Esatto, spesso è una questione di soddisfazione personale e autostima, piuttosto che volersi vantare con gli altri
Opinione Rischiare, fino a che punto?
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
Esatto a me degli altri non importa nulla , se vedo che rischio il collo scendo a piedi e magari quello avanti a me scende in sella , nessun problema , ma le mie soddisfazioni me le tolgo.
Se invece arrivassi al punto che la salita è troppo in piedi, la discesa troppo pericolosa, quel salto no meglio evitare , cambio sport o resto sul divano , non sono tipo da strade bianche o franciacorta per internderci
Personalmente cerco di spostare il limite un pochino oltre, ogni tanto, quando me la sento e con l'aiuto dei compagni che mi stanno davanti ma anche grazie a qualche corso fatto, cosi trovo che ci sia più divertimento, però garantisco a chi non lo avesse ancora provato che in terra che dimorto duro! ma parecchio.
Per come la vedo io "questa è la mia passione non il mio lavoro, farsi male non è mai divertente"...la mia filosofia si traduce così, sarà che dopo 20 anni di calcio ho accumulato una serie di infortuni e non ne ho più voglia di tribolare, sarà l'età che porta giudizio, sarà che personalmente non devo dimostrare niente a nessuno e vivo serenamente consapevole dei miei limiti tecnici, sarà che vado in MTB perché amo farlo senza farmi paranoie se in un passaggio troppo difficile scendo dalla bici orgogliosamente, vero però che va anche a giornate e la testa credo sia gran parte dell' blocco che ogni tanto mi assale, c'è un però e mi riaggancio alla mia filosofia, ne vale la pena rischiare troppo??per me NO.
Pantalone si prende ogni mese metà del mio stipendio, gli 80000 se li è già presi con gli interessili fanno senza pesare sul modello 1040 di mister Joe Smith, che gli sport estremi li segue in tv, con la birra in mano...
Se una "bullata" sui seniteri ti costa 80/90.000 euro ( basta un semplice ricovero in ospedale di 2/3 settimane + i costi dell'operazioni necessarie), stai sicuro che certi numeri li lascia fare a chi li sa fare...
qui invece c'è sempre Pantalone
Bisogna anche dire una cosa, i corsi migliorano la tecnica ma non tutti abbiamo lo stesso potenziale, posso anche farmi 200 ore di lezioni con SteveU ma certe cose non le farò mai...
Abbiamo dei limiti fisici e tecnici, accettiamoli!
Abbiamo dei limiti fisici e tecnici, accettiamoli!
Ho iniziato con il downhill, un brutto infortunio quasi subito e poi anni dì discese "felici", mai stato un mostro dì tecnica, penso dì non essere neanche bello da vedere in discesa...
Come dicevo ho iniziato con il downhill e dopo 10 anni dì mtb a livelli decenti sto finendo col godere dì andare come un treno in salita...
L età ti cambia non c è niente da fare.
Ancora vado in bike park (3/4 volte l anno), ma se una volta cercavo il "tempo" ora cerco la birra a fine giornata e la compagnia dei miei figli.
Come nella vita c è un eta per fare caxxate tutti i giorni ed un età per farle ogni tanto perché si sta bene lo stesso e non si ha più voglia dì correre dietro agli infortuni.
Oggi vado in salita come non ci sono mai andato, la tecnica in discesa c è e ci sarà sempre ma ho capito che non c è più la stessa testa dì prima a metterla in atto quindi sto sempre attento.
Un po' come quando ho venduto il Cbr ed oggi giro in Africa twin...il rischio dì farsi male rimane ma è diverso...non rischio io ma so che può sempre succedere qualcosa.
Anche le esperienze ti segnano, ho visto (purtroppo) morire un ragazzo sugli sci 3 mesi fa col padre che dal dolore stava morendo di fianco a lui...ho visto a Livigno un ragazzo finire su una sedia a rotelle al mottolino per colpa di una caduta in mtb nelle stesse piste in cui giravo (e continuo a girare) anche io.
Questo non vuol dire che bisogna smettere di vivere e godersi la vita e non rischiare nulla, per me vuol dire rischiare meno e meno spesso e cercare di godermela lo stesso.
Provo tanta invidia per chi ha la mia età (40 anni) e in discesa spinge come se ne avesse 25 ma io non ce la faccio più mentalmente.
Nelle belle giornate è vero mi si riaccende la lampadina e qualche bella discesa la porto a casa perché mi lascio andare totalmente ma non mi da comunque la stessa sensazione di prima.
Ho sostituito l adrenalina del pericolo con la gratificazione della fatica e l emozione dell esplorazione.
Come dicevo ho iniziato con il downhill e dopo 10 anni dì mtb a livelli decenti sto finendo col godere dì andare come un treno in salita...
L età ti cambia non c è niente da fare.
Ancora vado in bike park (3/4 volte l anno), ma se una volta cercavo il "tempo" ora cerco la birra a fine giornata e la compagnia dei miei figli.
Come nella vita c è un eta per fare caxxate tutti i giorni ed un età per farle ogni tanto perché si sta bene lo stesso e non si ha più voglia dì correre dietro agli infortuni.
Oggi vado in salita come non ci sono mai andato, la tecnica in discesa c è e ci sarà sempre ma ho capito che non c è più la stessa testa dì prima a metterla in atto quindi sto sempre attento.
