Sei una Iena.
In zona Viano per salvarti devi girare verso sud, quindi Visignolo no, ma rio spigone o gargola dopo un pò sono ok, a parte i tratti finali.Sabato noi abbiamo fatto 3 croci, viano, visignolo e poi ritorno verso Scandiano.
Sporcati da paura ma si andava… finché piove tanto e rimane super bagnato ci si sporca parecchio ma il terreno non diventa colla.
Si infatti è tutto possibile ormai, anche se certi posti proprio sono improbabili. A ca del vento nonostante l'esposizione sia pessima il terreno è un pò meglio della media e specie zona baccaro/ufo/api si va bene.scherzi a parte qualche anno fa, proprio in questo periodo, mi sono avventurato a ca' del vento dopo che era piovuto parecchio.
e sono tornato a casa con la bici praticamente pulita:
Vabbè, ma sei sceso da Colasino. E' una robaccia infame, cementata e sassi. Tanto vale fare la suclera...scherzi a parte qualche anno fa, proprio in questo periodo, mi sono avventurato a ca' del vento dopo che era piovuto parecchio.
e sono tornato a casa con la bici praticamente pulita:
Diciamo che per me è talmente corto che non vale la pena andare fin la.
Visignolo è stato bellissimo da fare perché sembrava di esser sul sapone e c’era da curare parecchio la traiettoria.In zona Viano per salvarti devi girare verso sud, quindi Visignolo no, ma rio spigone o gargola dopo un pò sono ok, a parte i tratti finali.
Poi c'e' il benale da San Pietro e il crinale Pilastro/San Pietro.
Quando c'e' molta acqua la gomma per lo meno lavora perchè il tassello rimane libero e quindi, se la gomma è buona, a condizione di ridursi in modo immondo, si va anche.Visignolo è stato bellissimo da fare perché sembrava di esser sul sapone e c’era da curare parecchio la traiettoria.
Bici in condizioni imbarazzanti ma dettagli.
Sei meglio di un garmin
come scrissi ai tempi: di ridurmi come nella foto di @Boro mi è già capitato, ora tendenzialmente evitoVabbè, ma sei sceso da Colasino. E' una robaccia infame, cementata e sassi. Tanto vale fare la suclera...
E' una cosa che fin che non la provi non immagini. Si può arrivare in condizioni tali per cui è impossibile o quasi avanzare. Bici con ruote bloccate e appesantita da kg di terra bagnata, scarpe che affondano e rischiano di rimanere nel fango, si possono passare dei brutti momenti.come scrissi ai tempi: di ridurmi come nella foto di @Boro mi è già capitato, ora tendenzialmente evito
vabbè che sono pirla, ma non esageriamo!
E' una cosa che fin che non la provi non immagini. Si può arrivare in condizioni tali per cui è impossibile o quasi avanzare. Bici con ruote bloccate e appesantita da kg di terra bagnata, scarpe che affondano e rischiano di rimanere nel fango, si possono passare dei brutti momenti.
Una volta che uno ha dato impara, almeno dovrebbe perchè conosco gente che persevera...
Girano sempre negli stessi posti d'estate e pensano che d'inverno, se c'e' il sole e non piove, si possa andare come se niente fosse, sempre li.
Vediamo chi riconosce questa salita, uno dei posti da evitare da oggi fino a marzo.
Altro posto da mettersi ad aspettare con una birra è proprio di fronte allo sbocco della carraia al paradiso degli asini, in prossimità di rinna.Ecco, mi pareva fosse lei.
Passo diverse volte dalla salita degli asini per andare al Querciola, Lupo, Duro e il fondo diventa sensibile già con i primi accenni di umido.
La pendenza poi la rende una trappola perfetta
Diciamo che per me è talmente corto che non vale la pena andare fin la.
Dal castello a San Vitale hai due varianti che ti portano a San Vitale, la prima, il sommitale, che asciuga subito, non è pedalabile in salita e puoi farlo, se sei buono perchè è tecnico, solo al ritorno. La variante parallela pedalabile è la strada di accesso ai castagneti, ma è sottomonte all'ombra, quindi nonostante il terreno sia molto sabbioso ti sporchi cmq, anche se non ti impantani. Dalla parte verso il monte Fosola invece è meglio non andare, terreno difficile e strappi tosti.
Il giro in se vale solo se poi ti fermi a mangiare e ti godi il panorama, come gita, come guida lasciamo stare.
Volendo ci si può attaccare il Valestra che tiene bene, ma la discesa è molto tecnica se c'e' umido e poi la salita girà da nord ed è pendente con terra di sottobosco, quindi col bagnato diventa saponosa.
Piuttosto dirigo verso la Pietra o Casina Sud
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