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VALLE DELLA CAFFARELLA: LA GESTIONE SARA AFFIDATA AL PARCO REGIONALE DELLAPPIA ANTICA. PREVISTI 2 MILIONI DI INVESTIMENTI
LEnte Parco Parco Regionale dellAppia Antica e il Comune di Roma hanno siglato un protocollo di intesa per la gestione della valle della Caffarella, 300 ettari di Campagna Romana che si estendono, passata Porta San Sebastiano, tra la via Latina e la via Appia Antica. Il protocollo ha come obiettivo la valorizzazione delle aree agricole e naturalistiche (130 ettari) e dei casali rurali (sette più la Vaccareccia) espropriati definitivamente nel corso del 2007, a seguito di Accordo di Programma sottoscritto nel 1996 e finanziato con i fondi della Legge per Roma Capitale.
Si tratta di un primo importante passo verso ladozione del Piano di Gestione della Valle della Caffarella, che sarà redatto secondo le linee dellUNESCO, condizione indispensabile per liscrizione dei siti al Patrimonio Mondiale e indispensabile ai fini della Convenzione Europea del Paesaggio.
Il protocollo permetterà tra laltro lavvio di 2 milioni di nuovi investimenti. Gli interventi previsti puntano a migliorare la fruizione e la sicurezza della valle e saranno finanziati nellambito POR FESR Lazio 2007 2013 Attività II.4. "Valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette sistema dei beni culturali e ambientali del Parco. In particolare è previsto il restauro di alcune cisterne monumentali; il recupero di 2 casali con funzioni turistico-informative e di servizio; il rifacimento degli accessi; nuove aree didattiche e nuovi percorsi naturalistici.
Il protocollo riconosce il ruolo fondamentale svolto dallEnte Parco per la tutela della Valle dal 2000 in poi, anno in cui con i fondi del Giubileo (5,5 miliardi di lire) furono sistemati i primi 70 ettari espropriati e restaurati i monumenti principali: il Ninfeo dEgeria, la Torre Valca e il Colombario Costantiniano
Il Parco ha, infatti, acquisito in locazione e restaurato il Casale dellex Mulino, annesso al tempio di Annia Regilla, dove è stato realizzato anche il Centro di educazione ambientale, a disposizione delle scuole e aperto al pubblico tutte le domeniche. Inoltre si è impegnato a tutelare il comprensorio da usi impropri, rimuovendo, in collaborazione con gli uffici preposti, decine di insediamenti abusivi e tonnellate di rifiuti ed effettuando decine di interventi di antincendio boschivo e di manutenzione delle aree fruite dal pubblico, per un impegno complessivo di oltre 150.000 euro lanno. Infine lEnte Parco ha investito 600.000 euro, per il restauro ambientale e paesaggistico con la realizzazione dei progetti Almone 1 e Almone 2, che hanno portato tra laltro alla realizzazione di unarea umida per losservazione e la tutela dellavifauna.