gargasecca
Il maestro
Si si...ce lo ha detto pure un tipo che non conoscevo quando abbiamo parcheggiato le auto e preso un pezzo di pizza.
Che belle bici che avete
Noi...grazie
Però non mi piacciono le Maxxis
E vabbè
Meglio le Magic Mary
E noi...ok
Si si...ce lo ha detto pure un tipo che non conoscevo quando abbiamo parcheggiato le auto e preso un pezzo di pizza.Dovevo fare l'ordine ieri ed ero deciso per il Vigilante, ma alla fine (dopo qualche discesa fatta ieri con un amico che non vedevo da un po') ho ordinato d'impulso una Magic Mary soft supergravity.
Il socio mi ha ripetuto durante tutto il giro quanto le MM siano buone (lui le usa nella stessa tipologia) e provandole (finalmente ci sono riuscito) mi sono sembrate buone per i terreni su cui giriamo.
Ora.. non insultatemi troppo, che se poi sulla mia bici dovessi trovarmici male mi insulterei già abbastanza da solo e per punizione dovrei spendere 50 euro per cambiarla col Vigilante
Sono d'accordissimo, il DHF è la gomma perfetta per fare park dove sentieri "pettinati" ti fanno osare di più in piega, l'Assegai è una gomma perfetta per i classici trails da enduro dove la velocità non è la cosa più importanteCredo che la cosa dipenda molto da dove si gira e come si gira:
- Se fai spesso trail veloci dove ti butti in piega con le orecchie per terra --> DHF
- Se fai trail misti (non particolarmente veloci) dove la maggior parte del tempo puoi fare soltanto delle mezze pieghe o vuoi andare sciallo --> Assegai
Per me sta storia del canale è quasi un mito, per alcuni sembra quasi che le gomme che ne siano sprovviste facciano tutte schifo, che poi per inciso anche se piccolo l'Assegai ce l'ha comunque.Spiegami una cosa, così magari imparo qualcosa di nuovo (non prendo in giro, sia chiaro), perché per te è così importante capire "quando" stai caricando i tasselli laterali? Con l'Assegai non ne sento assolutamente il bisogno, perché come dici tu il feedback e il grip non cambiano tra dritto e piega. Con il "quanto" credo di aver capito che è il metro per intuire se l'avantreno è caricato a dovere e nel caso migliorare il bilanciamento (?). In teoria, che la gomma abbia o no il canale di transizione, il limite di tenuta una volta che sei in piega si avverte allo stesso modo. Io alterno (in base alle condizioni) l'Assegai con lo Shorty, anche tra un'uscita e l'altra, e non noto le differenze che avverti tu, eccetto il leggero passaggio tra tasselli centrali e laterali (considerato che secondo me lo shorty è quasi una gomma con canale di transizione).
Si, potevo.. ma la scelta della soft viene dal fatto che per arrivare ai trail/percorsi più belli che ho in zona devo pedalare molto su asfalto e con la ultrasoft probabilmente diventerebbe troppo pesante, in più mi piace molto fare anche lunghi giri pedalati (per quanto possibile con la mia Spectral) e non volevo costringermi a troppa fatica ulteriore.MM soft montato a ottobre in previsione dell'inverno è il preludio di una catastrofe, ma non potevi prendere ultrasoft??
A me interessava il grip sul morbido e sul fango (prevalentemente) ma per quello credo che sia importante anche il battistrada.Bah.. non saprei ma poi perché soft? Prendi l'ultrasoft.. Avevi chiesto più grip nelle rocce bagnate.
Io la mescola soft della schwalbe la considero un po' una saponetta. Ottima per il posteriore.
In questo caso però me l'ha detto un amico di cui mi fido e che col DHF ha avuto le mie stesse sensazioniSi si...ce lo ha detto pure un tipo che non conoscevo quando abbiamo parcheggiato le auto e preso un pezzo di pizza.
Che belle bici che avete
Noi...grazie
Però non mi piacciono le Maxxis
E vabbè
Meglio le Magic Mary
E noi...ok
Allora non avrai problemi. Però non è che un anteriore soft o ultrasoft.. C'è tutta questa fatica in più da fare! Saranno secondi di differenza.. Comunque contento te, contento tutti! Goditi la gomma che nel fango funziona beneSi, potevo.. ma la scelta della soft viene dal fatto che per arrivare ai trail/percorsi più belli che ho in zona devo pedalare molto su asfalto e con la ultrasoft probabilmente diventerebbe troppo pesante, in più mi piace molto fare anche lunghi giri pedalati (per quanto possibile con la mia Spectral) e non volevo costringermi a troppa fatica ulteriore.
A me interessava il grip sul morbido e sul fango (prevalentemente) ma per quello credo che sia importante anche il battistrada.
Oltre a quello che ho detto, davanti adesso ho il DHF maxxterra (completamente secco e diventato durissimo) e su pietre e rocce bagnate me la sono quasi sempre cavata senza tirare jolly (per intenderci, non ho mai fatto cadute o preso rischi eccessivi in quelle situazioni).
