Ieri Andrea ed io ,ambedue con i postumi di una inverno poltrito abbondantemente a causa di meteo,abbondanti libagioni e influenze varie ,con intenzioni dapprima timide poi,sempre piu'risolute abbiamo dato vita alla prima vera raidata di stagione con piu' di tre ore di mtb e circa 600 mt di dislivello.
A causa di questo presunto stato atletico abbiamo sempre proceduto a medie importanti e cercando difficolta' non commisurate allo scarso allenamento di inizio stagione convinti che quella sarebbe stata l'ultima fatica di giornata ma,rendendoci conto che ad ogni cima e strappo la "voglia"cresceva e la fatica si sentiva sì,ma poco sovrastata dalla frenesia del pedale.
Sempre piu' gasati dal terreno in condizioni di umidita' perfette e con le rampe ripide piallate dalle forti precipitazioni,quindi prive di sassi smossi,ci siamo inerpicati sempre piu' verso il "Grande Nord" (nb in effetti la direzione è quella).
Risalendo la Serra abbiamo,sempre non risparmiandoci partiti da Dorzano,sempre tenuto la cresta ideale del ns bike park ideale fino a Zimone.
Un allegra rampetta verso S.Grato e poi verso Magnano sul versante Biellese,tra terreno gelato e polveroso e "valzer viennesi",leggi sbandate,su non lastre ma intere vetrate di neve ghiacciata.
Giunti a magnano non paghi dopo una sosta alla fontana del Recetto buttandoci giu',attraverso scalinate e viottoli del centro mediovale ci siamo diretti verso il ripetitore,su lastre di ghiaccio sempre piu'estese e cattive.
Altra veloce sosta per renderci conto che la trans agonistica ancora premeva e su verso la piazzola della "Bravo bruciata".
Ascesa ,a piedi,sulla cresta alta della Serra per evitare la neve che ancora ,alta 20 centimetri persiste nei versanti all'ombra ed ancora a pedalare fino a quota 680.
Da lì tutta discesa fino a casa,tra passaggi su ghiaccio,traiettorie improbabili su la "Variante dell'Universita'",poi Zimone ,la 414,il lago di Bertignano,S.Vitale,Il Moncavallino fino al trasferimento finale neanche affrontato tanto lentamente da Cavaglia' ad Alice C.
Insomma un bel giovedì grasso.
