fino a questo momento, per motivi personali, non sono intervenuta nella discussione, ma visto che sono stata chiamata in causa e, inoltre, sono stata presente in alcuni episodi di cui si è parlato, sento il bisogno di dire alcune cose.
viaggio in mtb per il carso da tempi immemorabili, probabilmente in anni nei quali alcuni di quelli che scrivono qui andavano alle elementari o, che pur avendone l'età, preferivano fare altro e vado in montagna da sempre, questo per dire che, nonostante non abbia esperienze di tipo agonistico, forse le ripetute frequentazioni su sentieri di ogni genere , hanno contribuito a elaborare un giudizio a riguardo.
Sono un 'insegnante e non c'è giorno nel quale non ripeta ai bambini la necessità di regole condivise per una civile convivenza ma anche di ribadire l'importanza della tolleranza sperando così di investire per il futuro.
Ammesso e non concesso che le rivendicazioni del proprietario del terreno siano legittime e su questo punto solo le autorità competenti potrebbero dare un parere e forse nemmeno quelle, la mia domanda la cui risposta rimarrà inevitabilmente inevasa, in quanto ne presuppone una unica che ricondurrebbe alle mie posizioni, è la seguente: quale disturbo può costituire il passaggio di, 20, 30, ciclisti al giorno nei giorni feriali e per alcuni mesi l'anno, su una strada che passa, sì su proprietà privata, ma adiacente ad una casa perfettamente recintata.
Ora, e concludo, con un giudizio assolutamente personale e forse poco condivisibile,affermando che una difesa così strenua della cosiddetta proprietà privata, risulti quantomeno inquietante.
E ora me ne vado sul Trstlji, passerò per Issari e porterò la bici a spalla (che non mi sembra proprio nulla di male per gli agonisti che si disputeranno la G.F.)
Buona giornata e buona pedalata a tutti.