Denuncia di caduta con contestuale istanza di esenzione dall'applicazione delle penalità regolamentari.
Ill.ma Commissione del "Rotella d'Oro" mi trovo costretto, mio malgrado, a presentare formale denuncia di caduta.
Nulla di eroico. Velocità bassissima, quasi fermo, e più che una caduta una scivolata.
So che l'inflessibile commissione "del Rotella" già in passato si è espressa per la punibilità anche della semplice scivolata ma debbo dire che io non ho lasciato il manubrio e dunque non so se possa configurarsi una caduta in senso proprio.
Peraltro intendo evidenziare e al contempo chiedere l'applicazione dell'esimente della temporanea incapacità d'agire.
Accadeva, infatti, che mi trovassi dietro al buon "Pirik" che si stava per produrre in un meraviglioso scivolone.
La maestria del Pirik nella conduzione del mezzo, impediva infine il compimento del misfatto, ma, al contempo, faceva nascere nell'istante un'irrefrenabile stato ilare.
In preda alla convulsioni, attanagliato dai singulti di una sincera e liberatoria risata, ero impossibilitato ad esercitare un adeguato controllo del mezzo e, dunque, perdevo parzialmente il controllo del ciclo.
Da qui la denunciata scivolata.
Orbene, non v'è chi non veda che trattasi di uno stato di temporanea incapacità d'agire, discendendo da ciò, secondo costante giurisprudenza, l'inapplicabilità di qualsivoglia sanzione.
Mi rivolgo, pertanto alla Commissione giudicante affinchè si valuti quanto accaduto come non punibile,
In via principale, in quanto la scivolata con il permanere dell'apprensione del manubrio non configura caduta.
In subordine la non punibilità discenderebbe dalla citata temporanea incapacità d'agire.
Con osservanza.
FastB