Quella che segue la lettera che ho mandato, per ora, come privato cittadino.
Chi vuole la prenda, la modifichi per personalizzarla e la invii
Ho messo inoltre le mani avanti circa il regolamento attuativo, fonte di ogni pasticcio anche dopo leggi buone come questa.
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Parma, 9 gennaio 2013
Gentili Signori,
Come appassionato di escursionismo e mtb nonchè come accompagnatore di cicloescursionismo del Club Alpino Italiano ho accolto con favore il progetto di legge regionale a vostra firma titolato “Rete escursionistica dell'Emilia-Romagna e valorizzazione delle attività escursionistiche" (09/11/12).
Sottopongo qui alla vostra attenzione, come esperto e non solo come semplice appassionato del settore, l’articolo n.11-Divieti, punto 1.d. che recita testualmente “praticare sport incompatibili col transito pedonale per motivi di sicurezza, quali il "downhill".
L’articolo è una contraddizione in termini poichè il downhill è una disciplina agonistica del mountainbiking che si svolge esclusivamente in percorsi appositamente predisposti, riservati, delimitati nonchè presidiati, situati di solito all’interno di comprensori sciistici. E’ pertanto impossibile che venga praticato questo sport sui sentieri della RER in presenza di pedoni.
Immaginando che lo spirito del comma voglia invece vietare l’uso dei sentieri per scendere in mtb ad alte velocità o per esibizioni di destrezza informali tra gruppi di ciclisti sarebbe più opportuno riformulare in tal senso questo comma per evitare successive interpretazioni soggettive o dubbi interpretativi, estendendone anche il significato.
Suggeriamo una formulazione sulla fattispecie della seguente:
“tenere comportamenti e velocità tali da non consentire l’arresto del mezzo (mtb, cavallo o altro) in condizioni di sicurezza sia per il conducente che per gli altri fruitori, in particolare i pedoni”.
Tale formulazione rispecchia tra l'altro una delle norme di sicurezza del "codice di autoregolamentazione del cicloescursionista" adottato dal CAI e insegnato ai corsi di cicloescursionismo al fine di formare cittadini consapevoli e preparati nel frequentare l'ambiente su percorsi condivisi con altri utenti.
Sottopongo inoltre in via preventiva alla vostra attenzione anche il successivo comma 2 dello stesso articolo “Sono fatti salvi ulteriori prescrizioni e divieti, posti dal Regolamento attuativo di cui all’art.13 od insistenti sui singoli percorsi.” per segnalarvi che la regione Piemonte ha da poco emesso un ottimo regolamento attuativo in relazione alla loro legge regionale sulla rete escursionistica (“Regolamento di attuazione della legge regionale 18 febbraio 2010, n. 12 (Recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte)”, che per comodità allego alla presente.
Tale regolamento attuativo, frutto di collaborazione anche con la commissione interregionale di cicloescursionismo Liguria-Piemonte e Valle d’Aosta del CAI, supera le controverse e inapplicabili leggi di Trentino e Veneto (e recentemente Marche) che hanno introdotto limiti alla frequentazione delle mtb sui sentieri in base a meri criteri numerici di:
-larghezza del sentiero e
-pendenza media del sentiero.
Come noto dal dibattito pluriennale tra gli addetti ai lavori questi criteri si sono dimostrati di difficile interpretazione rendendo le leggi inapplicabili, oltre che arbitrari e sproporzionati rispetto all’obiettivo della legge stessa.
Il regolamento attuativo piemontese, pur dando una linea guida circa l’ammissibilità delle mtb sui percorsi, non insiste su valori numerici bensì sulla valutazione caso per caso da parte dell’ente gestore, sulla condivisione delle decisioni con le associazioni coinvolte e sulla chiara indicazione dell’eventuale divieto tramite appositi cartelli (art. 17).
Viene cioè applicata la best practice riconosciuta in campo accademico per evitare i conflitti tra vari utenti delle reti escursionistiche.
Auspico pertanto, augurandomi che la legge venga presto approvata, che in sede di stesura del regolamento attuativo si faccia tesoro di questa preziosa e recente esperienza che va a sanare i numerosi problemi esistenti attualmente in regioni quali il Veneto o la provincia autonoma di Trento.
Colgo l’occasione per porvi i miei auguri di un proficuo 2013
Distinti saluti