Viaggi e trails Portage estremo con scivolata da brividi

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kitkat

Biker cesareus
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Ossola
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Poi i commenti generici sul cicloalpinismo sono veramente ridicoli, il bello di questo sport e' che ha molte sfaccettature e ognuno puo interpretarle come meglio crede...io mi spallo la bici per poi godermi panorami unici e discese che normalmente sarebbero irraggiungibili
Cosa dovrei dire di uno che fa XC e che gira per 2 ore come un criceto sullo stesso percorso? quella e' MTB? per me no ma son cavoli suoi! se gli piace buon per lui!

Meglio di così non si poteva dire. Ma video o articoli di questo genere raggrupperanno sempre folte schiere di sapienti pronti a puntare il dito, come delle api col miele. Passano gli anni e la situazione è sempre la stessa
 

ANDREAMASE

Biker meravigliosus
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vicenza
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una da strada, una no e una via di mezzo...
Io in montagna vado da quando ho 3 anni, non sono di certo un fenomeno ma conosco me stesso quello che posso o non posso fare e di conseguenza faccio le mie valutazioni
Ecco, tu credi di conoscerti, in fondo vivi con te da sempre, ma sono invece i fenomeni da tastiera che ti conoscono bene e sanno tutto di te, devi dar retta a loro, loro si che sanno!!! (Senza magari aver mai messo piede in quei posti)
;-)

Da parte mia nessun giudizio, non ho l'autorevolezza per esprimerlo, ammiro le foto spettacolari e di queste godo!
 
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Pietro.68

...estiqaatsi...
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nel medio Brenta
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due...
In montagna vigono delle "regole" di sicurezza generali... poi seguirle o meno sta da persona a persona. Vaglielo dire a Honnold o a Ueli Steck col record di scalata sulla parete nord dell'Eiger di rispettarle
Io in montagna vado da quando ho 3 anni, non sono di certo un fenomeno ma conosco me stesso quello che posso o non posso fare e di conseguenza faccio le mie valutazioni
In questo specifico caso difronte avevamo un nevaio relativamente facile con assenza di ghiaccio, quando osservo un passaggio valuto anche la peggiore delle ipotesi(la caduta) e non presentava nessun tipo di rischio, il mio amico probabilmente lo ha affrontato con troppa distrazione e si e' fatto un bel scivolone e nulla di piu', io l'ho passato senza problemi con bici alla mano
Stessa cosa nei tratti di sentiero esposti, a volte scendo e porto la bici a mano perche' lo ritengo troppo pericoloso per le mie capacita' a volte li faccio valutando bene la situazione
Penso di aver rischiato la vita di piu' volte facendo un Flow trail in Paganalle a 50km/h che in alcune situazioni "estreme" in montagna
Se ci fosse stata la presenza di ghiaccio avrei provato ad aggirarlo oppure sarei tranquillmante tornato indietro (in assenza di ramponi)
Poi i commenti generici sul cicloalpinismo sono veramente ridicoli, il bello di questo sport e' che ha molte sfaccettature e ognuno puo interpretarle come meglio crede...io mi spallo la bici per poi godermi panorami unici e discese che normalmente sarebbero irraggiungibili
Cosa dovrei dire di uno che fa XC e che gira per 2 ore come un criceto sullo stesso percorso? quella e' MTB? per me no ma son cavoli suoi! se gli piace buon per lui!
AMEN!!!!
 
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sembola

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-la situazione di marzo non è neanche lontanamente paragonabile a quella di oggi, se per te è uguale o anche solo simile, interrompiamo qui il discorso (e sarebbe meglio).
Il fatto non è assolutamente pertinente. Chi avesse fatto attività sportiva in solitudine non rappresentava alcun pericolo per sè e per gli altri, a meno che ci vogliamo raccontare la storiellina del pronto soccorso (deserti in tutta Italia).


... prima impariano (come italiani) a rispettare le leggi, poi magari arriveremo alle buone prassi.
E qui arriviamo al discorso del tornaconto. Gli assembramenti sono vietati anche oggi, ma per il tornaconto di chi vuole andare al mare e di chi vuole vendere aranciate e panini va tutto bene. Questo è il punto del contendere, detto da chi non è uscito di casa se non per fare la spesa.


Sarò un caprone ma io ogni tanto, non sempre, dico obbedisco (e cosi scansiamo ogni dubbio, elettore di sinistra).
L' essere elettore di sinistra non è e non è mai stato sinonimo di apertura mentale nè di adesione a principi di libertà, pluralismo e democrazia, se non in una visione manichea quanto falsa della società italiana. Lo dico in generale, sia chiaro.
 
