Anche gli orsi producono CO2, ucciderli tutti potrebbe aiutare alla causa 
Quante alluvioni ancora prima di convincere gli scettici sulla crisi climatica?
- Creatore Discussione MauroPS
- Data di inizio
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- Tag
- crisi climatica
- Stato
Ah, ma è un po' più "interno". Sta sotto il Monte Catria.
Non credo però sia "peggiorativo" quell'intervento. Se il torrente non fosse stato deviato, quelle case in pratica sarebbero state spazzate via. E sono case che esistono da centinaia d'anni, guardando le immagini. In pratica avevano il torrente che scorreva sotto la le finestre.
Da un commento sotto il video.
"Non riesco a sentire l'audio, ma ho letto i commenti su Youtube e quindi lo immagino. Allora la deviazione del Burano è datata 1928, VII Anno dell'era fascista, sopra il tunnel, 8 metri per 9 di altezza, lungo 80 m, c'è l'iscrizione che lo ricorda. Il Bevano che fino a metà del 1700 passava in mezzo a piazza luceoli, allora parco boario fu deviato alla fine del Secolo dei Lumi. La sua copertura è stata realizzata alla fine del 1950, quando il concetto di sostenibilità non era molto diffuso, mentre era sempre più pressante quello di sicurezza igienica. Allora non c'era una completa rete fognaria e tanto meno la depurazione. Il Tenetra è sempre passato sotto il Palazzo del Conte, nel senso che l'edificio di metà 700 vi è stato costruito sopra. Il Balbano che non ha subito nel tempo nessun intervento ha distrutto per la prima volta due ponti. Questo per dire che ogni considerazione va storicizzata e non si può prescindere dalla gravità dell'evento: 420 mm d'acqua a metro quadro in 3/4 ore, oggi non sono contenibili. Lo saranno se impariamo la lezione: micro invasi e grandi aree di espansione profonde metri."
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Non c'entra la golena, forse non mi sono spiegato.
E' che fuori dagli argini il piano di campagna è più basso del fiume, sono km e km quadrati. Grandi aree di pianura che sono state create con le bonifiche nei secoli passati. E che ora sono aree delicate.
Guarda la via Sottofiume Boncellino a Bagnacavallo, dove il Lamone l'altra settimana ha rotto l'argine:
Google Maps
Find local businesses, view maps and get driving directions in Google Maps.
www.google.com
Non è casuale il nome "sottofiume", nell'occasione si è trasformata in "sottacqua".
dovremmo eliminare anche chi coltiva fagioli ......Anche gli orsi producono CO2, ucciderli tutti potrebbe aiutare alla causa
al mio paese puliscono i fiumiciattoli che trasportano acqua per irrigare , quasi ogni anno. I contadini ,pochi ormai ,puliscono i ruscelli dalle erbe e dai detriti che arrivano, e pure i sacchi di immondizia che alcuni coglioni gettano ancora . Nei tempi passati ,quelli che erano era preposti alle strade ,pulivano le stesse ,anche facendo dei rigagnoli accanto ai cigli delle strade per far defluire la pioggia .Cosi facendo non si creavano le varie grosse pozzanghere pericolose ,.Ora nessuno fa piu' niente .le alluvioni ci sono sempre state ,da noi nel 1970, e nel 1994 . e da allora hanno sistemato gli argini del fiume in piu occasioni ,pulendo anche dai sassi .Se non si fanno pulizie nel fiume ci saranno sempre alluvioni, Tagliare alberi nel fiume ,ma siete matti? gli ambientalisti non vogliono ,i coion
Sul cambiamento climatico non ho alcun dubbio. Come sul gravissimo problema dell'inquinamento.
Sulla responsabilità della CO2 e sulle politiche per contenerla, invece, ho seri dubbi.
Comunque la si veda, il tema in questione genera una discreto giramento di palle....
Specialmente in assenza di misure preventive (giustamente menzionate nella discussione), a causa della miseria economica in cui versano gli enti preposti.
Alla faccia del PNRR........................
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Spezzo una piccola lancia a favore dell'amministrazione della mia zona...
Da qualche anno, anche in seguito ad alcuni eventi calamitosi con conseguenti inondazioni, hanno fatto un buon lavoro sulla rete di affluenti e sub/affluenti dell'Arno.
Piogge improvvise e copiose che cmq non sono mancate, non hanno causato danni...anni fa sarebbe stato un macello.
