Seeee, motosega, io ho sempre fatto a mano...Un masso che ostruiva il sentiero e qualche ramo che penzolava li abbiamo tirati via noi , il resto motosega
Seeee, motosega, io ho sempre fatto a mano...Un masso che ostruiva il sentiero e qualche ramo che penzolava li abbiamo tirati via noi , il resto motosega
Se trovo qualcuno libero da impegni, domattina tagliamo.Resoconto della giornata di ieri.
Ho risalito la cementata da Ca’ de’ Rizzi per raggiungere il Tronchi e ho fatto fatica a non scivolare anche sul cemento.
Non capisco come facciano in auto.
Ho riempito canali, creato qualche scolo alle pozze d’acqua (non tutte), riempito smottamenti, tagliato un alberello caduto e tante altre piccole sistemazioni (togliersi ogni volta i guanti infangati per fare delle foto è un vero sbattimento).
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Questa è la bella compressione, dove ho rinforzato il fondo e tagliato un tronco sporgente e pericoloso.
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Presento, a chi non lo conoscesse già, il famoso "ballerino".
Si tratta di un albero secco, completamente staccato dal terreno e appoggiato su una punta della base e poi in alto verso un albero vicino.
Insomma, una specie di spada di Damocle.
Prima o poi bisognerà che qualcuno lo tiri giù.
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Risalito l’inizio del GEP con grande fatica, anche rimanendo fuori dal sentiero.
Quindi mi sono lanciato trotterellando (con 7 kg di zaino sulle spalle) verso il mezza costa tra Scalette e 4 Sentieri.
Ho potuto constatare con soddisfazione, che il gran lavoro sul ponticello sta tenendo bene.
Così mi sono dedicato al taglio degli alberi caduti, ribadisco, ovviamente tutto a mano.
Per questo albero ho dovuto fare ben tre tagli e non era piccolo.
Pensavo che la parte a monte sarebbe caduta giù e invece è rimasta sospesa ad altezza manubrio, così ho dovuto accorciarla.
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Qui invece ho azzeccato il taglio al primo tentativo
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Pulito qua e là, forse lo noterete passandoci.
Per abbreviare il ritorno (anche perché ormai ero in giro da più di sei ore, sono sceso dal Canyon.
Il terreno qui è più drenante e gripposo, ovviamente anche le pendenze aiutano a far defluire l’acqua, ma comunque il fango non manca.
Ho trovato queste fronde sul sentiero e, valutando che fosse un lavoretto veloce, l’ho sistemato.
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Poi ho trovato ancora due alberelli, caduti con tutto il corredo di fronde e piccole piante trascinate giù.
Dovendo proseguire, ho liberato almeno il passaggio, ma con il proposito di tornare a tagliare i due alberelli rimasti sospesi in precario equilibrio.
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Faccio pochi passi e mi sono trovato davanti questo spettacolo.
Ben sette, dico sette, alberi caduti nello spazio di pochi metri.
A questo punto ho pensato che era il caso di far intervenire la squadra speciale e ho inviato le foto al direttore lavori Luca.
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Ho fatto una bella chiacchierata con un coetaneo a passeggio sul Tronchi e mi sono meravigliato della sua profonda conoscenza dei sentieri, che nominava uno ad uno con disinvoltura.
A tal proposito una curiosità, nonché precisazione, rivolta ai più recenti frequentatori del Canto: quello che io ho battezzato Tronchi, in realtà era conosciuto come Poiane ma, come ebbi a dire ad un amico che me lo faceva notare, di poiane ne ho viste (semmai sentite) davvero poche, al contrario di tronchi caduti ne trovi a bizzeffe!
Per chi volesse, qui la storia.
Con piacere ho visto che sotto il ponte a Ca’ de’ Rizzi l’acqua ha ripreso a zampillare dalla famosa fontanella.
Un bel lavaggio a scarponi, guanti e attrezzatura, sotto lo sguardo incuriosito dei passanti e via a casa, dove mi aspettava un bel piatto di pizzoccheri fumanti.
Spero di avervi fatto trascorrere qualche piacevole minuto di lettura e alla prossima.
Querce?Continuano i merdazza giri di questi giorni. Crocione a salire viscidissimo , a scendere verso 4 sentieri i due passaggi su sassi primo e ultimo si fanno, il centrale con albero è scivoloso, toccato freno e via , riprovato 3 volte dove passi un pezzo ti fermi sull'altro. Poi ho fatto il wilietrail( non ha un nome ma visto che l'ha appena sistemato)destra del Bob super sapone ,qui veramente occhio, le rocce sono ricoperte di un bel verde muschio. Albero caduto nella parte centrale. Il querce se la cava discretamente, ma attenzione alle roccette anche qui verdi e alterna tratti da asciutto a fanghiglia . Tornato a Villa dalla carrabile e fango pure li. Salita Pontida idem con tanti moscherini che accompagnano fino al Crocione
Zona selvino drena beneUna domanda, ma voi con questo tempo state girando con le ruote grasse? Non parlo del Canto, patria del fango anche in periodi secchi...