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sembola

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Ad ogni modo, critiche e polemiche sul tema della sicurezza in relazione a video, foto e manifestazioni ne leggiamo da anni, non mi pare una grandissima novità. Se non piace di leggere pareri contrari o comunque difformi dai propr,i forse è meglio frequentare media che ti fanno vedere solo i contenuti con i quali sei già d'accordo. Un po' triste, ma chi sono io per giudicare? ;-)
 
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Ospite
@sembola "Il fatto non è assolutamente pertinente. Chi avesse fatto attività sportiva in solitudine non rappresentava alcun pericolo per sè e per gli altri, a meno che ci vogliamo raccontare la storiellina del pronto soccorso (deserti in tutta Italia). "

Sempre storielline quello deciso dagli altri e che noi non riteniamo giusto?
Hai ragione tu dai, dopotutto sei moderatore.
Arrivederci
 
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BAROLO71

Biker tremendus
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Quindi non si capisce come mai in tutte le spedizioni alpinistiche nessuno abbia mai pensato di portarsi una bici in spalla come ulteriore elemento di sicurezza :ueh:
Questa le batte tutte, inutile proseguire dopo affermazioni del genere
Vedo che ti giri le affermazioni come ti pare a te quindi chiudo li ...di perdere tempo dietro alla tastiera a star dietro a inutili polemiche non ne ho voglia
 

sembola

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@sembola "Il fatto non è assolutamente pertinente. Chi avesse fatto attività sportiva in solitudine non rappresentava alcun pericolo per sè e per gli altri, a meno che ci vogliamo raccontare la storiellina del pronto soccorso (deserti in tutta Italia). "

Sempre storielline quello deciso dagli altri e che noi non riteniamo giusto?
Hai ragione tu dai, dopotutto sei moderatore.
Arrivederci
Non pretendo certo di avere ragione, mi chiedo semplicemente per quale motivo correndo per 5 km o pedalando per 40 km in solitudine avrei corso il rischio di contagiarmi o di contagiare qualcuno. Con tutta la buona volontà e l'accurata consultazione delle fonti scientifiche io non riesco a spiegarmelo, per cui deve esserci altro. Per evitare di rischiare di finire in pronto soccorsi intasati? Qua in Toscana durante il lockdown almeno tre miei amici ci son finiti per incidenti non correlati ad attività ludiche, uno a Careggi da dove è uscito in un'ora e mezzo ingessato, quando normalmente per un polso rotto ci passi una giornata se sei fortunato.

Dopo di che, ripeto, io non sono uscito di casa. Ma certe domande continuo a farmele e di fronte alle scene cui assisto trovo il discorso del "tornaconto" poco giustificabile.

Ad ogni modo mi ripeto per me una disposizione legislativa emergenziale applicata a sessanta milioni di persone per una pandemia non mi paragonabile ad una prassi più o meno codificata per i pochi che vanno in montagna.
 
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Maiella

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In montagna vigono delle "regole" di sicurezza generali... poi seguirle o meno sta da persona a persona. Vaglielo dire a Honnold o a Ueli Steck col record di scalata sulla parete nord dell'Eiger di rispettarle
Io in montagna vado da quando ho 3 anni, non sono di certo un fenomeno ma conosco me stesso quello che posso o non posso fare e di conseguenza faccio le mie valutazioni
In questo specifico caso difronte avevamo un nevaio relativamente facile con assenza di ghiaccio, quando osservo un passaggio valuto anche la peggiore delle ipotesi(la caduta) e non presentava nessun tipo di rischio, il mio amico probabilmente lo ha affrontato con troppa distrazione e si e' fatto un bel scivolone e nulla di piu', io l'ho passato senza problemi con bici alla mano
Stessa cosa nei tratti di sentiero esposti, a volte scendo e porto la bici a mano perche' lo ritengo troppo pericoloso per le mie capacita' a volte li faccio valutando bene la situazione
Penso di aver rischiato la vita di piu' volte facendo un Flow trail in Paganalle a 50km/h che in alcune situazioni "estreme" in montagna
Se ci fosse stata la presenza di ghiaccio avrei provato ad aggirarlo oppure sarei tranquillmante tornato indietro (in assenza di ramponi)
Poi i commenti generici sul cicloalpinismo sono veramente ridicoli, il bello di questo sport e' che ha molte sfaccettature e ognuno puo interpretarle come meglio crede...io mi spallo la bici per poi godermi panorami unici e discese che normalmente sarebbero irraggiungibili
Cosa dovrei dire di uno che fa XC e che gira per 2 ore come un criceto sullo stesso percorso? quella e' MTB? per me no ma son cavoli suoi! se gli piace buon per lui!

Bene hai fatto a precisare, ma non preoccuparti perché ciò che hai scritto si percepisce bene anche dal video. Per quanto mi riguarda, ma forse é cosí per molti, non mi sono fatto un'impressione negativa né tua né del tuo amico. Insomma non mi siete sembrati degli sprovveduti e non credo che lo siate.
 
