Opinione Rischiare, fino a che punto?

BIKEBROS

Biker forumensus
Se sei un amatore....e questo è un divertimento...un modo per staccare la spina...per tenersi in forma...per calarsi in un mondo tutto tuo... allora fai le cose che riesci....
Se invece è il tuo lavoro principale....allora il rischio è da mettere in conto....
Personalmente....sono della prima fascia....e sto da dio....
 
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dang67

Biker cesareus
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Desio
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Orbea Oiz M60
Il mio motto è "gettare il cuore oltre l'ostacolo"
Di solito il risultato è che getto me stesso oltre la bici. E a volte la rompo anche.

:smile:
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Se sei un amatore....e questo è un divertimento...un modo per staccare la spina...per tenersi in forma...per calarsi in un mondo tutto tuo... allora fai le cose che riesci....
Se invece è il tuo lavoro principale....allora il rischio è da mettere in conto....
Personalmente....sono della prima fascia....e sto da dio....
assolutamente, però il gusto di migliorarsi sì dai.
altrimenti dopo un po' viene a noia, se "le cose che riesci" sono sempre le stesse.
 

Lrnz85

Biker serius
29/3/21
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Prato
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Banshee Phantom
Basterebbe mettere l'assistenza sanitaria a pagamento ( come negli USA) e il 90% dei cretini che affollanno i pronto soccorso ortopedioci nel weekend rinsavirebbe di colpo!
Dalle mie parti, ogni fine settimana ci sono almeno 3 o 4 interventi del 118 + soccorso alpino etc.. per recuperare dei minus habens che, dopo aver speso 8 o 9.000 euro in una mtb + protezioni stile football americano, si buttano giu per sentieri esposti e/o iper-tecnici pensando che le sopsensioni da 170 o il manubrio da 2 mt faranno tutto da sole...
Sono tutti youtube victims, ma ora che anche i top bikers, stile rampage, sono più a casa a curarsi le fratture che in pista, forse, qualcuno rinsavirà... :mrgreen:
Mi sembrano i discorsi che faceva il mio nonno quando si lamentava di tutto
 

andreazz71

Biker serius
23/7/12
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roma
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una 27,5 colorata
L'essere un libero professionista senza malattia retribuita limita molto la mia propensione al rischio. Vi assicuro che andare in giro in giacca e cravatta con una gamba rotta e le stampelle è un'esperienza da fare una sola volta nella vita. :il-saggi:
 

passione sentieri

Biker serius
26/10/16
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giacca e cravatta con stampelle ,provate a fare 3 mesi con tre costole di cui due incrinate e una rotta da titolare di una ditta di giardinaggio con un dolore tale da non riuscire ad appoggiare la schiena al sedile del furgone malgrado tutto 55 anni cerco solo di evitare i percorsi molto tecnici e le radici bagnate io giro praticamente sempre in solitaria e mentalmente non mi frega di dimostrare nulla a nessuno ho solo il desiderio di arrivare a casa con il sorriso che arriva alle orecchie indipendentemente da quanto ho rischiato.
 

marpa

Biker dantescus
29/12/08
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Poirino (TO) Piemonte
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TYEE CF 29
Anche io diversamente giovane cerco di valutare i rischi e capire quali passaggi sono alla mia portata per soddisfazione personale e se ritengo. He un passaggio sia troppo rischioso per le mi capacità lo faccio a piedi. Purtroppo nell’arco di oltre 25 anni di MTB seria qualche caduta rovinosa e‘ scritta sul mio diario ma devo dire che una buona parte ci ha messo lo zampino un fattore esterno che per qualche ragione non ho considerato cosa che mi ha aiutato a riflettere con più accuratezza quando scendo da percorsi difficili (almeno x me) . Una cosa che faccio sempre e evitare la fatidica facciamo ancora un giro quando sono stanco … a quel punto si deve andare a casa ed ascoltare quella vocina che ti fa capire che non sei più lucido al 100% . La cosa positiva è che nonostante alcune cadute rovinose non ho mai pensato di smettete dI pedalare ma continuo nonostante l’età con più consapevolezza dei mie limiti .
 

VinciTrail

Biker assatanatus
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Tesero
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come diceva il buon Niki Lauda "bisogna calcolare/considerare fino a che percentuale di rischio si è disposti a spingersi"
anche in funzione della tipologia di giri che si fanno o alla "tipologia" di MTB che si pratica..

per un amatore XCista / Granfondista / Marathonista come sono io ad esempio, spararsi un trail in discesa a fuoco tanto per dimostrare chissà cosa non ha molto senso a mio parere!
Ovvio, non sto dicendo di scendere con i freni in mano perchè è giusto cercare sempre di migliorarsi e di migliorare la confidenza/fiducia in ogni situazione. Ma non serve nemmeno fare un trail alla morte rischiando di abbracciare un albero..

Per lo meno, io non mi sento di rischiarla.. responsabilità verso mio figlio e NON in ultimo mi seccherebbe da morire fare danni alla mtb.. è l'unica che ho e onestamente non potrei neanche permettermi un'altra MTB top o di livello simile a quella che ho..
 