Un po' come quando ho venduto il Cbr ed oggi giro in Africa twin...il rischio dì farsi male rimane ma è diverso...non rischio io ma so che può sempre succedere qualcosa.
Anche le esperienze ti segnano, ho visto (purtroppo) morire un ragazzo sugli sci 3 mesi fa col padre che dal dolore stava morendo di fianco a lui...ho visto a Livigno un ragazzo finire su una sedia a rotelle al mottolino per colpa di una caduta in mtb nelle stesse piste in cui giravo (e continuo a girare) anche io.
Questo non vuol dire che bisogna smettere di vivere e godersi la vita e non rischiare nulla, per me vuol dire rischiare meno e meno spesso e cercare di godermela lo stesso.
Provo tanta invidia per chi ha la mia età (40 anni) e in discesa spinge come se ne avesse 25 ma io non ce la faccio più mentalmente.
Nelle belle giornate è vero mi si riaccende la lampadina e qualche bella discesa la porto a casa perché mi lascio andare totalmente ma non mi da comunque la stessa sensazione di prima.
Ho sostituito l adrenalina del pericolo con la gratificazione della fatica e l emozione dell esplorazione.
Eh..gli USA, il paese dove chi è povero è meglio che non si infortuni. Tu da giovane non hai mai fatto cazzate incoscienti? E se ti fossi fatto male ? Ti saresti meritato di finire indebitato a vita?li fanno senza pesare sul modello 1040 di mister Joe Smith, che gli sport estremi li segue in tv, con la birra in mano...
Se una "bullata" sui seniteri ti costa 80/90.000 euro ( basta un semplice ricovero in ospedale di 2/3 settimane + i costi dell'operazioni necessarie), stai sicuro che certi numeri li lascia fare a chi li sa fare...
qui invece c'è sempre Pantalone
D'accordo su tutta la linea, per fare un esempio dal 2011 al 2016 ho partecipato alla Megavalanche pur non avendo mai fatto gare e l'adrenalina della competizione, lo start con la musica a palla, lo sgomitare per tenere la posizione sono emozioni che sono contento di aver provato.
Ora che ho quasi 52 anni all'Alpe d'Huez ci vado in estate in vacanza e senza ingarellarmi con nessuno (che mi svernicierebbe clamorosamente) mi faccio le mie discese, se serve fermandomi a prendere fiato, a scattare foto, a guardare il panorama e sono contento lo stesso.
Il manico o c'è l'hai o non ce l'hai c'è poco da fare,
Io ne faccio 47 ad Agosto ma ho iniziato in MTB a 41 praticamente quindi la spensieratezza di scendere e prendermi troppi rischi ormai o per fortuna l'ho lasciata alle spalle, vero però che il bello della discesa e propria l'adrenalina e il rischio, senza quello non sarebbe così entusiasmante e per questo cmq il rischio fa parte del gioco altrimenti come dice giustamente @Barons se non vuoi rischiare resta sul divano a guardare Netflix, cosa che personalmente non fa per me.
Mah... In linea di massima ti capisco ma sinceramente non credo proprio che sia la cosa giusta da fare.. Per tanti motivi, non ultimo il fatto che se uno ha 8/9k da spendere per la bici non si pone il problema a spenderne altrettanto se non di più per curarsi dopo un incidente... Mentre per chi non ha una lira e non si è meritato di farsi male sarebbe davvero un bel problema.Basterebbe mettere l'assistenza sanitaria a pagamento ( come negli USA) e il 90% dei cretini che affollanno i pronto soccorso ortopedioci nel weekend rinsavirebbe di colpo!
Dalle mie parti, ogni fine settimana ci sono almeno 3 o 4 interventi del 118 + soccorso alpino etc.. per recuperare dei minus habens che, dopo aver speso 8 o 9.000 euro in una mtb + protezioni stile football americano, si buttano giu per sentieri esposti e/o iper-tecnici pensando che le sopsensioni da 170 o il manubrio da 2 mt faranno tutto da sole...
Sono tutti youtube victims, ma ora che anche i top bikers, stile rampage, sono più a casa a curarsi le fratture che in pista, forse, qualcuno rinsavirà...
Penso che per noi ex giovani sia "esclusivamente" una questione di soddisfazione personale.
Dall'emoticon che hai postato, credo che tu veda nell'avere dei figli la "morte civile"." Ma sei fuori ?!! c'ho due figli a casa io ! "
Oppure vedi la "morte civile" nel sì averli, ma "viverli" in un certo modo.
Se ho interpretato correttamente naturalmente.
Posso capirlo.
Ma MAI condividerlo.
Anyway... la vita è bella perchè è varia.
DON
e meno male...buona notizia!!!Visto che quello della foto sono io.... vi tranquillizzo comunicandovi che sono sopravvissuto alla caduta...
eheheh
era una citazione che c'e nel video di Stefano:
molti riferimenti veritivi ;0
Per ritornare in tema.
Ma che rischiare?!
il meglio sta nel lamentarsi per non rischiare :))))))))
Ma che rischiare?!
il meglio sta nel lamentarsi per non rischiare :))))))))
Io per evitare di farmi male faccio mtb con la tastiera. Mi considero un pro 