Ciao rieccomi a casa finalmente...
Resoconto dell'esperienza, a parte alcuni sprazzi, devo dire piuttosto deludente. Vi racconto brevemente.
Mercoledì sera siamo rimasti d'accorto don i miei due compagni per l'occasione che visto il meteo avremo quasi sicuramente rimandato. Durante la notte, accortomi della pioggia, che cadeva già dalla sera prima, mi metto il cuore in pace. Alle sette sento bussare e mio cugino e il raga di mia cugina mi piombano in casa con l'intenzione di andare ugualmente che le condizioni sarebbero migliorate, io perplesso e incredulo mi faccio abbindolare nonostante non fossi d'accordo
e con soli 10 minuti di tempo preparo la roba e partiamo. Il traghetto balla da paura
e piove a dirotto con un vento di grecale in aumento. Dopo 2 ore di traversata arriviamo sotto un acqua torrenziale e ci ripariamo di corsa al bar di Cala Reale, bagnati fradici nonostante l'abbigliamento. Aspettiamo mezzora che la pioggia scemi un po' per metterci in viaggio verso Cala D'Oliva. La pioggia diminuisce un po' e si decide di partire. E mentre mi stavo ancora togliendo i pantaloni della tuta per stare più comodo con pantaloncini tecnici, i miei due compari partono senza lasciare traccia. Mi metto all'inseguimento dei due con una visibilità pessima e una pioggia che riprende a scendere peggio di prima e un vento che ti fa faticare a stare in sella. Vado avanti e in dietro (non conoscevo la strada per Cala D'Oliva e vista la pioggia non ho messo in funzione il gps del telefonino) decido stizzito di tornare indietro, mi balena pure l'idea di riimbarcarmi sul traghetto che nel mentre stava per salpare. Mentre torno in dietro vedo mio cugino che era tornato indietro e ci mettiamo in viaggio con lui che prende la salita a tutta birra e io e l'altro rimaniamo indietro al nostro passo tranquillo e senza fretta. Tra una sosta per una foto e per un'alleggerimento del vestiario arriviamo a Cala D'Oliva dopo aver raggiunto mio cugino che si era fermato all'ingresso del villaggio per aspettarci. Per farvi rendere conto, per 2 volte ho sono andato a finire in cunetta (senza cadere per fortuna) nei tornantini, spinto dal vento che arrivava fortissimo di lato. Arriviamo al carcere di massima sicurezza per salutare gli amici cassintegrati e ci spogliamo per far asciugare la roba e scaldarci un po', ma il freddo e il vento sono proprio bestiali. Appena arrivati riceviamo la notizia che il traghetto visto il mare forza 8, non farà altre corse e forse sarebbe ritornato l'indomani mattina. Purtroppo io dovevo montare in turno di mattina e avverto al lavoro. Pranziamo tutti insieme con i cassintegrati, troup Rai e Istentales nell'ostello con l'idea che non sia il caso nè la giornata di fare uscite all'avventura, visto il fatto che avendo il vestiario completamente inzuppato, avremo dovuto farlo asciugare e tenerlo addosso per 2 giorni.
Dopo pranzo mio cugino, complice il vino ingerito decide di fare una scappata a vedere Cala del Turco a circa 1 km da lì. Io con solo la macchina fotografica a tracolla (una reflex Canon semiprofessionale), titubante sul tempo li seguo
...Conosco mio cugino da quando è nato e sapevo che le sue intenzioni non fossero quelle e infatti arriva la prova insieme a una pioggia sempre più forte che mi costringe a riparare la custodia della fotocamera, ormai fradica sotto la maglietta. Praticamente mio cugino vuole andare a punta scorno.
Non sono d'accordo, il tempo sta peggiorando notevolmente, ma non mi si da un'altra volta retta e decido di tornare indietro
...Faccio in tempo ad arrivare all'Ostello che piomba un'acquazzone misto a grandine e vento. Meno male me lo godo da dietro la finestra e rido al pensiero di quei due mentecatti. Quando ritornano, mio cugino, tracotante per l'impresa racconta a tutti la sua impresa (sono arrivati a Punta Scorno. Ci assegnano la stanza pagata dalla società del traghetto (così come i pasti) e facciamo una doccia calda ma rimettere addosso la roba umida è un tuffo nella realtà
...La sera procede fino alla diretta Rai (hehehe mi hanno pure ripreso) e alla cena che finisce all'una di notte.
Stamattina mio cugino ride divertito per l'eventualità di restare un'altro giorno lì serviti e riveriti... Alle 8 partiamo per ritornare a Cala Reale. Partiamo è un eufemismo perchè a partire sono i due che mentre chiudo lo
zaino, inforco gli
occhiali e stringo il casco, partono a razzo. Li raggiungo a un tornantino prima di uno strappo e prima ancora di passare ripartono e se ne vanno. Dovevamo fermarci tutti e 3 per toglierci i pantaloni della tuta una volta scaldate le gambe ma loro erano già avanti e quando mi fermo, loro sono già fuori dalla mia visuale. Li riincontrerò solo a Cala Reale dopo che per recuperare il terreno mi sono fatto a tutta birra la discesa lunghissima che porta al villaggio.
Visto l'anticipo optiamo per fare un giro tra le case di Campu Feru e la Guardiola, ma praticamente i due se ne vanno per i fatti loro mentre io mi fermo a fotografare un asino dietro il bar di Cala Reale.
Cosa dire? Forse pretendo troppo quando in un uscita in compagnia si cerchi di stare insieme, chiacchierare quando è possibile e tenersi in allegria? O in un posto in cui non si è mai stati se nn in barca a vela, bisogna mettersi a fare a gara a chi è il più figo e il più veloce? Stamattina non mi hanno dato il tempo alla partenza nemmeno di piazzare bene il computer e non ho potuto nemmeno avviare il navigatore del cellulare per segnare le tracce e i dati di giornata.
Premetto che non mi reputo un fermo, ma non amo fare strappi e tengo il mio passo con costanza (intorno ai 9 10 km/h in salita) piuttosto che fare strappi e poi dovermi fermare, ma io nella stessa situazione, con più allenamento degli altri, avrei affrontato il percorso insieme agli altri, sennò che gusto c'è ad uscire in gruppo?
Durante il rientro oggi poteva anche succedermi qualsiasi cosa, un deserto, non prendevano i cellulari, e nessuno avrebbe saputo niente, solo perchè loro dovevano fare vedere che erano più fighi...
In soldoni sono incazzato nero e dopo un diverbio con mio cugino che con faccia di culo
mi ha chiesto perchè sul traghetto non fossi andato a sedermi con loro... Peccato che siano loro ad essere arrivati alle poltrone ed essersene andati da un'altra parte. Io non faccio il cane di nessuno, ma quando ricevo un invito per una cosa del genere, mi aspetto che almeno una persona abbia il piacere di stare con me!! Ho detto tutto
Scusate la pedanteria ma con certe persone forse troverei maggior divertimento e relax nell'affrontare un esperienza simile da solo... Infatti voglio proprio farlo in attesa di conoscere qualcuno al mio stesso livello ma con altrettanta motivazione e passione. Di fanfaroni con la strizza per le attenzioni della gente del posto per la mia bici rispetto al suo cancello da supermercato (e di conseguenza la volontà di rivalsa) preferisco farne senza.
Voi che mi dite??Vi invito a dire la vostra sinceramente senza peli sul dito
Più tardi ridimensiono le foto e ne posto qualcuna