Il mio problema principale erano i terreni morbidi e fangosi, perché di pietraie sui percorsi che frequento più spesso non ce ne sono troppe.
La mescola soft mi serve un po' come transizione per capire se per non perdere tutto in pedalata è meglio restare su quella o se in futuro potrò passare anche a Ultrasoft, High grip, Maxxgrip, ecc..
p.s.
Ho comprato questa bici (è usata) poco meno di un anno fa e monta ancora i copertoni originali praticamente in condizioni perfette, però già da quando l'ho presa erano ormai secchi e perciò non so come sia pedalare una vera Maxxterra all'anteriore (tantomeno una mescola ancora più morbida)
Lo so, sicuramente c'è poco tempo di differenza... Ma per passare a qualcosa di più morbido in futuro, voglio prima provare come si deve una via di mezzo.Allora non avrai problemi. Però non è che un anteriore soft o ultrasoft.. C'è tutta questa fatica in più da fare! Saranno secondi di differenza.. Comunque contento te, contento tutti! Goditi la gomma che nel fango funziona bene
La prendo alla lontana. Io sono un Mario Rossi qualunque, non un pro, né un tester.Spiegami una cosa, così magari imparo qualcosa di nuovo (non prendo in giro, sia chiaro), perché per te è così importante capire "quando" stai caricando i tasselli laterali? Con l'Assegai non ne sento assolutamente il bisogno, perché come dici tu il feedback e il grip non cambiano tra dritto e piega. Con il "quanto" credo di aver capito che è il metro per intuire se l'avantreno è caricato a dovere e nel caso migliorare il bilanciamento (?). In teoria, che la gomma abbia o no il canale di transizione, il limite di tenuta una volta che sei in piega si avverte allo stesso modo. Io alterno (in base alle condizioni) l'Assegai con lo Shorty, anche tra un'uscita e l'altra, e non noto le differenze che avverti tu, eccetto il leggero passaggio tra tasselli centrali e laterali (considerato che secondo me lo shorty è quasi una gomma con canale di transizione).
La prendo alla lontana. Io sono un Mario Rossi qualunque, non un pro, né un tester.
Però, come a tutti credo, mi piace migliorarmi: e poiché mi diverto più in discesa che in salita, per me il miglioramento consiste nel superare passaggi via via più difficili, e/o nell'abbassare i miei tempi personali.
Ora, per migliorarsi credo che uno debba "corteggiare" il proprio limite, sfiorarlo senza superarlo, per alzarlo sempre un pochino di più; sennò rischia di farsi male, e io ho già dato.
Bene. Le poche gomme che ho provato all'anteriore negli ultimi tempi, DHF, DHR2, DHR2 "Minnaar cut", DH34, per come guido io (sottolineato), funzionano tutte così: inizi la piega, drift zone, paura, vinci la paura, pieghi ancora di più, entrano i tasselli laterali, arriva il grip vero, la bici è sui binari.
E' come se, passato un certo angolo, la gomma ti dicesse forte e chiaro: "adesso si fa sul serio".
Capisci allora perché trovo ancora difficile capire l'Assegai, che non mi dà un feedback del genere, ma è "equalizzata" lungo tutto l'arco di piega: sarò al limite? Potrò buttare giù ancora o rischio di andare dritto?
Scusate il pippone
D'accordissimo con te. Siamo quasi omonimi, io sono Rossi MarioLa prendo alla lontana. Io sono un Mario Rossi qualunque, non un pro, né un tester.
Però, come a tutti credo, mi piace migliorarmi: e poiché mi diverto più in discesa che in salita, per me il miglioramento consiste nel superare passaggi via via più difficili, e/o nell'abbassare i miei tempi personali.
Ora, per migliorarsi credo che uno debba "corteggiare" il proprio limite, sfiorarlo senza superarlo, per alzarlo sempre un pochino di più; sennò rischia di farsi male, e io ho già dato.
Bene. Le poche gomme che ho provato all'anteriore negli ultimi tempi, DHF, DHR2, DHR2 "Minnaar cut", DH34, per come guido io (sottolineato), funzionano tutte così: inizi la piega, drift zone, paura, vinci la paura, pieghi ancora di più, entrano i tasselli laterali, arriva il grip vero, la bici è sui binari.
E' come se, passato un certo angolo, la gomma ti dicesse forte e chiaro: "adesso si fa sul serio".
Capisci allora perché trovo ancora difficile capire l'Assegai, che non mi dà un feedback del genere, ma è "equalizzata" lungo tutto l'arco di piega: sarò al limite? Potrò buttare giù ancora o rischio di andare dritto?
Scusate il pippone
Anche la DHR2 (originale e non cuttata) ti ha dato lo stesso feeling della DHF? io adesso ho DHR2, dopo averci rimesso una spalla "forse" a causa della DHF, per un errore certamente mio nella sua no grip zone, ma onestamente mi pare molto diversa: ha un minimo di esitazione sul secco smosso (ma minimo eh) a cui, una volta fatta l'abitudine, non fai più caso e - rispetto al DHF - usi molto di più i tasselli laterali anche sui sentieri naturali meno filanti.Bene. Le poche gomme che ho provato all'anteriore negli ultimi tempi, DHF, DHR2, DHR2 "Minnaar cut", DH34, per come guido io (sottolineato), funzionano tutte così: inizi la piega, drift zone, paura, vinci la paura, pieghi ancora di più, entrano i tasselli laterali, arriva il grip vero, la bici è sui binari.
