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Pietraia bagnata

tarcy

Biker assatanatus
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mazzano (BS)
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io non sò che razza di pietre abbiate nelle vostre zone, sui percorsi pietrosi che frequento io come piove è come viaggiare sul ghiaccio. questo significa che il capottone è quasi impossibile in quanto la ruota anteriore come tocca la pietra prende sotto decisa e ti ritrovi a picchiare di faccia. non penso sia questione di primo o secondo piede, la cosa avviene talmente in fretta che non sganci ne l'uno ne l'altro, l'unica salvezza è la mentoniera.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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ovviamente i consigli che davo non erano per persone già capaci di affrontare i ripidi viscidi e rocciosi, altrimenti con gli SPD viaggiano benissimo. Il mio consiglio era per chi vuole imparare a guidare in quelle condizioni di pericolo. Se un giro prevede dei passaggi tecnici su rocce dopo una settimana di pioggia, io consiglierei di partire direttamente con i flat, perdendo un po' di vantaggi nelle altre condizioni, ma avendo più margine d'errore nel tratto difficile che si vuole sfidare.

Sul viscido secondo me l'unico modo di imparare è cadere o rischiare di cadere infinite volte, in modo da riuscire a calibrare bene i pesi e la tecnica in modo empirico... perché la teoria fa poi poco in quei casi.. e come al solito bisogna provare-provare-provare-provare-provare-provare-provare-provare-provare-provare-provare.
Meno ri rischia di farsi male, anche un biker meno esperto, può cimentarsi con quei passaggi ostici in cui bisogna avere la libertà di cadere senza farsi male.

Sulla mia pelle ho osservato che dove avrei potuto avere gli spd magari ho rischiato di cadere, ma non son caduto, cavandomela in qualche modo... quando invece sono caduto con i flat, devo constatare che, se avessi avuto gli spd, mi sarei fatto nettamente più male.

PS: le scarpe da skate sul viscido sono da suicidio! io raido sempre con gli scarponcini bassi della Salomon da trekking. Ottimo grip sui pedali (anche infangati) e quando si mette il piede a terra.
Perché se scivola la ruota... e scivola il piede... addio...
anche per questo gli spd non mi garbano... di solito le scarpette per gli sganci hanno la parte "più importante" rigida e plasicosa.. generalmente poco gripposa. nel migliore dei casi hanno tacchette sulla punta, ma nello scivolare non si sa mai che parte del piede si appoggia! Inoltre, soprattutto cadendo sulla roccia, si prendono dell gran botte, e se il piede non è comodamente alloggiato in uno scarponcino protettivo, la suola non smorza e la calzatura non contiene, rischiando di danneggiare legamenti e ossa.
IMHO... prima di sapere come si fa in sella un pezzo viscido su roccia, è importante prevenire eventuali danni.
 

Bomber70

Biker grossissimus
Bella questa discussione!
Sto prendendo nota diligentemente...
In effetti son volato perchè lento, devo aver perso aderenza davanti...Endurik forse ha visto..
mentre volavo gli spd si son sganciati, quindi a) lo sgancio è tarato bene e b) son riuscito a sganciarli in volo.
Magari un filo di esperienza in più e sarei riuscito a dare la zampata.
Grazie a Danybiker per il post sulla testa, è molto utile e lo raccomanderei a tutti.
In effetti quando vado sulle pietre ho paura di farmi male...in bocca ho un vuoto tra i denti che mi ricorda cosa significhi cadere sulle pietre.
Ho paura ma vado lo stesso se valuto di poterlo fare, sennò...spingo!
Adesso ci vado con le perotezioni, oh, forse sarò buffo, ma mi si libera parte della ram dalla paura e posso pensare meglio alla tecnica.
 