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sembola

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Ma come si è finiti a parlare di covid? I precedenti flame, per quanto flame, almeno erano in topic...
Non sono io ad aver tirato fuori il COVID.
E lo ribadisco, non ha senso paragonare la normativa emergenziale per giustificare o non giustificare la questione della sicurezza in montagna.
 

Tommy Rodgers

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Ho visto il video, lo avrei fatto anche io, sarei caduto anche io.
Non mi è mai balenato di portare ramponi per una uscita in MTB (e penso tuttora che sia folle infilarseli nello zaino).
Buona l'idea di ricavarsi una "nicchia" battendo la neve con le scarpe in situazioni del genere, non sempre ci si pensa.
Pezzi di ferrata con MTB in spalla e non assicurato ne ho fatti anche io.
Se il soccorso alpino non ha voglia di venirmi a recuperare perché non vogliono rischiare, forse è il caso che vadano a fare altri lavori: quando SCEGLI un lavoro (nessuno è obbligato a lavorare come soccorritore alpino, è un lavoro che si sceglie, poche persone hanno questa possibilità) accetti vantaggi e svantaggi che ne derivano.
Ho comunque visto, nella mia esperienza, maggiori pericoli e infortuni gravissimi in gente che scendeva dalle piste da sci in mtb.
 
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mirc0

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Se il soccorso alpino non ha voglia di venirmi a recuperare perché non vogliono rischiare, forse è il caso che vadano a fare altri lavori: quando SCEGLI un lavoro (nessuno è obbligato a lavorare come soccorritore alpino, è un lavoro che si sceglie, poche persone hanno questa possibilità) accetti vantaggi e svantaggi che ne derivano.
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guarda che in buona parte sono volontari... per il resto ok, se fai quell'attività non puoi discriminare tra imprudenti o sfortunati. Soccorri e basta.
 
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sembola

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Se il soccorso alpino non ha voglia di venirmi a recuperare perché non vogliono rischiare, forse è il caso che vadano a fare altri lavori: quando SCEGLI un lavoro (nessuno è obbligato a lavorare come soccorritore alpino, è un lavoro che si sceglie, poche persone hanno questa possibilità) accetti vantaggi e svantaggi che ne derivano.

Ci sono molti volontari tra gli operatori del Soccorso Alpino.

Ma detto questo, se da una parte rifiuto la logica della sicurezza ad ogni costo, che in montagna è impossibile nei fatti, ho difficoltà anche ad accettare che delle persone debbano rischiare la vita anche per via di imprudenze e sottovalutazioni altrui. Rendiamoci conto che il soccorso (alpino ma anche ordinario) non è una risorsa infinita.
 

Tommy Rodgers

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guarda che in buona parte sono volontari... per il resto ok, se fai quell'attività non puoi discriminare tra imprudenti o sfortunati. Soccorri e basta.
Ci sono molti volontari tra gli operatori del Soccorso Alpino.

Appunto, se sei volontario nessuno ti ha obbligato a farlo, scegli consapevolmente.
Altrimenti non soccorriamo più chi non indossa il casco in moto, per fare un esempio. O chi non si vaccina, visto che il covid salta fuori sempre.
La sicurezza in montagna (come in città, eh) non esiste, e non vedo perché chi si rompe una caviglia in un marciapiede accidentato debba avere maggiori diritti rispetto a chi mette male un piede in montagna.
 
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mirc0

Biker cesareus
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Io in montagna vado da quando ho 3 anni, non sono di certo un fenomeno ma conosco me stesso quello che posso o non posso fare e di conseguenza faccio le mie valutazioni
In questo specifico caso difronte avevamo un nevaio relativamente facile con assenza di ghiaccio, quando osservo un passaggio valuto anche la peggiore delle ipotesi(la caduta) e non presentava nessun tipo di rischio, il mio amico probabilmente lo ha affrontato con troppa distrazione e si e' fatto un bel scivolone e nulla di piu', io l'ho passato senza problemi con bici alla mano
Stessa cosa nei tratti di sentiero esposti, a volte scendo e porto la bici a mano perche' lo ritengo troppo pericoloso per le mie capacita' a volte li faccio valutando bene la situazione
Penso di aver rischiato la vita di piu' volte facendo un Flow trail in Paganalle a 50km/h che in alcune situazioni "estreme" in montagna
Se ci fosse stata la presenza di ghiaccio avrei provato ad aggirarlo oppure sarei tranquillmante tornato indietro (in assenza di ramponi)
Poi i commenti generici sul cicloalpinismo sono veramente ridicoli, il bello di questo sport e' che ha molte sfaccettature e ognuno puo interpretarle come meglio crede...io mi spallo la bici per poi godermi panorami unici e discese che normalmente sarebbero irraggiungibili
Cosa dovrei dire di uno che fa XC e che gira per 2 ore come un criceto sullo stesso percorso? quella e' MTB? per me no ma son cavoli suoi! se gli piace buon per lui!
Quale è il confine tra imprudenza e rischio calcolato in base alle proprie capacità non è completamente definibile nemmeno da se stessi.
Questo perché la consapevolezza delle proprie capacità in relazione alle difficoltà deve comunque fare i conti con l'imprevisto o un momento di distrazione.
Non ho sicuramente la tua esperienza in montagna ma qualcosa ci ho fatto anche io. Se c'è un pericolo oggettivo e inequivocabile e sono in attività ludico-ricreativa non vedo perché non ridurre il rischio se ne ho la possibilità (mi riferisco all'assicurarsi in ferrata... non all'attraversamento del nevaio del video). Qualche minuto in più sul tempo dell'escursione per mettersi/togliersi attrezzatura non credo che sia tanto paragonato a ridurre il rischio di farsi male o restarci secco.
Ma è la mia opinione e in assenza di normative vincolanti (ma ci sono casi di ferrate regolamentate?) uno fa quello che crede più ragionevole.

