Io il 4 febbraio sarò in regione..
Purtroppo la proposta di legge è molto piu' grave di quanto qui non si sia recepito... Allego perciò la mia lettera raccomandata al consiglio regionale che è il sunto dei punti che tratterò in regione il 4.
Salvarano, 11/01/2013
Lettere aperta A: Vasco Errani, Palma Costi, Gabriele Ferrari, Marco Monari, Monica Donini, Gabriella Meo, Franco Grillini, Giuseppe Paruolo, Marco Barbieri.
OGGETTO: Proposta di Modifica PROGETTO DI LEGGE DEI CONSIGLIERI PALMA COSTI, GABRIELE FERRARI, MARCO MONARI, MONICA DONINI, GABRIELLA MEO, FRANCO GRILLINI, GIUSEPPE PARUOLO, MARCO BARBIERI:
RETE ESCURSIONISTICA DELLEMILIA ROMAGNA E VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA ESCURSIONISTICHE
Gentili Presidente e Consiglieri,
in relazione al progetto di legge in oggetto vorrei come privato cittadino ed ideatore di FREERIDE PROJECT che opera privatamente sul territorio da 6 anni per la valorizzazione e tutela paesaggistica, porre alcune mie considerazione alla vostra attenzione ed oppormi ad alcune prese di posizione davvero ridicole:
-L Art.3 prevede che la REER sia composta da strade carrarecce, mulattiere, tratturi, sentieri e piste mi chiedo come, eccezion fatta per i sentieri, sia possibile che questi interventi antropici di chiara derivazione motorizzata divengano esclusivo patrimonio del mondo dellescursionismo. Ovvero se sono stati creati tramite lausilio di motori e vengono chiaramente tenuti efficienti da motori mi sembra abbastanza ipocrita pensare di chiudere completamente il traffico ai motori senza prevedere in tutta la proposta di legge uno spazio per questi tanto dannati strumenti umani.
-Al comma 3 dell Art.6 si propone di recepire integralmente la base dati sentieri, ed ancora una volta si tende a trascurare il fatto che purtroppo ogni strada, sentiero, pista, o percorso sul quale il C.A.I. abbia spennellato i propri colori viene automaticamente inteso come sentiero quindi un giorno sarà sentiero facente parte della REER, quindi andrà da se che non si potrà più percorrerle né in moto né in macchina e temo con gravi limitazioni anche per bici e cavalli. Parlando esclusivamente di ciò che conosco vi presento la situazione nel comune di Quattro Castella e primo Appennino Emiliano: 10 anni fa il C.A.I. ha provveduto brillantemente a segnare ogni strada sentiero carraia tratturo o pista dellintero comprensorio pre-appenninico e poi ha lasciato tutto in uno stato di totale abbandono. Spesso inoltre si è appropriato di materiale non proprio andando a segnare sentieri aperti e tenuti puliti da motociclisti o ciclisti. Spesso addirittura ha ben pensato di segnare vecchie strade forestali utilizzate per il taglio legna poi divenute luoghi di svago dei fuoristradisti. Bisogna fermare questo fenomeno di appropriazione indebita del lavoro di altri e di SINGOLARIZZAZIONE DI USO DEL TERRITORIO dove lescursionista è lunico privilegiato.
-Ai comma 2a , 2d, 2f, dellArt.10 si insiste sulla necessità ed importanza di sviluppare favorire e sostenere la pratica sportiva e la vita allaria aperta oltre alla fruizione turistica del territorio. Ritengo offensivo che una simile proposta di legge non abbia raggiunto prima i privati e le associazioni, ritengo sciocco inteso come superficiale che non ci sia stato un avvicinamento da parte dei promotori di questa proposta di legge alle REALTA REALMENTE OPERATIVE sui territori nellottica di una più proficua collaborazione. Mi chiedo se sia giusto questo movimento unilaterale della politica anche regionale.
-Al comma 1c dellArt 11 mi si sta dicendo fra le righe che se sui percorsi da me creati e manutenuti esclusivamente per il mondo delle mtb, da me segnalati con appositi pannelli, un giorno comparisse il graffito del C.A.I. io cadrei automaticamente nella REER e quindi passerei dalla parte del torto con obbligo di rimozione del mio lavoro? Mi dispiace io non ci sto!
