Olte a ciò credo che il segnalare queste esperienze possano essere utili all'organizzazione per migliorare la sicurezza del tracciato
Non credo sia stato un problema di sicurezza, era tutto nella norma, la mountain bike è mountain bike, in quel punto non ho rilevato alcunchè di anomalo, ero io che l'ho affrontato impreparato, non c'erano situazioni di degrado dovute ad incuria, era un tratto più tecnico ed insidioso, direi l'unico forse, ma ci stà altrimenti sarebbe una pista da
formula 1, il problema è che io forse complice un pò di stanchezza per la precedente salita, complice la non conoscenza del tracciato, complice un errore di impostazione della bici, mi sono trovato troppo sparato in quel tratto, ma più che la velocità è stato il primo scalino (salto) che ho affrontato male ricadendo con la ruota davanti rischiando il cappottamento e così la testa mi è volata a quel che stava accadendo senza concentrarmi su quello che arrivava dopo ovvero un altro paio di scale pronunciate e molte radici con sassi smossi, oltre a qualche canaletta scavata dal temporale. Così ho fatto quei 30 metri circa che sembravo Carla Fracci. L'unica cosa che posso suggerirVi è qualche persona in più in quei tratti insidiosi in discesa, in quanto ad un eventuale incidente, possono immediatamente intervenire o far intervenire chi di dovere, accorciando i tempi di intervendo che in alcuni casi sono fondamentali. A volte le persone in salita non servono, a meno che ad uno non prenda un infarto, i rischi in salita sono praticamente nulli, quindi meglio una persona in meno in salita, e una in più nei tratti coperti e tecnici delle discese. Per esempio verso la fine, avevo finito di percorrere un tratto di salita a piedi, ero risalito in bici, stavo per scollinare, dai miei calcoli la salita doveva terminare poco più avanti, a pochi metri dallo scollinamento vedo un ragazzo 20/25 anni sicuramente dell'organizzazione seduto al quale chiedo "Mò la salita è finita spero", e lui mi dice, no no quasi finita, c'è ancora uno strappo dopo questa discesa poi a tutta fino al paese. Al di là della depressione che mi ha messo perchè la benzina era ormai finita e anche uno strappetto mi appariva come lo Stelvio
, quel ragazzo in quel punto a meno che non stava li per evitare che qualcuno che conosce il percorso potesse tagliare, non serviva, ma sarebbe stato molto più utile nella discesa finale dentro i toboga dove è più facile cadere. Idem un gruppetto di 4 ragazzi che si trovavano all'inizio dell'ultima salita, stavano sulla sinistra del sentiero sopra al sentiero, li servivano solo eventualmente per non far tagliare qualche malintenzionato qualora ce ne fosse la possibilità. In sostanza le discese specialmente se ce ne sono di belle, veloci o tecniche, vanno presidiate più delle salite, dove normalmente il rischio infortuni è legato solo a colpi di sole, o problemi cardiaci, o eventuali congestioni (cose più rare rispetto a cadute in discesa). Per il resto nulla da eccepire sul percorso, tutto ottimo, ben segnalato tranne un punto dove, o ero io che ero stanco e non ho capito bene, o la segnaletica lasciava spazio a dubbi. Parlo del finale, ad un certo punto usciti dai toboga, si affrontava non ricordo se una strada bianca o asfaltata e poi c'era un bivio, con dei segnali appesi su un albero o un palo non ricordo, dove indicava a sinistra sentiero facile a destra sentiero duro. Mi sono fermato un attimo cercando di capire quale era quello della gara, se fossero entrambi della gara in quanto si sarebbero ricongiunti più avanti, poi ho tirato ad indovinare optando per quello facile di sinistra, mi sono detto almeno se sbaglio è un sentiero facile. Ecco li si doveva mettere una freccia chiara che indicasse il percorso. Ripeto ero stanchissimo e magari c'era e non l'ho notata, oppure era indifferente dove passare in quanto erano due sentieri che 50 metri più avanti si ricongiungevano, ma considerando che tra chi gareggia ci sono anche quelli che guardano il tempo, il percorso dovrebbe essere unico senza opzioni. Sicuramente era unico, e la freccia è sfguggita a me. Per il resto ritengo che due percorsi di quella lunghezza, non sono facili da gestire, e voi l'avete fatto ottimamente, mettendo in piedi anche numerosi ristori ben posizionati e ben forniti, e non è facile azzeccare il punto giusto che coniughi l'esigenza dell'agonista con quella del biker poco allenato.