiedevano,o anche per ragioni di costo o per ragioni di peso.
Sarà che vengo da un paesino dove si nasce con la moto da cross sotto il sedere, ma considerazioni come: angoli di sterzo,taratura sospensioni,larghezza e rise manubrio,"pompaggio" della moto,lunghezza forcellone, ecc... li sentivo già dai corridori 15 anni fa e sono portato a fare queste conclusioni