Opinione Perché il mondo del ciclismo è così conservativo?

edosossi

Biker tremendus
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Marina di Carrara
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Olympia Pro Tech
Secondo me non è una questione di età ma di pensiero come in tutte le cose d'altronde.
Le innovazioni prendono piede se danno valore aggiunto ma bisogna considerare che inizialmente sono "acerbe" per cui bisogna dare il tempo di renderle più efficaci, motivo per cui spesso arrivano dal mondo racing in cui ci sono professionisti che analizzano e studiano dati oggettivi: che sia mtb, bdc o auto/moto.
L'utente comune, in questo caso noi biker, è libero di scegliere se accettare l'innovazione, aspettare qualche evoluzione, continuare come se nulla fosse o dire "per me non da valore aggiunto".

Io mi sono "fermato" 5 anni fa tra lavoro e problemi al ginocchio e quando ho ripreso a pedalare 2 anni fa mi sono ritrovato spiazzato: pareva fosse passata un'eternità dalla mia front da XC 26" con tripla e ciclocomputer Sigma. Sono passato ad una front XC 29" con monocorona e ciclocomputer Garmin: dopo un 1° momento di diffidenza con il monocorona ora non tornerei più indietro perchè non si ha il problema degli incroci o catena che cade durante i passaggi da una corona all'altra. Idem con il Garmin, puoi crearti tracce su Komoot per nuovi sentieri o per nuovi itinerari senza doverti ricordare 100 indicazioni a memoria eppure prima andavo anche senza...magari mi perdevo ma la strada di casa l'ho sempre ritrovata.

In Marathon/XC si vedono sempre meno front ed ancora meno senza telescopico però io arrivo davanti a molte full con telescopico. La domanda è: mi serve davvero la full ed il telescopico? Il limite sono io o la bici?
Con l'allenamento e correggendo la guida ho migliorato tantissimo il tecnico e più volte ho pensato "questo passaggio non riesco a chiuderlo, magari serve il telescopico". Poi ci riprovi 4/5 volte ed il passaggio lo chiudi, acquisisci fiducia e capisci che è un blocco mentale e trovi un nuovo passaggio su cui allenarti,.
Idem le discese scassate con pietre: arrivavo con le braccia distrutte in fondo o le dita intorpidite. Cambiando lo stile di guida ed ammortizzando sulle braccia senza irrigidirmi come uno stoccafisso ora scendo più forte e senza dolore alle braccia.
Essendo magro ho sempre usato il setup 160 ant e post ma ora mi sono chiesto: "montassi un 180 all'anteriore forse ci guadagnerei stancandomi meno e stressando meno i freni? Montando una mescola semimetallica al posteriore anzichè metallica preserverei maggiormente i dischi avendo la stessa potenza frenante?". Montato il disco da 180 all'anteriore l'altro giorno, pastiglie semimetalliche al posteriore e domani testerò la nuova configurazione.

Non credo di essere conservativo ma semplicemente preferisco lavorare su me stesso a costo di complicarmi la vita e fare gli step quando li reputo necessari...un po' come l'aggiunta dell'inserto alla ruota posteriore dopo aver spaccato 3 raggi e bozzato il cerchio: vale la pena aumentare il peso di 70 grammi? Direi proprio di sì :mrgreen:

PS: non voglio denigrare quelli con la full ed il telescopico perchè ognuno conosce se stesso e sa distinguere ciò che è meglio per se, soprattutto anche il livello di "masochismo" che nel mio caso è alto. Aggiungo giusto una foto per tenere alto l'onore delle "bici da argine" :smile:

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MagicTartaruga

Biker grossissimus
19/4/20
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Lynskey M240
Secondo me non è una questione di età ma di pensiero come in tutte le cose d'altronde.
Le innovazioni prendono piede se danno valore aggiunto ma bisogna considerare che inizialmente sono "acerbe" per cui bisogna dare il tempo di renderle più efficaci, motivo per cui spesso arrivano dal mondo racing in cui ci sono professionisti che analizzano e studiano dati oggettivi: che sia mtb, bdc o auto/moto.
L'utente comune, in questo caso noi biker, è libero di scegliere se accettare l'innovazione, aspettare qualche evoluzione, continuare come se nulla fosse o dire "per me non da valore aggiunto".