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ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Resta sempre da capire cosa si intende per rischio.. per alcuni 50 cm di drop sono già un rischio ..
come hanno scritto altri, ci sono diverse specialità, che si affrontano anche con bici e protezioni diverse.

pensare che il mondo mtb sia solo quello della rampage o del Mottolino è sbagliato, altrettanto chi pensa che esistano solo le GF.

personalmente io mi sento soddisfatto quando chiudo un percorso "in scioltezza e flow", alzando l'asticella sì ma non basta chiudere un drop o un ripido, magari scoordinato e per il rotto della cuffia. Devo arrivare a farlo fischiettando.

il livello a cui sei non è quello in cui chiudi i passaggi, ma quello in cui hai confidenza di guida al 100%.
 

lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
personalmente io mi sento soddisfatto quando chiudo un percorso "in scioltezza e flow", alzando l'asticella sì ma non basta chiudere un drop o un ripido, magari scoordinato e per il rotto della cuffia. Devo arrivare a farlo fischiettando.

il livello a cui sei non è quello in cui chiudi i passaggi, ma quello in cui hai confidenza di guida al 100%.
verissimo io la penso uguale. se scendo con jolly e rischi c'è qualcosa che non va.. o nella bici o nella mia guida..
vedo invece che per alcuni è la normalità.. ma non va di certo sempre bene..
 
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Reptilian90

Biker cesareus
12/9/12
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Atzara- Sardegna
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Klass RSK10
ricordo da marmocchio che ero, che con gli amici, folli disgraziati anche loro, costruimmo una bici con forcella di minicaliffo accroccata ad hoc per imitare seppur lontanamente i vari Barel e Sam Hill che vincevano i mondiali di di downhill ai tempi. troppo poveri e troppo invasati. Incoscienza e pazzia pura, la bici un'ignorantata che funzionava strabene, con freni a tacchette, pesante almeno 22-24 kg, un cancello antifurto praticamente. Non ci siamo mai rotti per fortuna, cadute tante, rischi a mille, e un solo casco nava, ovviamente non certificato, ma a quelle età 15 17 anni, forse l' adrenalina in corpo è tripla e la voglia di strafare è a mille. Ora a 30 (quasi 32) anni se prima frenavo un momento prima della curva, non riesco a rischiare di prendere curve a tutta o salti troppo alti, o percorsi carichi di rocce e sabbione. forse si prende coscienza dei limiti o forse mi sono rammollito. ma mi è aumentata la paura questo sì

in tutto ciò il Bi-califfo da 26, esisteva fino a qualche anno fa, notizie ci dicono che è stato gettato al ferro vecchio. ma quante emozioni quel mezzo. Il sogno di diventare Barel o Hill almeno per me, è finito facendo da preparatore per la mtb a 24 anni. e forse va bene così, con pedalate random e in relax senza pretendere di strafare. Alla fine quello che ricerchiamo è anche quella piccola botta di adrenalina e andare un pelo oltre, sfidare la propria paura, te la da, e come.
 
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VinciTrail

Biker assatanatus
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Tesero
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Orbea OIZ M-Team
come hanno scritto altri, ci sono diverse specialità, che si affrontano anche con bici e protezioni diverse.

pensare che il mondo mtb sia solo quello della rampage o del Mottolino è sbagliato, altrettanto chi pensa che esistano solo le GF.

personalmente io mi sento soddisfatto quando chiudo un percorso "in scioltezza e flow", alzando l'asticella sì ma non basta chiudere un drop o un ripido, magari scoordinato e per il rotto della cuffia. Devo arrivare a farlo fischiettando.

il livello a cui sei non è quello in cui chiudi i passaggi, ma quello in cui hai confidenza di guida al 100%.
pienamente d'accordo su tutto!

non giudico nessuno (onestamente nemmeno mi importa), ma ogni venerdì sera esce un nuovo video youtube su Pinkbike dal titolo "Friday fails + il nr"..
più della metà delle cadute presenti in questi video sono fatte da persone che si vede lontano 1km che stanno facendo qualcosa molto oltre le loro capacità.. alcune sono proprio eclatanti! Io mi chiedo il senso...
 
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alexg83

Biker tremendus
30/4/07
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Resta sempre da capire cosa si intende per rischio.. per alcuni 50 cm di drop sono già un rischio ..
Per farla semplice il rischio è definito come la probabilità di subire un danno. Quindi è un parametro che varia in funzione di troppi aspetti come capacità tecniche, condizioni ambientali, esperienza, forma fisica, protezioni, bici, gomme etc..
Sia basandosi su parametri oggettivi come un salto da 50cm da te citato, che su parametri soggettivi, come la confort zone è impossibile definire fino a che punto si può rischiare. Potremmo stare a discutere all'infinito.
E il direttore a cui piacciono gli esperimenti sociali, lo sa bene quando crea queste discussioni.. :spetteguless:
 

Barons

+ ! NCLT ! +
19/10/13
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33.363
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Bike
Green Marino
Per farla semplice il rischio è definito come la probabilità di subire un danno. Quindi è un parametro che varia in funzione di troppi aspetti come capacità tecniche, condizioni ambientali, esperienza, forma fisica, protezioni, bici, gomme etc..
Sia basandosi su parametri oggettivi come un salto da 50cm da te citato, che su parametri soggettivi, come la confort zone è impossibile definire fino a che punto si può rischiare. Potremmo stare a discutere all'infinito.
E il direttore a cui piacciono gli esperimenti sociali, lo sa bene quando crea queste discussioni.. :spetteguless:
A be certamente , ma c’è chi 50 cm non li considera proprio e passa a lato , mentre che chi non ha problemi a fare salti enormi , come c’è chi non fa radici bagnate è già dicendo , ognuno ha il suo limite e di conseguenza i suoi rischi , il titolo generalizza molto e se si comprende tutto uno che fa MTB e’ meglio stia a casa a fare altro
 

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