Tanto per dire che volendo, si può comunque fare qualcosa. Certo sta molto alle amministrazioni, soprattutto quelle locali.
Da qualche anno, anche in seguito ad alcuni eventi calamitosi con conseguenti inondazioni, hanno fatto un buon lavoro sulla rete di affluenti e sub/affluenti dell'Arno.
Piogge improvvise e copiose che cmq non sono mancate, non hanno causato danni...anni fa sarebbe stato un macello.
Tanto per dire che volendo, si può comunque fare qualcosa. Certo sta molto alle amministrazioni, soprattutto quelle locali.
In generale è come hai riportato. Serve manutenzione. C'è poco da fare.
Io ci sono passato in pieno proprio a settembre qui nelle Marche (paese più colpito). Il fiume era una foresta, con piante ed alberi abbattuti che hanno causato gran parte del disastro. Qua di norma ogni 25/30 anni c'è un'esondazione del fiume Misa, anche se mai aveva fatto quei danni. Oggi allerta Arancione ed auto portate tutte in altro nella notte. Ancora c'è tanta paura. Al momento le sistemazioni post alluvione hanno retto bene, ma sono ancora interventi provvisori, tanto che le sponde rifatte sono cedevoli ed il materiale frana continuamente sul letto del fiume. Ma adesso l'argine è ampio e resiste alla portata d'acqua che arriva dai monti (per il momento).
L'erba comunque è fondamentale (non sterpaia). Aumento la scorrevolezza e mantiene appunto le sponde integre. Senza come sta avvenendo da me, crea smottamenti.
I vecchi dicevano..."se piove il giorno di Santa Croce (3 Maggio) per 40 giorni son gocce", e ci azzeccano sempre.
Poi dal 10 Giugno inizieremo a lamentarci del troppo caldo, e del calo idrico di fiumi e laghi...
Ma ca..o! Ora che c è perché non si riesce a trovare un modo per tenerla e usarla quando serve tutta ste acqua del menga??
Perché non iniziamo a far colture che necessitano di meno acqua? Perché dobbiamo consumare milioni di ettolitri di acqua per granoturco che al 90% diventa sfibrato per bovini da macello?
Perché non si inverte questa rotta?
Se solo si mettesse in pratica una sola cosa di questi (esempi eh), forse la crisi climatica peserebbe di meno.
Poi dal 10 Giugno inizieremo a lamentarci del troppo caldo, e del calo idrico di fiumi e laghi...
Ma ca..o! Ora che c è perché non si riesce a trovare un modo per tenerla e usarla quando serve tutta ste acqua del menga??
Perché non iniziamo a far colture che necessitano di meno acqua? Perché dobbiamo consumare milioni di ettolitri di acqua per granoturco che al 90% diventa sfibrato per bovini da macello?
Perché non si inverte questa rotta?
Se solo si mettesse in pratica una sola cosa di questi (esempi eh), forse la crisi climatica peserebbe di meno.
Che palle sempre a lamentarsi per tutto …
B
boliviano
Ospite
Difficilmente togliere ghiaia e alberi dai fiumi crea benefici. Saremmo già a posto e non ci sarebbero problemi se fosse questo il problema. Avete mai visto un fiume naturale come è fatto?
Sotto ogni sasso c’è ne un altro. Scava, scava…
Sotto ogni sasso c’è ne un altro. Scava, scava…
B
boliviano
Ospite
perché la gente si ingozza di carne invece di farne un uso moderato? non lo so. io ne mangio poca, 1 volta a settimana, pollo che è quello con l'impronta ambientale minore.
non è una questione di lamentele, d'inverno non ha praticamente piovuto mai e si sta concentrando tutto a maggio... i vecchi c'azzeccano sempre si chiama bias di conferma.
le problematiche ovviamente si intersecano tra di loro, tralasciando che le colpe sono sempre degli ambientalisti, animalisti, così vuole la vulgata...
tempo da su un gruppo facebook c'erano una serie molto cospicua di utenti indinniati perché a detta loro non si poteva prendere dal torrente la legna spiaggiata. con tanto di mio cuggino a preso la multa1!!1
tutto falso, almeno per quanto riguarda il Friuli, si possono pulire gli alvei dei fiumi raccogliendo tutta la legna che si vuole, postata la legge regionale c'era ancora qualche boomer che voleva avere ragione...
così mi chiedo, quando commentate con non si può fare questo o quello: lo sapete per esperienza diretta o ve l'ha raccontato vostrocuggino?
