Oggi, visto il fresco , da Puianello percorrendo la Costa mi sono fatto per la prima volta Humus (o Umus come da OSM) e poi Anello risalendo dal Mandarein. La strada che dall'Agriturismo prima del Mandarein riporta sulla Costa era inaccessibile. Stanno risistemando quelle strutture e i cancelli sono chiusi. Non so se esistano altri accessi che reimmettano su quella salita ma la mia fortuna è stata quella di aver visto arrivare l'escavatorista, ho domandando e molto gentilmente ha deciso di aprirmi.
Veniamo ai sentieri:
purtroppo quando non conosco quello che andrò a fare, cerco sempre di mantenere un'andatura prudente per capire il tracciato e anche per non sbagliare strada. Qualche volta mi sono dovuto fermare per verificare su Orux la direzione presa.
Humus lo trovo più divertente, dopo un inizio tranquillo e un po' sassoso diventa un misto stretto con pendenza che con un po' più di confidenza può dare delle soddisfazioni. L'ho imboccato all'arrivo sulla salita ghiaiata completamente sotto il sole infuocato, proprio dove poco prima inizia il Morto. Come su OSM, arrivato in cima a quella salita si prende a dx e dopo una decina di metri in lieve discesa si vede un sentiero sulla sx che porta dentro il bosco. Lungo il sentiero si trovano le indicazioni, attenzione alle piccole deviazioni con cartello "Jump" che potete scartare evitando proprio la deviazione, magari prima butatte un occhio alle rampe e agli atterraggi, se vi convinceranno salterete al giro successivo.
Anello l'ho preso dal piccolo tracciato che si imbocca scendendo dal Monte Corniola entrando nel bosco a dx (visibile su OSM), una deviazione rispetto al sentiero della Costa che poi ho incrociato prima di rientrare nel bosco. Anello mi è parso un po' più scorrevole, si và più veloci vista la pendenza ma anche quì prudenza perché la traccia è stretta, piena di sassi e radici, è un attimo mettere la ruota anteriore fuori traccia e cappottare.
Grande attenzione al finale di entrambi i sentieri visto che si ricongiungono prima del torrente (totalmente secco). Si arriva infatti ad un ripidone finale tra alberi e fondo con pietre che offre diverse tracce da seguire. Non è tanto il fatto di essere ripido quanto il rischio di battezzare come via di uscita/arrivo sul torrente quella che una via non è. La traccia più ripida "sfocia" su quello che sembra l'inizio di un altro tratto che porta all'alveo del torrente ma c'è il vuoto, un dislivello dritto di circa 3 metri se non ricordo male... se come me siete normalissimi biker lasciatelo ai PRO .
Al solito, se interessa ho la traccia GPX.
Veniamo ai sentieri:
purtroppo quando non conosco quello che andrò a fare, cerco sempre di mantenere un'andatura prudente per capire il tracciato e anche per non sbagliare strada. Qualche volta mi sono dovuto fermare per verificare su Orux la direzione presa.
Humus lo trovo più divertente, dopo un inizio tranquillo e un po' sassoso diventa un misto stretto con pendenza che con un po' più di confidenza può dare delle soddisfazioni. L'ho imboccato all'arrivo sulla salita ghiaiata completamente sotto il sole infuocato, proprio dove poco prima inizia il Morto. Come su OSM, arrivato in cima a quella salita si prende a dx e dopo una decina di metri in lieve discesa si vede un sentiero sulla sx che porta dentro il bosco. Lungo il sentiero si trovano le indicazioni, attenzione alle piccole deviazioni con cartello "Jump" che potete scartare evitando proprio la deviazione, magari prima butatte un occhio alle rampe e agli atterraggi, se vi convinceranno salterete al giro successivo.
Anello l'ho preso dal piccolo tracciato che si imbocca scendendo dal Monte Corniola entrando nel bosco a dx (visibile su OSM), una deviazione rispetto al sentiero della Costa che poi ho incrociato prima di rientrare nel bosco. Anello mi è parso un po' più scorrevole, si và più veloci vista la pendenza ma anche quì prudenza perché la traccia è stretta, piena di sassi e radici, è un attimo mettere la ruota anteriore fuori traccia e cappottare.
Grande attenzione al finale di entrambi i sentieri visto che si ricongiungono prima del torrente (totalmente secco). Si arriva infatti ad un ripidone finale tra alberi e fondo con pietre che offre diverse tracce da seguire. Non è tanto il fatto di essere ripido quanto il rischio di battezzare come via di uscita/arrivo sul torrente quella che una via non è. La traccia più ripida "sfocia" su quello che sembra l'inizio di un altro tratto che porta all'alveo del torrente ma c'è il vuoto, un dislivello dritto di circa 3 metri se non ricordo male... se come me siete normalissimi biker lasciatelo ai PRO .
Al solito, se interessa ho la traccia GPX.