Complimenti.
ma non solo, abetaie, pinete, faggeta, borghi abbandonati,
Il tutto condito da sentieri tecnici che impegnano ma divertono.
Di ritorno dalla Romagna con l'adrenalina a mille riporto in alto il tema Romagna che incanta ... e che non finisce mai di stupire.Non c'è solo il Tiravento e lo Zuccherodante ma anche i tre sentieri che abbiamo fatto oggi: senz'altro già frequentati all'interno di altri giri, ma che messi assieme sono fra i tracciati freeride più entusiasmanti di tutta la Valle del Rabbi.
Lunghezza Km 44
Dislivello: solo 1275 mt
Tempo : ore 4
Partenza da Premilcuore m.490
Salita con pendenza modesta sulla strada asfaltata fino al valico dei 3 Faggi. A destra sullo 0/0-GEA poi dopo un tratto di sterratone diritto sul CAI 401 per Poggio Tramiti un bel single track che si esaurisce alla Colla del Bucine. Diritto sulla strada forestale dei Monti gemelli fino all'incrocio a destra del sentiero 319 che impegna in una discesa senza tregua fino all'incrocio con la 9 Ter. Sul 317 attraverso l'agriturismo Ridolla torniamo a Premilcuore; risalita su asfalto fino al Passo Manzo o di valbura. lasciamo la strada diretta a Portico e deviamo a sinistra sulla forestale sbarrata per il Monte Mandra. Poche centinaia di metri più avanti a sinistra sul sentiero 323 (attn all'imbocco non c'è più il palo con tabella indicatrice). Apoteosi di scorrevolezza, saltini (alcuni chiaramente artificiali) e curve strette nella parte finale che mettono a dura prova l'abilità dei freeriders più preparati.
BUON DIVERTIMENTO LA ROMAGNA VI ASPETTA.
Bellissimo e molto tosto.
L'ho fatto con un mio amico di Forlì ad agosto preciso preciso come l'hai fatto te. La salita ai Tre Faggi e pedalabilissima il 401 nella faggeta fino al Bucine è fuori categoria.
Il 319 (per prenderlo non passare dal vecchio rifugio del Cucco xchè il sentiero non è più ciclabile) di Poggio Cavallaro attraversa tutti i tipi di vegetazione della zona, (io ora giro con una front da ixciista come dice il mio amico Tomb e tutti quei taglia acqua lungo il sentiero mi rompono un pò) non finisce più ed il tratto finale da guidare con qualche scalone è molto ganzo.
Il 317 lungo il fiume è molto carino e tecnico con l'asciutto lo faccio tutto in sella (le salite s'intende).
Il 323 che ho scoperto più di recente è più scorrevole ma tosto è tecnico.
Un paio di tornanti nella pietraia finale con la mia bici non riesco a farli ci vogliono i molloni e far sculare la bici da fermo.
Se vuoi provare qualcosa di nuovo in zona prova Monte Pozzone-Gorgolaio l'ho consigliato anche a Kabar.
o-o