La devi conoscere di più, poi ti innamori.La prendo alla lontana. Io sono un Mario Rossi qualunque, non un pro, né un tester.
Però, come a tutti credo, mi piace migliorarmi: e poiché mi diverto più in discesa che in salita, per me il miglioramento consiste nel superare passaggi via via più difficili, e/o nell'abbassare i miei tempi personali.
Ora, per migliorarsi credo che uno debba "corteggiare" il proprio limite, sfiorarlo senza superarlo, per alzarlo sempre un pochino di più; sennò rischia di farsi male, e io ho già dato.
Bene. Le poche gomme che ho provato all'anteriore negli ultimi tempi, DHF, DHR2, DHR2 "Minnaar cut", DH34, per come guido io (sottolineato), funzionano tutte così: inizi la piega, drift zone, paura, vinci la paura, pieghi ancora di più, entrano i tasselli laterali, arriva il grip vero, la bici è sui binari.
E' come se, passato un certo angolo, la gomma ti dicesse forte e chiaro: "adesso si fa sul serio".
Capisci allora perché trovo ancora difficile capire l'Assegai, che non mi dà un feedback del genere, ma è "equalizzata" lungo tutto l'arco di piega: sarò al limite? Potrò buttare giù ancora o rischio di andare dritto?
Scusate il pippone
Relativa alla pressione atmosferica, proprio come i manometri analogici, tant'è che se la misuri a casa ed in cima alla montagna ti darà un valore più alto, perché la pressione atmosferica sarà più bassaUna domanda per chi ha i misuratori di pressione digitali: il dato che leggete è espresso in bar assoluti o relativi? Ho un manometro analogico per valvole presta e noto uno scarto praticamente di 1 bar con i valori attesi.
Grazie
Eppure il Charge da 2,4 lo trovai molto superiore al DHF 2,3...e forse è ancor più "squadrato" ed estremo del DHF.La prendo alla lontana. Io sono un Mario Rossi qualunque, non un pro, né un tester.
Però, come a tutti credo, mi piace migliorarmi: e poiché mi diverto più in discesa che in salita, per me il miglioramento consiste nel superare passaggi via via più difficili, e/o nell'abbassare i miei tempi personali.
Ora, per migliorarsi credo che uno debba "corteggiare" il proprio limite, sfiorarlo senza superarlo, per alzarlo sempre un pochino di più; sennò rischia di farsi male, e io ho già dato.
Bene. Le poche gomme che ho provato all'anteriore negli ultimi tempi, DHF, DHR2, DHR2 "Minnaar cut", DH34, per come guido io (sottolineato), funzionano tutte così: inizi la piega, drift zone, paura, vinci la paura, pieghi ancora di più, entrano i tasselli laterali, arriva il grip vero, la bici è sui binari.
E' come se, passato un certo angolo, la gomma ti dicesse forte e chiaro: "adesso si fa sul serio".
Capisci allora perché trovo ancora difficile capire l'Assegai, che non mi dà un feedback del genere, ma è "equalizzata" lungo tutto l'arco di piega: sarò al limite? Potrò buttare giù ancora o rischio di andare dritto?
Scusate il pippone
Grazie.Relativa alla pressione atmosferica, proprio come i manometri analogici, tant'è che se la misuri a casa ed in cima alla montagna ti darà un valore più alto, perché la pressione atmosferica sarà più bassa
Tu che dici?Grazie.
Perdona la domanda stupida, quindi quando si consiglia di gonfiare ad un determinato valore, es 1.5 bar, il manometro deve segnare 1.5 e non 0.5?
Il manometro è dedicato per valvole presta. Non è quello della pompa.Tu che dici?
I manometri delle pompe è facile che siano sballati, in più o in meno non ci è dato saperlo.
Scusa @g.f. ma parli del manometro aliexpressIl manometro è dedicato per valvole presta. Non è quello della pompa.
Mi dovrei aspettare una lettura in linea con i valori canonici tra 1 e 2 bar; o la "lettura a mano" nel mio caso è completamente sbagliata ed ho sempre girato a 1 bar anziché 2 oppure mi sfugge qualcosa nel funzionamento dello strumento.
Le misure sembrano ragionevoli nel senso che ripetendole nelle stesse condizioni ottengo sempre lo stesso valore; inoltre partendo da gomma completa sgonfia e facendo varie misure a diverse pompate complete, l'aumento di pressione si mantiene proporzionale con le pompate. Lo strumento sembra ripetibile e lineare.
Eppure, a sensazione (non avendo possibilità di verificare con altri strumenti se non quelli delle pompe da pavimento) le letture mi sembrano basse.
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