-Al comma 1d dellArt11 si esacerba iperbolicamente la pericolosità di sport che nella nostra ragione NON SONO INCENTIVATI nonostante il paesaggio permetterebbe la creazione di un vero e proprio mercato? Si punta SEMPRE E SOLO lattenzione di un ipotetico lettore sul rischio che bikers scatenati e ciechi si lancino a tutta velocità contro malaugurati amanti della natura usciti per la ristoratrice passeggiatina domenicale? Esigo a questo punto che mi siano presentati gli episodi di cronaca nei quali DOWNHILLERS hanno investito e lesionato escursionisti nel territorio Regionale. Inoltre voglio anche sapere con che coraggio si possa per contro incentivare così spasmodicamente solo lescursionismo con tutti i feriti e morti che questo produce, penso a passeggiatori finiti in disgrazia nei crepacci, penso ad alpinisti più o meno esperti morti o dispersi per colpa del cattivo tempo. Perché si parla dei rischi derivanti dal mondo della mountainbike e tralasciamo i continui soccorsi mensili nel nostro appennino anche per semplici malesseri che colpiscono esclusivamente proprio la categoria più a rischio, cioè GLI ESCURSIONISTI DELLA DOMENICA?? Io trovo questi attacchi ingiusti, ignoranti e davvero arroganti perché non danno nella mente di chi legge la possibilità al mondo della mtb di difendersi. In questo modo si ottiene esclusivamente il controproducente effetto di circondare queste pratiche con un alone di pericolosità e negativismo. SINCERAMENTE NON CE LA FACCIO PIU A SOPPORTARE QUESTA IGNORANZA DA PARTE DI CHI PER PRIMO DOVREBBE INCENTIVARE QUESTI SPORTS. Alla luce di questa obiezione volutamente provocatoria il comma 2 dellArt.10 mi suona davvero canzonatorio! A proposito di chi crea pericolo per chi nelluso del territorio in relazione al godimento del proprio svago naturalistico od attività sportiva; ci tengo a rendervi noto che proprio nel territorio della nostra bella regione purtroppo troppo spesso escursionisti posizionano vere e proprie trappole sul territorio per impedire luso degli stessi spazi ad altri sportivi. Sto parlando di episodi molto gravi come bastoni o tronchi nelle discese impegnative, rami tagliati ad altezza volto, cavi o fili tirati in mezzo al sentiero proprio ad altezza casco
Spesso le voci che correlano questi bei gesti dei tanto incensati escursionisti sono :Perché loro non hanno testa, sono pericolosi, rischiano di investirci, di far male a qualcuno, anziani o bambini. Ebbene personalmente di pedoni investiti da ciclisti, motociclisti o fuoristradisti io non ne ho mai sentiti sui nostri sentieri, invece sono tristi fatti di cronaca motociclisti decapitati o infortunati causa cavi sospesi ad altezza uomo e ciclisti caduti causa tronchi o rami posizionati lungo i percorsi. Ricordo con commozione il triste caso di quellingegnere morto nel Modenese
-Comma 1e Art.11 mi voglio augurare che qualora questa proposta di legge passasse, CON LE DOVUTE MODIFICHE ED ATTENZIONI alle questioni fino ad ora sollevate, ci sarà una VERA attenzione verso chi, come me, valorizza il territorio e molto lavora e bene lavora per il benessere ecologico e per la fioritura del turismo. Preciso sin da ora che assolutamente non vorrò sottostare ad eventuali persecuzioni o ostruzionismi nei confronti della mia opera che è il frutto di svariati anni di lavoro non solo fisico! Non esisterà mai che i frutti del mio lavoro possano esser gestiti o manomessi da altri. Perciò stando a quanto si dice al comma 2 e 3 dellArt.10 mi aspetto massima collaborazione da parte dei soggetti che hanno presentato la proposta di legge, anche qualora queste non venisse approvata. Poi che questi articoli dovrebbero essere rappresentativi di un AUTENTICO interesse IDEOLOGICO e FILOSOFICO e non meramente POLITICO per il benessere NATURALISTICO TURISTICO E PAESAGGISTICO della nostra Regione.
-Con lArt.12 al comma 2 scadiamo definitivamente nella totale follia. Sinceramente oltre a sentirmi personalmente offeso mi sono anche interrogato su quanto volesse essere seria questa proposta.. Giuro che per un istante ho seriamente pensato che le cifre fossero volutamente alte per poter esser ritrattate successivamente in sede di discussione. Perché chiaramente reputo abbastanza disumano che un ragazzo che faccia downhill anche con tutte le accortezze del caso giù dal Cusna incappando in una guardia che magari ha avuto una giornata no possa rischiare 1/3 del massimo dellammenda amministrativa ovvero 333,33 euro di multa solo per la colpa di essere in bicicletta in una bella giornata nel Parco Nazionale dellappennino Tosco Emiliano. Spropositate poi e davvero anacronistiche le sanzioni teorizzate per il transito di mezzi a motore. Ma come pensate con la penuria di denaro che caratterizza questi anni che uno sportivo che nonostante decida di regalare soldi allo stato spendendo in benzina SUPERTASSATA possa permettersi anche di pagare tali sanzioni? Davvero voi non vi rendete conto che state, con questa proposta, attaccando le persone sbagliate. Volete stroncare un fenomeno sportivo e sociale che è il mondo dellOFFROAD tanto infamato senza preoccuparvi troppo dei danni che ne potrebbero derivare:
1)Buona parte dei sentieri delle carraie delle vecchie strade forestali e delle mulattiere sono mantenute in stato di efficienza proprio dal mondo del fuoristrada a 2 o 4
ruote, e mentre cera chi dormiva allegramente e solo ora ipotizza fra le tante cose anche la necessaria manutenzione dellampia rete sentieristica da decenni gli appassionati provvedono personalmente alla manutenzione degli spazi da loro utilizzati. Tutta questa gente in futuro rischia addirittura di essere sanzionata?