Io mi sono "fermato" 5 anni fa tra lavoro e problemi al ginocchio e quando ho ripreso a pedalare 2 anni fa mi sono ritrovato spiazzato: pareva fosse passata un'eternità dalla mia front da XC 26" con tripla e ciclocomputer Sigma. Sono passato ad una front XC 29" con monocorona e ciclocomputer Garmin: dopo un 1° momento di diffidenza con il monocorona ora non tornerei più indietro perchè non si ha il problema degli incroci o catena che cade durante i passaggi da una corona all'altra. Idem con il Garmin, puoi crearti tracce su Komoot per nuovi sentieri o per nuovi itinerari senza doverti ricordare 100 indicazioni a memoria eppure prima andavo anche senza...magari mi perdevo ma la strada di casa l'ho sempre ritrovata.

In Marathon/XC si vedono sempre meno front ed ancora meno senza telescopico però io arrivo davanti a molte full con telescopico. La domanda è: mi serve davvero la full ed il telescopico? Il limite sono io o la bici?
Con l'allenamento e correggendo la guida ho migliorato tantissimo il tecnico e più volte ho pensato "questo passaggio non riesco a chiuderlo, magari serve il telescopico". Poi ci riprovi 4/5 volte ed il passaggio lo chiudi, acquisisci fiducia e capisci che è un blocco mentale e trovi un nuovo passaggio su cui allenarti,.
Idem le discese scassate con pietre: arrivavo con le braccia distrutte in fondo o le dita intorpidite. Cambiando lo stile di guida ed ammortizzando sulle braccia senza irrigidirmi come uno stoccafisso ora scendo più forte e senza dolore alle braccia.
Essendo magro ho sempre usato il setup 160 ant e post ma ora mi sono chiesto: "montassi un 180 all'anteriore forse ci guadagnerei stancandomi meno e stressando meno i freni? Montando una mescola semimetallica al posteriore anzichè metallica preserverei maggiormente i dischi avendo la stessa potenza frenante?". Montato il disco da 180 all'anteriore l'altro giorno, pastiglie semimetalliche al posteriore e domani testerò la nuova configurazione.

Non credo di essere conservativo ma semplicemente preferisco lavorare su me stesso a costo di complicarmi la vita e fare gli step quando gli reputo necessari...un po' come l'aggiunta dell'inserto alla ruota posteriore dopo aver spaccato 3 raggi e bozzato il cerchio: vale la pena aumentare il peso di 70 grammi? Direi proprio di sì :mrgreen:

PS: non voglio denigrare quelli con la full ed il telescopico perchè ognuno conosce se stesso e sa distinguere ciò che è meglio per se, soprattutto anche il livello di "masochismo" che nel mio caso è alto. Aggiungo giusto una foto per tenere alto l'onore delle "bici da argine" :smile:

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Concordo col tuo pensiero, ma accorcia il tubo di sterzo, risulterebbe pericoloso se dovessi mai cappottare.
p.s. bella bike.
 
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edosossi

Biker tremendus
3/4/08
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Marina di Carrara
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Olympia Pro Tech
Concordo col tuo pensiero, ma accorcia il tubo di sterzo, risulterebbe pericoloso se dovessi mai cappottare.
p.s. bella bike.
Ogni volta che salgo in sella me lo ripeto ma poi finisce sempre con "lo faccio poi". Le volte che mi sono cappottato ho sempre spiccato il volo ma comunque a breve farò la revisione alla forca per cui, mentre l'avranno giù, farò fare anche questo lavoro
 
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picca

Biker grossissimus
24/6/14
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Frontino basco
A parte che è un esempio, e come tale va inteso, che serve a chiarire un concetto più ampio, cioè che se un'innovazione è fine a se stessa (tanto per....), non "sfonda".
Quindi, nel caso specifico, se fosse stata così utile, ne avrebbero vendute una marea. Non vedo come un brevetto possa limitare la diffusione di una qualsiasi invenzione veramente utile, se c'è la domanda.
Scusa ma...anche se siamo un filo OT...la Lefty è un modello di forca, come ce ne sono altre millemila di altre millemila marche.

