tra un po si fara' crescere i baffi e sosterra' di averla inventata lui la scarpellata...
OH OH OH!!!
mitico!!!
tra un po si fara' crescere i baffi e sosterra' di averla inventata lui la scarpellata...
domani la discesa ce la spariamo insieme.....
te portale , non si sa mai ...Te le posso dare io le protezioni (da roller) se mi fai un fischio
....ragazzi, se in pomeriggio riesco a rimediare le protezioni, potrei aggregarmi, "last minute", domattina?
Me stai a dì che sò ciccione?
No famme capì, so ciccione io?
Belllllla Guapo, mentore di Pescasseroli, sacrificato all'altare dell'insegnamento!!!
non esagerare ho ancora molto da imparare comunque è stata una bellissima giornataAlla fine eravamo 16.
E' stato il festival della gomma bucata con record di Sandrello: 3 forature. Ma tanti lo hanno insidiato con 2. Penso ci saranno state non meno di 15 forature.
Giornata calda ma in fin dei conti accettabile perchè nelle ore peggiori eravamo ben protetti dal bosco.
La discesa ovviamente è stata bella tossica, resa ancor più insidiosa di come la conoscevo a causa dell'aridità del terreno e per la presenza di strati di ghiaione portati a valle dall'abbondante pioggia di quest'anno. Insidiosissimo tutto il tracciato dove si doveva sempre controllare con la massima attenzione le continue derapate.
Bellissimo aver avuto modo di pedalare nuovamente con tanti amici che non vedevo da tempo. Bellissimo averne conosciuto di nuovi.
Grandissimo Alessandro, un ragazzetto che si è unito e che avrà avuto non più di 15 anni. Saliva come uno stambecco e scendeva alla stragrande. Magari ce ne fossero così.
Fotoooooooooooo
[URL="http://picasaweb.google.it/pippybiker/ScarpFoto"][url]http://picasaweb.google.it/pippybiker/ScarpFoto[/URL][/URL]#
non esagerare ho ancora molto da imparare comunque è stata una bellissima giornata
E inutile negare, la Scarpellata non rientrava tra i miei programmi a breve scadenza.
E invece, come a volte succede, uno spiraglio delle casualità rimasto aperto, linsinuarsi della tentazione e la realizzazione.
Allappuntamento siamo in sedici ( ..se non ho contato male).
La partenza da Palombara fino a Stazzano, è un bel riscaldamento su asfalto, ma la salita verso monte Gennaro è al sudore violento.
Almeno tre rampe sono micidiali per i miei poveri quadricipiti che sento scricchiolare allaumentare della pendenza. Eppure le conoscevo bene, ma fatte in bike, sono tutta unaltra cosa!!
Gli altri sembrano lucidi e reattivi, ma io ansimo di brutto, mentre ci inerpichiamo lungo il lato oscuro di monte Gennaro, quello Nord, detto la freddara ( ..chissà perche!?), fino alle sorgenti di Capo dAcqua, e qui inizia lo spingismo obbligatorio.
Fin qui, la salita è caratterizzata da forature continue, a causa dei residui dei rovi tagliati presenti sul percorso; una vera strage di camere daria, ma le mie ruote sono ancora salve, meno male!
Dopo un bel po di spingismo tra enormi faggi secolari, finalmente si valica sul bellissimo pratone di monte Gennaro, dove si può riprendere il fiato e ricominciare a pedalare in scioltezza, fino allimbocco della mitica Scarpellata.
Pausa snack, protezioni indossate e via, ..a piedi per il primo centinaio di metri tra grosse pietre e alti e tortuosi scalini, ma poi si va! ( insomma!).
Da subito capisco di che pasta è fatta sta Scarpellata: un delirio di pietre smosse e non, di varie dimensioni, che rendono la mia andatura veramente instabile.
Le gomme tengono la traiettoria come se fossero bucate, tanto che più volte mi fermo controllarle, ma no, loro sono gonfie, sono io che ondeggio, da sinistra a destra e viceversa, in costante precario equilibrio, come se fossi ubriaco.
Poi, allimprovviso, lanteriore si punta su una grossa pietra e oplà, cappottone in avanti!!
Volo sopra il manubrio e mi ritrovo a terra, a valle della bici.
Quattro imprecazioni a bassa voce, tra il mesto e lo sconsolato, veloce controllo generale e rimonto di corsa in sella per impedire al fifozzo di dilagare nella mente.
Mi rimetto in discesa ma continuo a derapare.
Sto scendendo come un tronco in balìa della corrente di un ruscello impetuoso.
Vado giù per gravità con le dita delle mani irrigidite a stringere i freni, in un continuo susseguirsi di pietre e tornanti, tornanti e pietre, ma poi, come per miracolo, mi ritrovo quasi alla fine, ancora felicemente intero!
Unultima discesa sulla ghiaia, insidiosa ma divertente e finalmente ( o purtroppo) eccomi sulla sterrata carrozzabile della zona pedemontana, e qui si contano le forature che non ci hanno abbandonato neanche per tutta la discesa.
Gli ultimi chilometri sono sullasfalto della Maremmana, verso Palombara e, per sentirmi più integrato con il gruppo, mi becco lultima foratura della giornata, alla ruota posteriore, ma chissenefrega, ormai sono a cento metri dalla macchina, vado a piedi!
..
Ragazzi, il ghiaccio è rotto, da oggi solo uscite soft!!!!! (vabbè, scherzo, facciamo un po e un po, va!).
Grazie a tutti voi per la vostra incoraggiante presenza.
Il giro in numeri:
[url]http://www.sportstracklive.com/track/detail/professor/Mountain-Biking/palombara/52438[/URL]
Bella giornata ma sulla scarpellata se scivola troppo..ho goduto però nei primi cento metri dove le pietre erano ferme!
complimenti a tutti!!
bellissima uscita all'insegna del divertimento della goliardia e della foratura....
un plauso ad Alessandro che già va come 'n treno!!!
ed uno a mariuccio che ha sfidato la scarpellata con il frontino!!