ciò non vuol dire che sia un bene. In certe città è vietato riscaldarsi a legna e pellet proprio per le polveri sottili.
Che "si è sempre fatto così" non è un motivo per continuare a farlo. Anche a venezia buttavano gli escrementi in strada, poi si sono accorti che saltava fuori la peste nera da cotanta sporcizia.
L’argomento è molto piu complesso di quanto lo si voglia a volte esemplificare e dipende da tanti fattori.
Iniziamo a dire che i gas sono peggio per il buco dell’ozono mentre le biomasse sono peggio per le polveri sottili
Riguardo alle biomasse non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ad esempio sicuramente in una città sono assolutamente dannose, come in una pianura dove le polveri ristagnano in aria, ma gli effetti sono assolutamente mitigati nelle montagne, e colline e zone ventilate.
Poi tanto dipende sia dalla tecnologia che manutenzione che tipo di biomassa, le ultime stufe a pellet hanno ridotto di tanto le polveri sottili, cosi come con l’utilizzo di pelle quakitativo e sempre con una buona manutenzione.
Non per niente le stesse stufe a pellet rientrano nell’incentivo GSE o conto termico dove per ammodernamento delle stufe lo stato ti rende in CC fino al 65 % della spesa.
Stessa cosa per la legna, chiaro se hai un camino a legna in città è un conto, in campagna è completamente differente, teniamo conto poi delle vadte aree rurali difficilmente raggiungibili (a volte impossibili) dalle condutture di metano.
Senza contare che la produzione di pellet ad oggi è a impatto ambientale quasi nullo ed assolutamente rinnovabile.
Quindi, ci sono da fare molti distinguo, come su tutte le cose...