Il paragone con Honnold o Steck mi pare un po' "tirato"... peraltro a uno dei 2 nessuno di noi può più dire nulla.

Per il resto sottoscrivo a pieno e complimenti per i giri e le foto.
 
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Omar69

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Io uso dei chiodi best grip da avvitare nella suola e mi tengono anche sulle pietre. I ramponcini mi ingombrano troppo nello zainetto. Comunque bravo Iron Mike
 

cbet

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Verona (dintorni)
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Orbea Oiz 2020
Rispondo giusto perche' mi hai citato, visto che ormai, con altri interventi, siamo giunti alla saga del perecottaro (non mi riferisco a te).

Io i ramponi nello zaino quando facevo gli avvicinamenti alle pareti li mettevo solo se c'era un ghiacciao di mezzo e quindi, potenzialmente, del ghiaccio vivo.
Per andare a fare un giro in MTB non li metto. Punto. Se ad un certo punto diventa troppo pericoloso (e quel traverso non era tale) semplicemente giro i tacchi e torno indietro. Mai successo fino ad ora.
Quando giro in MTB, senza bisogno di salire in quota e trovare neve, durante le discese affronto rischi ben maggiori rispetto a quel traverso.

Quindi per me, il protagonista di quel filmato, ha fatto l'unico, grandissimo errore, di abbassare la soglia dell'attenzione in un punto oggettivamente facile. Come spesso capita. Anche alle persone piu' preparate.

Dico questo con buona pace di chi ha imparato tutto sull'alpinismo leggendo libri scritti da libri.
concordo. penso che il punto sia proprio questo: quanto rischiamo in discesa, a 30-40 all'ora, a volte più, in mezzo a sassi, tronchi, drop più o meno alti, muretti ?
L'estate scorsa sono caduto in un tratto in discesa che ho fatto e rifatto almeno 20 volte, e ancora non capisco come possa essere successo... ne ho avuto per un mesetto ma mi è andata di lusso..!
 

Tommy Rodgers

Biker serius
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Quale è il confine tra imprudenza e rischio calcolato in base alle proprie capacità non è completamente definibile nemmeno da se stessi.
Questo perché la consapevolezza delle proprie capacità in relazione alle difficoltà deve comunque fare i conti con l'imprevisto o un momento di distrazione.
Non ho sicuramente la tua esperienza in montagna ma qualcosa ci ho fatto anche io. Se c'è un pericolo oggettivo e inequivocabile e sono in attività ludico-ricreativa non vedo perché non ridurre il rischio se ne ho la possibilità (mi riferisco all'assicurarsi in ferrata... non all'attraversamento del nevaio del video). Qualche minuto in più sul tempo dell'escursione per mettersi/togliersi attrezzatura non credo che sia tanto paragonato a ridurre il rischio di farsi male o restarci secco.

Pensa che per me è più imprudente chi si abbuffa passando anni seduto sul divano o chi fuma sigarette, nonostante siano attività legali e socialmente accettate. Non credo si possa proprio parlare di rischio calcolato in quei casi (adesso mi aspetto il tipico commento "eh ma tu hai tempo per allenarti, sei fortunato", magari fatto da chi alle 19 è in bar con spritz e patatine mentre io sono ad allenarmi nella mia palestra).
Non facciamola più grande di quello che è: è stata una svista, una distrazione. E hai voglia a prevenire una distrazione, puoi fare qualsiasi cosa, ma accadrà.
Quanto all'assicurarsi in ferrata con una mtb in spalla la vedo difficile, personalmente rischierei di più a sganciare e riagganciare il moschettone con la mano libera (una mano è impegnata a reggere la bici) che non a usarla per tenermi saldamente.
Ma magari qualcuno ha esperienze diverse e ha trovato un sistema più ingegnoso.
 

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