Si e' lui. In foto e' piu' bello che dal vero. Fatto poi col secco quando i sassi si muovono sulla polvere fine e' micidiale...impossibile.
Allora Complimenti. Se tu sei un utente medio, non immagino gli altriIo mi ritengo un utente medio (forse anche meno) e quando la gamba gira e il fondo è asciutto faccio a piedi solo la parte di pietre in salita dove si trova il traliccio della rete elettrica.
In generale, ciò che spacca le gambe e fa mettere giù i piedi è il fondo smosso fatto di pietre e terra dura che, unito alle forti pendenze fa perdere il grip e quindi l'equilibrio.
C'e' un punto dove ci sono i tralicci, dove ci sono dei pietroni con dei gradini che non le fai in sella nemmeno in e-bike dopo aver bevuto la pozione magica di Asterix.
L'unico motivo SENSATO per fare la costa e' arrivare ai sentieri lato Mandarino, e fortunatamente e' la parte meno brutta. Attendo fiducioso l'arrivo dell'asfalto col percorso natura tipo caprette.
Io ho visto coi miei occhi uno fare in sella la parte incriminata. Un ragazzo del club Val d'Enza, probabilmente 20 anni per 55 kg, con una front. Unico in mezzo ad una ventina di suoi soci, che comunque salivano tutti come dei caprioli.C'e' un punto dove ci sono i tralicci, dove ci sono dei pietroni con dei gradini che non le fai in sella nemmeno in e-bike dopo aver bevuto la pozione magica di Asterix.
L'unico motivo SENSATO per fare la costa e' arrivare ai sentieri lato Mandarino, e fortunatamente e' la parte meno brutta. Attendo fiducioso l'arrivo dell'asfalto col percorso natura tipo caprette.
La salita finale al masso nero dopo la fangaia della pineta la fai in sella?!? Complimenti.
Tu sei un ragazzo positivo, cmq non sei l'unico perche' e' piuttosto frequentata ultimamente. Una volta a parte le moto non la faceva nessuno e ci credo...poi sono venuti i bikers con le mtb FULL e i nordik walkers o trekkers da bassa collina che una volta non esistevano.Esattamente.
Io sono tra i pochissimi ad amare la Costa.
Come già detto più volte la trovo ottima per allenare fisico e tecnica, comoda da raggiungere, abbastanza divertente nei tratti in discesa visto che qualche gobba per saltare la si trova sempre, impegna circa 3 ore e mi tiene costantemente lontano dal traffico.
Io ho visto coi miei occhi uno fare in sella la parte incriminata. Un ragazzo del club Val d'Enza, probabilmente 20 anni per 55 kg, con una front. Unico in mezzo ad una ventina di suoi soci, che comunque salivano tutti come dei caprioli.
La costa è comunque una prova terribile. Col caldo hai le visioni mistiche, col fango devono venire a tirarti fuori con l'elicottero. E quest'ultima circostanza con l'ebike è ancora peggiore
Tu sei un ragazzo positivo, cmq non sei l'unico perche' e' piuttosto frequentata ultimamente. Una volta a parte le moto non la faceva nessuno e ci credo...poi sono venuti i bikers con le mtb FULL e i nordik walkers o trekkers da bassa collina che una volta non esistevano.
Io ci vedo, secondo la stagione, fango dei peggiori o polvere schifosa, sole che piega in due o ghiaccio perenne, pietre che tagliano le gomme e spaccano le braccia (e ti aprono la carne all'osso se cadi), nessun tratto in cui puoi fare qualche curvetta carina in appoggio, assenza totale di acqua potabile, abbondanza di insetti ematofagi...
Ah, quindi la mia inesperienza me l'ha fatta prendere un po' sotto gamba la cosa, a quanto leggo dai commenti. Sono andato senza protezione e ho fatto le discese al massimo che potevo. Non credevo che la costa godesse di questa fama.No, curve in appoggio e altre robe da manuale non ce ne sono... se cadi da quelle parti durante la settimana non ti trova nessuno fino al sabato per quello avviso sempre dove vado e attivo il gps visibile da remoto.
Per massaggiare braccia e gambe dopo lo sforzo della salita ti consiglio, una volta arrivato al masso, di scendere a sx verso case Martini, dove c'e' l'agriturismo. E' la prova finale, il lattato accumulato in salita esplode e arrivi in fondo che se non cadi come Filini hai cmq perso ogni bagliore di lucidita', bruci la bici sul posto e ti fermi in piscina a prendere l'aperitivo. Poi chiami il taxi.No, curve in appoggio e altre robe da manuale non ce ne sono... se cadi da quelle parti durante la settimana non ti trova nessuno fino al sabato per quello avviso sempre dove vado e attivo il gps visibile da remoto.
Si e' lui, col secco cambia, muta ad ogni stagione invero, alle volte si smussa, alle volte peggiora. Poi la foto appiattisce.Vedo solo ora la foto. Ma è questo? Io mi ricordavo gli scogli!
Per massaggiare braccia e gambe dopo lo sforzo della salita ti consiglio, una volta arrivato al masso, di scendere a sx verso case Martini, dove c'e' l'agriturismo. E' la prova finale, il lattato accumulato in salita esplode e arrivi in fondo che se non cadi come Filini hai cmq perso ogni bagliore di lucidita', bruci la bici sul posto e ti fermi in piscina a prendere l'aperitivo. Poi chiami il taxi.
Questo mi sembra più il tratto subito dopo la partenza dell'Anello/Umus. La parte destra sembra fattibile, mentre di quella vicino ai tralicci ho un ricordo praticamente trialistico.Vedo solo ora la foto. Ma è questo? Io mi ricordavo gli scogli!
Questo mi sembra più il tratto subito dopo la partenza dell'Anello/Umus. La parte destra sembra fattibile, mentre di quella vicino ai tralicci ho un ricordo praticamente trialistico.
Se guardi bene la foto, in realta' la parte peggiore e' piu' in alto e non si vede. Non finisce dove sembra.