Ed il polso

Biker infernalis
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2) la testa: è quello che ci fa dire "questo è alla mia portata" oppure questo è troppo per me". Molto spesso si cade perchè non si è nella condizione mentale per affrontare il passaggio (es ci si butta ma non si è sicuri di riuscire a concluderlo). Se uno è sicuro e ha valutato che il passaggio è fattibile al 95% riesce a chiuderlo senza problemi (restano poi gli imprevisti che non sono altro che errori di valutazione). Questo non è un invito a buttarsi ovunque senza neanche pensare. Chi fa così sbaglia e prende dei rischi inutili. Bisogna essere pienamente coscienti dei propri limiti mentali, e cercare di lavorare per aumentarli (sicuramente è la parte più difficile).
Secondo me il discorso "qui non scendo perchè non ho la bici adatta" non ha senso. Ovviamente con un'altra bici si scenderebbe meglio, ma non è assolutamente vero che la bici non ce la farebbe a passare. Questo è un tipico caso di limiti imposti dalla mente (la paura, che è un aspetto fondamentale dell'uomo in quanto essere vivente, pone un blocco psicologico. Tuttavia il nostro inconscio, per non mettere in dubbio la propria autostima, trova una giustificazione al fatto che non abbiamo affrontato quel determinato pericolo).

Affascinante, centrato in pieno il problema ...adesso però come minimo ci dovresti dare la soluzione: come facciamo a superare i limiti della mente? Anche poco x volta mi va bene, non voglio tutto subito!!!
o-oo-oo-oo-oo-o
 

biker_simone

Biker grossissimus
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Se fai pressione sulle ruote a seconda di quello che ti trovi sotto, se non ti scomponi e non freni non scivoli. Come ho detto per non frenare o frenare il meno possibile, bisogna entrare nelle sezioni tecniche scivolose non troppo forte; calibrare la velocità in base a quello che ci aspetta.

@Happy: ci sono ottime scarpe con spd che sono discrete anche per camminare e hanno un ottimo grip a terra. Sono le vere scarpe da flat ad essere pessime con i piedi a terra.
Ps: io le cadute peggiori della mia vita le ho fatte tutte con i flat.
 

muldox

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Cube Stereo 29
....le scarpe da skate sul viscido sono da suicidio! io raido sempre con gli scarponcini bassi della Salomon da trekking. Ottimo grip sui pedali (anche infangati) e quando si mette il piede a terra.....

Su questo sono d'accordo. Secondo me le scarpe da skate in montagna non vanno bene, anche perchè poco adatte nel caso in cui ci sia da camminare.

@Bomber: per quanto gli SPD possano essere tarati correttamente, vi sono delle situazioni in cui il piede rimane agganciato mentre con i flat ovviamente non accadrebbe.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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verissimo!
@Happy: ci sono ottime scarpe con spd che sono discrete anche per camminare e hanno un ottimo grip a terra.
non so quanti le posseggono... il mio era un discorso generale...
certo per chi è abituato con gli spd consiglio di prendere delle scarpette come dici tu, piuttosto che degli scarponcini per i flat, anche se la questione di protezione del piede è indubbiamente maggiore nello scarponcino da trekking. E io ho il 48 di piede... non sai che fatica a trovare le scarpe... gli scarponcini si trovano... le scarpette spd un po' meno...
Sono le vere scarpe da flat ad essere pessime con i piedi a terra.
già
Ps: io le cadute peggiori della mia vita le ho fatte tutte con i flat.
ma con gli sganci ti saresti fatto più male o non saresti caduto?
tutte le paturnie sono condizionate inevitabilmente dall'esperienza personale... io ho perso il conto dei frontflip che ho evitato scavalcando il manubrio (sollevando i piedi verticalmente).
io trovo che rischio di perdere il contatto con i pedali solo quando sono stanco o ancora freddo, per cui non riesco ad essere morbido nei movimenti, accompagnando la bici... ma in ogni caso quando son freddo o stanco, non guido bene e basta, non è solo questione di spd.
ma non voglio andare OT...
io credo che per imparare a non cadere sulle pietraie viscide è necessario poter cadere in piedi, senza slogarsi una caviglia e senza sdraiarsi (per suola scivolosa) picchiando gomiti e anche...
 

biker_simone

Biker grossissimus
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ma con gli sganci ti saresti fatto più male o non saresti caduto?

Ti giuro che non saprei dirlo. In ogni caso so sganciarmi molto velocemente, perchè sin da ragazzino uso gli spd. Non per questo non mi piacciono i flat, anzi...
Io credo che la gravità delle cadute e dei loro effetti non sia influenzata dal tipo di pedali, a patto di saperli usare.
 

