il 3 e l'8 sono fortunatamente la maggioranza.....ahahahahahahahahah...
Amico mio... sei un MITO!
ah... io indubbiamente mi "vedo" tra il profilo n.3 ed il n. 8....
DON
il 3 e l'8 sono fortunatamente la maggioranza.....ahahahahahahahahah...
Amico mio... sei un MITO!
ah... io indubbiamente mi "vedo" tra il profilo n.3 ed il n. 8....
DON
d'accordo su quasi tutto tranne il paragone con le rotonde, sicuramente muoversi in macchina, in generale, è la cosa più pericolosa da farsi ma necessaria, andare a cercare, a volte, il male come i medici è una scelta, un hobby, un piacereSi tutto vero, ma non mi trovo d'accordo a ridurre tutto alla semplice dimostrazione di se stesso.In ogni caso, abituarsi a gestire lo straordinario è fondamentale per gestire senza rischi l' ordinario, che non serve necessariamente a fare il KOM o il fenomeno da bar.Si rischia anche ad affrontare una rotonda in auto senza sapere come ci si deve comportare, come il 90% degli automobilisti...ma questi pensano al lavoro o alla famiglia?
Il "grado", in relazione al tempo dedicato, è fin troppo basso; se non inizio ad uscire seriamente più che dei maestri avrò bisogno di un dottore in psicologiaAbbassa il grado, torna a fare sentieri più facili che sai di chiudere e che ti divertono, poi torna dopo un po' ad alzare il livello...per me in arrampicata funzionava cosi..
In uno sport intriso di poserismo fino alla nausea (altrimenti integrali e forche da 170 per fare praticamente XC non si vedrebbero) c'è abbondanza anche di tipo 2...il 3 e l'8 sono fortunatamente la maggioranza.
Ho scritto chiaramente che non ho nulla da dire per quelli che rischiano consapevolmente perché non riescono a stare senza quell’adrenalina …. Non aggiungo altro . E non sono un topo in gabbia .
Gli "esperti" sono esperti appunto perchè hanno un loro background tecnico, una forma fisica e una capacità di valutazione diversa dal mario rossi a cui hanno messo in mano l'ultimo modello da enduro che fa tanto figo, e se, per sfiga, gli capita qualcosa, è al 99% dovuto a casi fortuiti o pura e semplice sfiga. I "vorrei ma non posso" della domenica,( quelli infoiati dai video della rampage o di discese di DH urbano) invece, vanno a cercarsi le rogne, cercando di scimiottare le imprese di gente a cui non sarebbero in grado manco di avvitare i pedali...Gli incidenti capitano anche ai più esperti, non solo a chi si "improvvisa" Biker... Anzi è proprio agli esperti che spesso capitano gli incidenti più gravi
Certo, bisogna discernere il necessario dal non necessario, ma qui son sofismi, ad esempio, per me è necessario andare in bicicletta!L' esempio dell' auto era per chiarire la differenza tra il fare una cosa con consapevolezza e non, in termini di rischio c' è un bel gap.d'accordo su quasi tutto tranne il paragone con le rotonde, sicuramente muoversi in macchina, in generale, è la cosa più pericolosa da farsi ma necessaria, andare a cercare, a volte, il male come i medici è una scelta, un hobby, un piacere
li fanno senza pesare sul modello 1040 di mister Joe Smith, che gli sport estremi li segue in tv, con la birra in mano...Infatti negli USA nessuno fa sport estremi...
e chi fuma? chi beve? chi mangia troppo e male? chi fa una vita sedentaria? chi prende il sole senza protezione?li fanno senza pesare sul modello 1040 di mister Joe Smith, che gli sport estremi li segue in tv, con la birra in mano...
Se una "bullata" sui seniteri ti costa 80/90.000 euro ( basta un semplice ricovero in ospedale di 2/3 settimane + i costi dell'operazioni necessarie), stai sicuro che certi numeri li lascia fare a chi li sa fare...
qui invece c'è sempre Pantalone
Vero, ma soprattutto senza rischio, solo di struscio visivo.In uno sport intriso di poserismo fino alla nausea (altrimenti integrali e forche da 170 per fare praticamente XC non si vedrebbero) c'è abbondanza anche di tipo 2...
Ma certo che no!e chi fuma? chi beve? chi mangia troppo e male? chi fa una vita sedentaria? chi prende il sole senza protezione?
non credo siano gli sportivi spericolati che pesano sul SSN...
è che non vedo un problema economico per la collettività rispetto a tantissimi atteggiamenti diffusi e ritenuti normali...Ma certo che no!
ma qui siamo fra di noi e si discute di certe atteggiamenti ( secondo me da incoscienti) che vanno a pesare sulla collettività.
Io parlo per tutta quella categoria di persone che non hanno, ne l'età, ne le capacità per affrontare certi passaggi, da cui , invece, si buttano giù come assatanati.
grazie per la fiducia ma sono fermo come un paletto e se va bene salto 20cmTu magari sei un giovane biker in piena forma che può permettersi anche certi rischi, ma c'è molta incoscienza in giro
Scusa, ma non resisto e non è che ce l'ho con te. Ma perchè dobbiamo sempre dire che in Italia siamo sempre dietro agli altri...Nessuno che ha citato la gestione del rischio, nel senso che si deve partire da qui.
La GESTIONE DEL RISCHIO negli sport d'avventura è un concetto maturo nei paesi anglosassoni, ma non in Italia. L'analisi dei rischi permette di identificarli...poi così è più facile la mitigazione!
Per capirci, vado a pedalare e non metto il casco integrale. Vado a droppare e mi metto anche la pettorina....
Quindi importante questa valutazione....ognuno trae le sue considerazioni e dalla sua confort zone (che come detto da koro alla fine è una sensazione personale) gestisce il rischio.
Si hai ragione, la mia disamina era relativo in senso generale per la disciplina del risk management nelle industrie.Scusa, ma non resisto e non è che ce l'ho con te. Ma perchè dobbiamo sempre dire che in Italia siamo sempre dietro agli altri...
Ho praticato attivamente speleologia e poi alpinismo, direi due attività con elevato rischio, per esperienza ti direi anche più alto della mtb. E la prima cosa che mi hanno insegnato e che poi ho insegnato a mia volta, è il rispetto della sicurezza prima di tutto. Guarda a caso tutto ciò in Italia
Se uno è un cazzone e non rispetta le minime regole per prevenire il rischio, suo e per gli altri, non ha passaporto ne nazionalità, è solo un cazzone....
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