2)E ingiusto pensare di vietare totalmente luso ed il passaggio di questi mezzi senza prevedere mai né in nessun luogo spazi per chi oltre agli escursionisti ha il diritto di godere dei propri interessi. Più che una persecuzione io da consiglieri regionali mi aspetterei collaborazione. Basta parlare di divieti, basta parlare di multe iniziamo a parlare di pari possibilità e di opportunità di sviluppo anche per altri sport oltre allescursionismo a piedi che rimane comunque da tutelare e promuovere. Lo sviluppo sportivo e territoriale deve essere però plurimo e deve tutelare gli interessi di tutti. Sono stanco di questa ipocrisia arrivistica che partorisce frutti già vecchi. ESIGO LUNGIMIRANZA ESIGO RISPETTO ESIGO LUSO DELLINTELLETTO! ESIGO SOPRATTUTTO CHE CASA MIA, I MIEI TERRITORI, LE MIE COLLINE, LE MIE MONTAGNE INIZINO AD ESSERE CELEBRATE PER QUELLO CHE REALMENTE SONO E SFRUTTATE PER LE POSSIBILITA CHE OFFRONO. Basta per favore con le ristrettezze mentali di chi vuole fare solo una certa politica e si dimostra in realtà incapace di osservare conoscere e tutelare il proprio territorio ed i propri cittadini.
3)Con che coraggio si parla al comma 2 dellArt. 10 di fruizione turistica e ricreativa in un ottica dello sviluppo del turismo se ai comuni collinari e montani togliamo limportantissima fetta del mondo OFFROAD dal quale vengono tutti quei conoscitori del territorio appenninico che fanno la ricchezza e la sopravvivenza di trattorie, ristorantini, bettole e bar. Con che cuore il proprietario di una di queste attività potrà avvicinarsi alle autorità regionali dopo che da esse sarà giunto il provvedimento che non tutela i suoi interessi ma li limita? Credo davvero che al di là della retorica sia interesse di tutti ridimensionare questa proposta di legge ed inserire e prevedere allinterno della stessa gli spazi per trattare il futuro di quei mondi che sarebbero fortemente colpiti da una legge come questa.
4)Mi chiedo altresì come i numerosissimi negozianti di veicoli fuoristrada, commercianti di parti di ricambio abbigliamento e gadget, officine specializzate e preparatori potranno continuare a ritagliarsi il proprio spazio in un mercato già difficile soprattutto in questo paese ed in questo periodo se vengono a mancare gli spazi per lattuazione di questi sport
A fronte di sanzioni così pesanti e disumane come potranno anche i più temerari appassionati e resistenti al cambiamento sperare di continuare a vivere la propria passione serenamente? Penso che queste tematiche forse trascendano il senso di questa proposta di legge ma ne siano DIRETTISSIMAMENTE INFLUENZATE.