Avete qualche itinerario da consigliare? Ovviamente provincia di BG.
Sono 3 settimane che uso la bici da strada ma mi sarei anche un po' rotto la uallera...
Io se possibile lo eviterei il Canto in questo periodo, almeno finché non asciuga bene.Continuano i merdazza giri di questi giorni. Crocione a salire viscidissimo , a scendere verso 4 sentieri i due passaggi su sassi primo e ultimo si fanno, il centrale con albero è scivoloso, toccato freno e via , riprovato 3 volte dove passi un pezzo ti fermi sull'altro. Poi ho fatto il wilietrail( non ha un nome ma visto che l'ha appena sistemato)destra del Bob super sapone ,qui veramente occhio, le rocce sono ricoperte di un bel verde muschio. Albero caduto nella parte centrale. Il querce se la cava discretamente, ma attenzione alle roccette anche qui verdi e alterna tratti da asciutto a fanghiglia . Tornato a Villa dalla carrabile e fango pure li. Salita Pontida idem con tanti moscherini che accompagnano fino al Crocione
Ciao Vale, andata bene l'explo di Domenica? Per noi ultimo tratto da evitare come la peste, troppo esposto e stretto.Zona selvino drena bene
Per questioni di tempo in settimana non ho alternative, Canto o San Genesio ma stessa cosaIo se possibile lo eviterei il Canto in questo periodo, almeno finché non asciuga bene.
Querce lo prendi andando dritto al bivio dove si prende il Guenda alto. Prosegui per circa 500/600 metri ad un pianoro giri a sinistra. Porta presso l'agriturismo della risalita di Villa. Fatto il Trail si tiene la destra e con una breve risalita a strappi su carrabile ci si immette in un altro sentiero che sbuca in Faida dove c'è la prima casa abbandonata con rete arancio. Poi dritto fai il 23 esimo che porta al Guenda basso. È segnato con cartelli in legno e credevo che li avete piazzati voiQuerce?
Mai sentito.
Non credo che andrò a tagliare quel tronco molto presto.
Grazie per il report.
Da dove parte il Querce ?Il querce se la cava discretamente,
Ciao ho scritto sopra , al bivio del Guenda alto prosegui dritto. Perciò Azzurra o Crocione. Al bivio dopo i gradoni al posto di girare a destra x Guenda alto vai dritto x circa 500/600 metri passerai qualche capanno , continua sempre in costa . Ad un pianoro lo vedi sulla sinistra. È indicato da un cartello in legno su albero. Sotto finito trovi un altro cartello simile che risalì in Faida e completi se vuoi col Guenda BassoDa dove parte il Querce ?
Da dove parte il Querce ?
...
Visto la risposta. Grazie!
Querce e Faida sono 2 dei pochi cartelli non distrutti dei 54 che avevamo messo.Querce?
Mai sentito.
Non credo che andrò a tagliare quel tronco molto presto.
Grazie per il report.
Scusami se mi dilungo, S3 si prende al posto di girare a sinistra per il Querce? Risalendo il dosso un po' roccioso? Concordo zona poco frequentata, i sentimenti nonostante le piogge sono in ottimo statoQuerce e Faida sono 2 dei pochi cartelli non distrutti dei 54 che avevamo messo.
Più che nomi dei sentieri, sono delle indicazioni. La zona è poco conosciuta e mi chiedevano in parecchi come arrivare alla Baita delle Querce e poi come rientrare a Faida cioè alla RSA.
Aggiungo che all'incrocio dove c'è il cartello Faida, se si prosegue a ds si fa tutto il crinale che è un S3 e si ricongiunge con il sentiero di rientro a Faida sul passo del Ruculì.
Si, è l'unico incrocio che si trova, quel sentiero è simile alla prima parte della discesa del crocione e poi termina con un vertical impegnativo, esattamente dove c'è il capanno alla fine della risalita per Faida.Scusami se mi dilungo, S3 si prende al posto di girare a sinistra per il Querce? Risalendo il dosso un po' roccioso? Concordo zona poco frequentata, i sentimenti nonostante le piogge sono in ottimo stato
Ok grazie ero per farlo ma ho desistito, aspetto che asciughi. Ho visto dove si ricongiunge.Si, è l'unico incrocio che si trova, quel sentiero è simile alla prima parte della discesa del crocione e poi termina con un vertical impegnativo, esattamente dove c'è il capanno alla fine della risalita per Faida.