Danybiker88

Redazione
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Una soluzione universale non c'è, posso solo dirti come io cerco di autocondizionarmi. Poichè quest'anno ho fatto alcune cadute fortunatamente senza serie conseguente, ma dopo mi sentivo completamente bloccato (sarà che sono facilmente impressionabile), ho elaborato una sorta di tecnica in modo da affrontare con tranquillità i passaggi più ostici.

La cosa fondamentale è cercare di alzare la soglia che il nostro cervello considera il limite. Per fare questo ho trovato molto utile:
1) guardare i vari video (tipo NWD) oppure guardare le foto e i video dei Vertriders. Vedendo le loro evoluzioni, ti rendi conto che il passaggio che ti preoccupa è nulla al confronto di quello che fanno loro e che quindi in qualche modo è possibile farlo.
2) andare a vedere gente davvero brava dal vivo, sempre per lo stesso motivo qui sopra
3) quando vedi un passaggio, anche se non sei in bici o sei in salita pensa: questo è fattibile. All'inizio vedrai una scalinata e dirai "questa non la farei mai". Allora fermati, prova a cercare una linea, prova a pensare che riesci a scenderla.
4) se non te la senti di fare un passaggio, non cercare delle scuse (tipo non ho la bici adatta, ste gomme fanno pena). Quelli vanno bene per giustificarsi con gli amici . Sforzati a pensare "uno più bravo di me l'avrebbe fatto. Non è che non ne sono capace è solo che non me la sento.".

Questo è l'atteggiamento mentale che cerco di tenere. Questa tecnica con me ha funzionato e tuttora funziona, ma ci sono una miriade di modi per aumentare il limite che è nella nostra testa. Il problema è che bisogna riuscire a capirlo. Quando hai capito che il ciò che ti blocca è il tuo cervello, non la tua capacità tecnica (ovviamente quella deve esserci), sei a cavallo. Questo secondo me è il segreto per aumentare il "manico" e per scendere in piena tranquillità ovunque.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
a proposito di rocce bagnate e di pensieri lunari...

che ne dite di questo drop? se ricapito lì con la bici, ci penso...
PS: non sono io il pirletta in cima alla cascata, ma un mio amico alto 1,70
 

heymax

Biker dantescus
30/4/03
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Vicenza
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Riassumendo, il fondamento è:
-traiettoria il più lineare possibile
-piedi liberi
-una certa velocità, si frena dove non ci sono pietre
-q.lo

ok.

io però dico che piedi liberi o aggangiati non cambia nulla, devono rimanere al loro posto sui pedali.

fondamentale, come ti hanno già fatto notare, è la scelta della traiettoria, frena dove hai maggior grip e lascia correre nei pezzi più scivolosi.

altra cosa importante è il bilanciamento del corpo. rimanere indietro a prescindere è errato. se dici che la bici ti scappava davanti significa che non era caricato correttamente l'avantreno. ergo cerca di stare più centrale e fai lavorare la forcella, anzi, la lefty......

se sabato torni fuori con endurik oltre al platoon digli di farti fare il sentiero che scende sulla destra prima di arrivare all'agriturismo vescovane. se vuoi far pratica con pietre bagnate è uno dei posti migliori. oppure scendete per la variante posteriore della tecla. è umida anche in piena estate, abbastanza tecnica ma veramente divertente........

ciao buon divertimento
 

Bomber70

Biker grossissimus
Ciao, max, piacere di leggerti...
Son caduto proprio sul sentiero vicino alle vescovane...
Non mi pareva però di essere troppo indietro, è che avevo preso velocità e ho avuto paura e ho frnato e son caduto che ero quais fermo...
 

heymax

Biker dantescus
30/4/03
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Ecco, da oggi ho montato:
davanti: Maxxis high roller
dietro: schwalbe nobby nic
Joe ha consigliato

troppo vago.....

devi specificare mescola e sezione (oltre al fatto se la maxxis è single o dual ply....scommetto che hai preso la single!)

comunque ottima gomma la high roller, io uso il 2.5 al posteriore e si aggrappa ovunque con la sua mescola 42 shore.....

la nobby la vedo usare da molti ma personalmente non l'ho mai provata.

sicuramente ora sei messo meglio in quanto a gomme per sterrati!
buon consiglio.
 

Bomber70

Biker grossissimus
Dove trovo questi valori?
 

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