Voglio chiudere con una breve dissertazione personale di puro carattere speculativo ma indubbio valore filosofico su quelli che forse erroneamente vengono definiti sport estremi:
Lo sport indipendentemente dalla sua natura ha sempre avuto una grande importanza nellarea mediterranea dellEuropa, poi storicamente si è diffuso nel resto del mondo. Lo sport è contemporaneamente esercizio di corpo e mente contribuisce quindi direttamente al benessere psicofiscio dellindividuo mantenendo in buono stato di efficienza tanto il sistema corpo umano quando la mente intesa non solo come S.N.C. ma come psiche. Oggigiorno forse più che in passato lattività fisica ha raggiunto una importanza fondamentale ed anche a livello accademico non si è ancora riusciti a stabilire se il beneficio maggiore sia a livello corporeo o psichico. Le pratiche sportive non sono più solo un buon esercizio ed un vivere virtuoso ma una necessaria fonte di rielaborazione e spesa del tanto stress che si accumula inevitabilmente a livello lavorativo, personale e sociale. Lo sport si configura quindi anche come principale canale per sfogare lo stress lavoro correlato o di derivazione sociale che si accumula sotto forma di aggressività o tensione relazionale. Esistono poi sport che per loro essenza prevedono un forte connubio con la natura e non voglio credere che questo dipenda esclusivamente dal fatto che si possano svolgere solo outdoor; qui la lezione americana di campionati di cross e mountainbike indoor e forte. La motivazione credo che risieda nella personalità di chi sceglie questi sport, tutte persone un poco estreme, diverse che se ne fanno poco della vita in città e del lavoro dufficio forse intesi solo come mezzi per raggiungere un fine, persone che per stare bene necessitano di luoghi ampi, aperti, selvaggi, sconosciuti. Allora nellarrampicata sportiva, nel mondo della mtb estrema o del semplice escursionismo ciclistico, nel mondo dello skyrunning , della motocross del fuoristrada e del trekking cè molto di più che una semplice necessità di fare moto, cè la voglia di godere la natura, di sentirsi liberi e potenti, di ammirare le ineguagliabili bellezze di madre natura e magari di farlo con qualche buon amico. Si potrebbero dipingere quadri con amici su di un crinale, le moto spente contro il tramonto i caschi poggiati su di un sasso ed i sorrisi volti al cielo. Si potrebbero scrivere libri con interi con il numero di trialisti che raccolgono le cartine delle merendine degli escursionisti
Ma a me non interessa tutto questo, io preferisco farvi riflettere sul fatto che questi sport che per molti che non hanno la fortuna di poterli provare sembrano estremi in realtà sono solo la manifestazione dellumano bisogno e piacere di vivere il mondo, la natura, la compagnia e la fratellanza, lavventura e lesplorazione, la passione per il poter gustare ciò che di bello e sano cè a questo mondo
Credo che nella nostra Regione ci sia spazio a sufficienza per tutti, credo che nel 2013 ci siano le risorse e le tecnologie per creare benessere per tutti pur rispettando e tutelando lambiente e la natura. Credo che ci sia la voglia da parte di privati od associazioni volenterose di muoversi nel senso di un accordo comune e questa lettera ne è la prova.
Chiudo con unultima provocazione: Cè la voglia delle autorità di risolvere davvero i problemi (regolarizzare ad esempio gli sport a motore invece di abolirli in sordina, incentivare davvero il mondo della mtb invece di auspicarne lo sviluppo in un capoverso e segnarne già i confini nel seguente)e le questioni tutelando gli interessi ed i diritti di ciascuno o cè solo il desiderio di mostrare che si è a favore di una apparente tutela ambientale che con divieti e sanzioni chiude la trattazione invece di intavolare soluzioni efficaci? Ed ancora abbiamo più interesse a collaborare con i giovani ed a promuovere quelle attività sane che hanno tanto presa su di noi come gli sport estremi o vogliamo arrivare a vietare tutto ovunque, chiudere ogni strada ogni bosco piazzare controlli ovunque, imporre normative solo apparentemente sensate e lasciare morire lavventura per lasciare come unica via di fuga relax e divertimento DROGHE E DISCOTECHE? Perché purtroppo credo che questa drammatica eventualità non sia più così distante se il meglio delle proposte regionali e lattenzione alla diversificazione degli interessi è tutta quella mostrata in questa proposta di legge
FREERIDE PROJECT di LIGABUE DAVID
Resto ovviamente disponibile ed al servizio delle autorità regionali e provinciali competenti per intraprendere un lavoro comune volto a migliorare realmente le condizioni sportivo-turistiche del nostro bellissimo appennino ed incentivare lo sport e la vita allaria aperta nel nostro magnifico territorio regionale. Sono disposto a mettere a disposizione le mie capacità abilità e conoscenze al fine di far di questa proposta di legge un lavoro esemplare e più mirato ad una veduta maggiormente ampia dello sport in collina e montagna. Spero che la mia esperienza per quanto ristretta a soli 14 anni di amore per la montagna e la natura, iniziati tra le altre cose proprio con lescursionismo grazie alla vita Scout, possa essere utile a far risplendere il nostro paesaggio e brillare le tante opportunità che avremmo da sfruttare. Che la forza non sia misurata con letà ma con la passione.
p.s. Chiedo perdono sin da ora ma non potrò essere proprio presentissimo qui perché buona parte del mio tempo viene ora assorbito privatamente da 3 progetti paralleli tutti in mondo offroad,uno comunale,uno provinciale ed uno regionale.
Cercherò di risponder a tutti e consigliarvi sul da farsi.
www.facebook.com/freerideproject
[email protected]
Io mi chiamo David Ligabue e sono l'ideatore di Freeride Project