Devo ringraziare il mi' fratello che mi ha convinto e in estremis per il pettorale personalizzato (ancora lì, da incorniciare tutto motoso) abbiamo cambiato l'iscrizione dal corto al lungo...
è stata una sofferenza (non sarebbe bicicletta altrimenti) e una goduria dall'inizio alla fine, ce la siamo presa comoda, come d'obbligo per chi fa un'uscita il fine settimana quando va bene (anche se sono uscite di qualità e di quantità), e in circa 9 ore e mezzo l'abbiamo portata in fondo,
lenti ma fluidi.
Come molti abbiamo preso una culata sui primi pratoni in discesa, come molti abbiamo camminato 100 metri prima dell'ultima curva del Dantercepie, 100 metri a scendere per il tappo di gente sul single e 2 km su quella "santa donna" dell'ornella, dopo di che sempre sui pedali a parte 10 metri a scendere dal Pordoi (troppo viscido e troppo traffico, ci siamo rifatti tutto in sella il giorno dopo) e 10 metri sul Duron, dove c'erano quei gradoni di cemento... insomma, 2220 metri a piedi su 82 km... in effetti azzardato parlare di MTB, forse direi più una passeggiatina per portare a pisciare il cane.
come molti ce la siamo goduta tutta, anche grazie alla fatica che ci ha richiesto e alle nostre bici che hanno veramente retto botta in modo pressoché perfetto, io ho buttato un po' di avanzo di borraccia sulla
catena giusto dopo il Duron, mio fratello neppure quello (e infatti ha 'perso' il 22 prima delle rampette sulla discesa finale).
Certo, la nostra preparazione, se non fisica almeno psicologica, era al top grazie ad un capitano e maestro come AlfA' (nonchè una preparazione specifica come la gara di Prato il mese prima, 7 ore sotto la pioggia e dentro i guadi, al confronto la partenza di sabato era un bicchier d'acqua).
A chi dice che questa 'gara' non merita rispondo che il mondo è vario, di gare ce ne sono tante e ognuno si vada a fare quelle che preferisce e quelle che si merita.
Una cosa mi piace dire e più d'uno, son sicuro, condividerà questo mio pensiero: il SRH è una di quelle gare che ti fa tirar fuori la tua volontà ancor più del tuo allenamento, una di quelle gare che maledici per tutte le ore che sei lì a spingere, sui pedali o direttamente sulla dura terra ma che poi, già a qualche ora dall'arrivo, apprezzi per il modo in cui, una manciata di ore, in una sola giornata, ti ha fatto crescere ed ha aumentato la stima in te stesso, negli altri come te che hai incontrato in gara, nella potenza e bellezza della natura.
Poi, come per magia, a distanza di 48 ore dalla passeggiata sull'ornella, dove giuravi che non avresti più messo piede, già pensi a come preparare il SRH del prossim'anno...
P.S. in altre occasioni non lo direi mai, ma nel caso di sabato... VIVA LA COCACOLA
PP.SS. merita tornarci, come abbiamo fatto quest'anno, con un gruppo di persone 'giuste' e godersi anche le uscite dal giovedi (quando abbiamo preso una bella grandinata in Val Lunga, sempre in ottica allenamento meteo
), compreso un mezzo giro del SRBD domenica (1200 insalita e più di 2000 in discesa, grazie alla funivia), sono stati veramente 4 giorni indimenticabili.