[ ... Sto pedalando di gran lena con un sorriso beota stampato sulla faccia. Che kulo!, mi dico. Ci è scappata davvero una gran bella giornata! Le più rosee aspettative pre-raduno si sono verificate: bravo Stefo ci hai azzeccato. Tanta gente simpatica e 'vucciriota'. Insomma una vera mannara di carusi indiavolati scappati alle grinfie della maestra. Il più piccolo cavalca la sua Cudgel pervaso da un'estasi primordiale senza rendersi conto del pericolo in agguato. Ah! Se lo vedesse la sua mamma! Urlerebbe paonazza in preda ad una crisi isterica: Franceeesco! Quannu t'arricampi ti stocco 'o riesto!!"
Inizia un'altra salita. Strana! Non vedo bene perchè il sole mi costringe a socchiudere gli occhi. Una collina ricoperta di un'erba scura si profila davanti a me. Non è ne troppo alta, ne troppo bassa. Ma è proprio li, davanti a me. Oggi mi sento troooppo bene. I mitocondri sono energizzati dall'euforia della gita. Sono pronto alla scalata. Ma l'erba è propio strana. Una peluria ispida e scura. Sarà l'Etna che rende il paesaggio anomalo. Lunare. Mentre pedalo ripenso alla giornata trascorsa.....]
L'appuntamento al Sapienza non viene rispettato. Purtroppo c'è da portare le macchine a Zafferana Etnea per il rientro. Poco male, è l'occasione per socializzare con gli amici che ancora non ho conosciuto personalmente. Con Cicciopeloso scopriamo subito una stima reciproca: siamo due ingegneri elettronici che amano elettrizzarsi pedalando. Incontro la famosa '+zita' di
Stefano C. ed è subito intesa. Le dò una mano, anzi un paio di guanti perchè oltre al casco ha scordato anche quelli. Si chiama Eliana, per adesso. Spero che presto si trasformi in un altro nick_name da aggiungere alla lista dei ricoverati: intanto la malattia l'ha già presa.
Cicciopleso è risucito ad incollare alla lista di forumendoli un gruppetto di ciclisti locali niente male. Sono quelli che scalpitano per il ritardo. Partiranno prima di noi ma alla fine saremo un tutt'uno. Complici, senza parole, nella condivisione del sublime dono che ci è dato di godere in questa giornata.
Mi cambio i vestiti nel bagno del rifugio. Esco e mi cambio anche le
scarpe riponendo con
cura le mie preziosissime Reebok. Se le perdo m'in----- davvero, con quello che le ho pagate.
Insomma tra un sorriso dei nostri ed una vociata del posteggiatore che vuole tolte le macchine dalla balle s'arricampano quelli andati a Zafferana incluso il buo IvanBruno che si trova li dalle 8,30: dupalle.....
Si parte con la testa fra le nuvole e alla prima discesa i pila già s'attrantano per il freddo. Ma è una sensazione breve inizia subito il fuoristrada ed è come pedalare sui corn FLAKES o sui corn FLEX, dipende dai punti di vista. Da una parte il rumore delle
ruote sul fondo stradale richiama quello del latte versato nella tazza la mattina a colazione, dall'altro IvaBruno ha maledetto l'idea di aver montato le gomme Micheline XC Dry, nuove di pacca, per ritrovarsele formato slick a fine escursione ....
[.... In lontananza un brontolio confuso distrae i miei pensieri. Un leggero venticello bofonchia sommessamente. Intorno a me c'è un'aria strana, eterea. Come se fossi immerso in un sogno mi trovo da solo a pedalere con questa collina li immobile davanti i miei occhi. Occhi che non riesco ad aprire del tutto. Una brutta sensazione davvero. ....]
Gli schiamazzi dei ragazzi alla prima chiazza di neve confermano che sulla MTB si perde ogni dignità: per questo l'adoro!! Scivoliamo allegramente scattando le prime foto della giornata: viva le macchine fotografiche digitali! Comincia il bosco alternato a paessaggi indescrivibili. Chi non è mai stato sull'Etna o sulla Luna non potrà mai avere l'idea di cosa significa stare li in mezzo. La lava in certi punti sembra una un campo appena arato. Di quella terra grassa e generosa, scura e pregna di vita. A distanza ravvicinata, invece, è .... lava.
Finalmente eccole!! LE PROCESSIONARIE. Lunghe file di vermazzi pelosi votati al suicidio. Le ruote ci passano sopra indolenti, noi un po meno. L'indomani misteriosi ponfi adorneranno il collo di quasi tutti i partecipanti. I più fortunati
avranno in dono un bel diadema rosso fiammante da spalmare con abbondante pomata cortisonica. Passate le processionarie e l'immancabile statua di P.Pio ci addentriamo lungo il sentiero stabilito dai nostri scouts. La montagna è li con il suo pennacchio bianco. La fila di ciclisti si avvia in ordine sparso allungandosi ed accorciandosi. Le prime discese vengono affrontate con cautela. Il fondo sabbioso è estremamente insidioso e nessuno, o quasi, vuole scartavetrarsi. Soltanto alla fine della giornata BonBon non resiste al richiamo del vulcano e decide di abradersi un tatuaggio ascellare di nera lava. Il tentativo per fortuna non va a bonfine e Claudio se ne esce con un po di provolazzo e l'ilarità generale (qualora fosse mancata sino al quel punto).
