Riporto la mia esperienza con gli Anaconda(prima serie), che monto da un anno circa, dopo essere rimasto in panne per una spaccata e non essere riuscito a stallonare il copertone (un maledetto
Schwalbe col fianco debolissimo ma i talloni con cerchietto metallico). I primi Anaconda ho provato a montarli su
ruote 27.5" con cerchio WTB i25 e corpertone Schwalbe Nobby Nic da 2.25 ma dopo averne spaccati due, sempre causa archetto metallico, sono passato alle prove con Hutchinson Gila 2.25" e Continental Trail King 2 da 2,2". In entrambi i casi la minore rigidezza del tallone ha permesso il montaggio, ma la cosa che ho potuto constatare è stata che la gomma prima doveva assestarsi, quindi ho dovuto girare con una camera d'aria o solo
lattice per qualche uscita per far si che la gomma poi fossa abbastanza "lavorata" per inserire l'Anaconda. Milgiore esperienza invece ho avuto pochi giorni fa passando a ruote 29" con cerchi WTB i29 e con gomme Maxiss
Minion DHR/DHF da 2,3". Ho scelto di provare direttamente la misura M anche perchè la S era veramente scarsa nei 2,3" e non avrebbe dato il sostegno necessario alla bici in caso di necessità. Con la tecnica acquisita (dopo i numerosi tentativi degli inizi) in pochi minuti avevo già calzato le mousse, nonostante riempissero completamente il copertone, aiutandomi con il sapone e pizzicando i talloni già inseriti in modo da portarli verso il centro del canale, non verso il bordo. In tal modo il tallone si accomoda nella parte interna del cerchio e cede quei decimi di millimetro che servono poi all'ultima decina di cm di gomma di entrare in sagoma (la parte più complicata, ma mi aiuto con le leve Schwalbe blu, eccezionali). In definitiva la tecnica aiuta, ma sicuramente l'accoppiata gomma - cerchio è la chiave di tutto. Ci sono copertoni che pure da soli stentano ad entrare in alcuni cerchi, figuriamoci con la mousse dentro.
Non girerò più senza, ne ho appurato l'efficacia durante forature in discesa, permettendo alla gomma di non afflosciarsi del tutto, durante un'ascesa sull'Etna, portando la pressione a 1 bar e pedalando senza problemi. Non serve nemmeno portare una camera di ricambio, in caso di taglio profondo. Quanto all'effetto sul rotolamento, è un prezzo da pagare, ma alla fine si trova la quadra tra sicurezza e comodità.