Il punto é stato centrato da Lorenzo:
Su questo non si può discutere.
A chi invece parla di soldi che circolano nel ciclismo su strada, e che terrebbero lontano dalla MTB i vari Van Der Poel, Pidcock, ecc., faccio presente che la differenza tra strada e XC risiede in ben altro, ossia nel prestigio delle gare su strada. La vittoria anche solo di una classica monumento, di una corsa importante come le Strade Bianche o la Gand-Wevelgem, oppure una tappa al Tour, valgono un'intera carriera. A sostegno di ciò basta sapere che MVDP, Pidcock, ma ci metto un altro campione della strada come Wout Van Aert, sono molto più assidui frequentatori del ciclocross (che non mi sembra una disciplina ricchissima).
In ambito XC non troviamo nessun paragone fattibile con la storia di certe gare su strada, e non sarà di certo il parterre degli atleti a raddrizzare la situazione. Quindi l'UCI ne prendesse atto con decisioni di ben altro spessore. E invece, negli unici due eventi più in vista (olimpiadi e mondiali), l'UCI crea situazioni fuori da ogni logica. A proposito: i simboli di campione, la maglia iradata e quella olimpica, per un bel po' non rischiano di sporcarsi.