[... MMMMh. Questo dannato brontolio si fa più insistente. Comincio ad essere nervoso, in fondo la montagna è ripiena di energia pronta ad esplodere senza tanti complimenti. Accelero l'andatura. Sono solo. Dove sono finiti gli altri? Sto c@zzo di collina non finisce mai? E' come se fossi fermo sempre nello stesso punto. Vai Ciccio! Vai! ....]
Ma prima che il BonBon tentasse di spiaccicarsi per terra ci sono alcune ore di gita durante la quale scopriamo che due cugini si sono conosciuti grazie al forum. Che qualcuno dei più anziani si è conosciuto in un'altra vita alla 0-3000 e che in fondo in fondo, ma propio in fondo, praticamente all'ultimo della fila, si può far un escursione fumacchiando qualche sigaretta rollata sul momento. I salutisti invece si sparano fiale di Tiger a base di taurina e snack ai CioccoProteinRicostituiVitaminCerealix oppure un bel panino con la mortadella che non fa mai male: "Ciucciuuuuzzo usci dall'acqua e sucati sto
bell'ovetto fresco fresco ....." diceva mia nonna quando era cooptata alla sorveglianza dei nipoti impegnati nel tentativo di autoannegarsi......
[.... Il brontolio di sottofondo comincia davvero a diventare inquientante. Il cacozzo incombe. Devo ritrovare gli altri: ma dove si sono andati a cacciare? Ragazzi dove siete!? ....]
Il raduno ha ormai superato la metà e le prime vittime salgono a galla. L'energia dei meno allenati si esaurisce inesorabilmente. Il GrandeCrazy (c'è un libro che si intitola cosi o sbaglio?) è una meteora in discesa ma in salita avrebbe bisogno di una supposta di peperoncino, e non è l'unico. Dopo il single track da urlo sulla sciara inizia una salita niente male. Anch'io rallento consapevole delle risate che si stanno facendo alle mie spalle Ivan il mio grande amico Davide_Glandiatore con il quale fingiamo sempre di essere in gara per divertire il gruppo ma nella realtà non c'è tra noi alcuna competizione. Ai raduni, nel migliore stile decubertiano, non c'è gara ma solo amore e rispetto per uno sport sano che crea legami inconsapevoli e amicizie inaspettate. Un'attivita limpida come l'acqua di sorgente e fresca come l'ingenuità di
un bambino. La MTB celebra se stessa nel gesto di un uomo che si accosta alla natura con la consapevolezza che se c'è un forte quello sono appunto me!!! Quindi smettiamola con questa storia della competizione una volta per tutte, porcapupazza! Siamo arrivati al Brunek dopo aver cazzeggiato qualche minuto in gesti funambolici nel tentativo, io, di rompermi i legamenti crociati. Dopo un bel caffè e la ripromessa di tornare per la 0-3000m (ma si farà infine?) iniziamo a salire per poi scendere verso Zafferana. Quasta salita prosciuga le energie di Crazy ma non il suo animo da guerriero. In cima il gruppo aspetta e
qualcuno, gesto ovviamente infantile, ha pure conometrato il ritardo: le solite bambinate incomprensibili. Ma siamo tutti stanchi ormai. Scoprirò in seguito che la storia si può riscrivere al modico prezzo di mezzo panino con il prosciutto.
[... La mia faccia sbianca dalla paura quando all'improvviso sento un tremore. Che cavolo sta succedendo? Ragazzi dove siete!? Comincio ad ansimare cercando di aprire gli occhi ma la luce è troppo forte. Non vedo quasi nulla, soltanto la peluria nera che ricopre la salita davanti a me. Ad un tratto tutto si muove. Il brontolio è inquietante. Aiutoooo! C@zzo! Aaah! Umpf! Ampf! Mi sveglio e vedo la pelata di Fabio proprio li davanti alla mi faccia. Stanotte abbiamo dormito sul divano letto matrimoniale. Lui se la russa beatamente dandomi le spalle. Davanti a noi il balcone con la serranda sollevata fa penetrare la luce di una magnifica giornata di sole. Sono convinto che come anche Fabione sta già pedalanto sulla Montagna .......
E' l'ora di alzarsi. Il forum è già in movimento, lo sento. I primi appuntamenti per raggiungere l'Etna si sono già compiuti
.....Sono le 7,30 del 13 Maggio 2006: il raduno è iniziato. Sarà propio una gran bella giornata, lo sento! ....]