Scava scava sarà anche un lavoraccio.
Ma ripulire e render agibili milioni di case/negozi/fabbriche alluvionati è un lavoro ben peggiore e ben più costoso..
Il discorso è che all'uomo non interessa quasi mai manterene quel che ha già come era un tempo.. l'importante oggi è solo costruire, asfaltare, cementare. Nuovi capannoni, nuove fabbriche, nuove auto, nuove case.. poi passa l'alluvione e si porta via tutto.. perché l'argine del fiume è 50 anni che non è stato toccato
Giusto ma ammesso e non concesso che le emissioni siano la causa ,abbiamo 734 milioni di persone che fanno sforzi per il clima e le emissioni
e 8 miliardi che di fatto non fanno nulla anzi remano contro ,(California esclusa)direi che anche i primi della classe come produzione industriale vadano dritti con il petrolio (USA intendo )
Quindi di fatto prepariamoci alle emergenze come normalità
davvero credi cio? . allora riempiamoli e come va va , ahahh ,se togli ghiaia dal fiume fai si che il letto del fiume diventi piu' profondo e di conseguenza l'acqua resterebbe nel letto del fiume e non esondi . Certo che se arriva una piena di enormi quantita' tipo una diga crollata allora la cosa e' dubbia. se togli gli alberi dal fiume che siano secchi, o cresciutici dentro ,fai la possibilita' che la piena li trascini e che si fermino contro i ponti creando uno sbarramento all'acqua che in teoria ,non scorrendo, esondi da letto e crei danno. questo 'e gia' qualcosa come argine alle varie esondazioni. Non costruendo vicino agli argini. altra cosa . sempre meglio che non fare niente mi pare . Le alluvioni ci sono sempre state altro che clima e inquinamento .
sembrerebbe logico a prima vista ma non è così.
leggi l'articolo (ben documentato e con fonti)
così sfatiamo sto mito una volta per tutte.
Perché non si dragano più i fiumi? La risposta del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno - www.mediovaldarno.it
Una questione piuttosto complessa rispetto alla quale arrivano al Consorzio tante domande e critiche rispetto ad un modus operandi apparentemente contrario al senso comune, ma ormai ampiamente condiviso dagli esperti del mondo scientifico e tecnico-operativo. Una credenza molto diffusa è quella...
www.mediovaldarno.it
Professore, un ministro ha detto che la ragione dell'ultimo disastro idrogeologico è la scarsa pulizia dei fiumi...
Ho sentito. Per Salvini la colpa sarebbe anche di ecologisti e alberi che non si tolgono dai fiumi». È vero? «È vero il contrario. Scontiamo ancora le operazioni di vasto dragaggio degli ultimi decenni. In realtà i fiumi e i torrenti hanno bisogno del loro sedimento. Pulirli troppo danneggia l'alveo e fa correre rischi anche ai ponti, che in questo modo si trovano scoperti».
Ho sentito. Per Salvini la colpa sarebbe anche di ecologisti e alberi che non si tolgono dai fiumi». È vero? «È vero il contrario. Scontiamo ancora le operazioni di vasto dragaggio degli ultimi decenni. In realtà i fiumi e i torrenti hanno bisogno del loro sedimento. Pulirli troppo danneggia l'alveo e fa correre rischi anche ai ponti, che in questo modo si trovano scoperti».
L’esperto: «Dragare i fiumi non serve, anzi è dannoso»
Il docente Lub Comiti: «In Alto Adige hanno retto perché sono gestiti bene» «Il Talvera è molto ben regimentato. Ottime le briglie aperte alla Sill»
www.altoadige.it
Se non ci fosse la civiltà ovvio. Che problemi potrebbe creare un'esondazione al pianeta?
Ma siccome viviamo su questa terra, è fondamentale tenere puliti i fiumi per non danneggiare gli esseri viventi o creare meno danni possibili. Il fiume è anche vita oltre distruzione, se lo si rispetta.
Meno ostacoli, e meno detriti che arrivano a valle, che creano dighe naturali o s'incastrano sui ponti favorendo le esondazioni (se non abbattendo i ponti stessi com'è avvenuto nella mia zona).
La ghiaia si accumula con il materiale che il fiume porta a valle. Non è questione di scavare, ma mantenere il livello del letto ad alla stessa quota, nel tempo.
- Stato