Ogni marca ha i propri brevetti e produce i propri modelli secondo tali brevetti (come per tutti gli altri componenti).
Fox non fa Lefty, come Cdale non fa la Step Cast.

Non capisco cosa c'entri l'utilità. E' utile come tutte le altre forche da mtb.
 

caster79

Biker superis
21/3/08
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Trento
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Un mio amico stradista mi ha dato due spiegazioni, più razionali:
1. in caso di cadute di gruppo, il pericolo costituito dai bordi taglienti dei dischi;
2. il fatto che è più facile avere un disco regolato male che un v-brake regolato male, e lo sfregamento del disco regolato male sottrae watts.
A voi i commenti, per me il ciclismo su strada è terra incognita.
E aggiungo, se nel frattempo non è stato già detto da qualcuno, un rimontaggio più veloce nel cambio ruota in caso di foratura, in gare di professionisti sono dettagli da tener in conto
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Roma
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Giant Trance
Secondo me non è una questione di età ma di pensiero come in tutte le cose d'altronde.
Le innovazioni prendono piede se danno valore aggiunto ma bisogna considerare che inizialmente sono "acerbe" per cui bisogna dare il tempo di renderle più efficaci, motivo per cui spesso arrivano dal mondo racing in cui ci sono professionisti che analizzano e studiano dati oggettivi: che sia mtb, bdc o auto/moto.
L'utente comune, in questo caso noi biker, è libero di scegliere se accettare l'innovazione, aspettare qualche evoluzione, continuare come se nulla fosse o dire "per me non da valore aggiunto".

Io mi sono "fermato" 5 anni fa tra lavoro e problemi al ginocchio e quando ho ripreso a pedalare 2 anni fa mi sono ritrovato spiazzato: pareva fosse passata un'eternità dalla mia front da XC 26" con tripla e ciclocomputer Sigma. Sono passato ad una front XC 29" con monocorona e ciclocomputer Garmin: dopo un 1° momento di diffidenza con il monocorona ora non tornerei più indietro perchè non si ha il problema degli incroci o catena che cade durante i passaggi da una corona all'altra. Idem con il Garmin, puoi crearti tracce su Komoot per nuovi sentieri o per nuovi itinerari senza doverti ricordare 100 indicazioni a memoria eppure prima andavo anche senza...magari mi perdevo ma la strada di casa l'ho sempre ritrovata.

In Marathon/XC si vedono sempre meno front ed ancora meno senza telescopico però io arrivo davanti a molte full con telescopico. La domanda è: mi serve davvero la full ed il telescopico? Il limite sono io o la bici?
Con l'allenamento e correggendo la guida ho migliorato tantissimo il tecnico e più volte ho pensato "questo passaggio non riesco a chiuderlo, magari serve il telescopico". Poi ci riprovi 4/5 volte ed il passaggio lo chiudi, acquisisci fiducia e capisci che è un blocco mentale e trovi un nuovo passaggio su cui allenarti,.
Idem le discese scassate con pietre: arrivavo con le braccia distrutte in fondo o le dita intorpidite. Cambiando lo stile di guida ed ammortizzando sulle braccia senza irrigidirmi come uno stoccafisso ora scendo più forte e senza dolore alle braccia.
Essendo magro ho sempre usato il setup 160 ant e post ma ora mi sono chiesto: "montassi un 180 all'anteriore forse ci guadagnerei stancandomi meno e stressando meno i freni? Montando una mescola semimetallica al posteriore anzichè metallica preserverei maggiormente i dischi avendo la stessa potenza frenante?". Montato il disco da 180 all'anteriore l'altro giorno, pastiglie semimetalliche al posteriore e domani testerò la nuova configurazione.

Non credo di essere conservativo ma semplicemente preferisco lavorare su me stesso a costo di complicarmi la vita e fare gli step quando li reputo necessari...un po' come l'aggiunta dell'inserto alla ruota posteriore dopo aver spaccato 3 raggi e bozzato il cerchio: vale la pena aumentare il peso di 70 grammi? Direi proprio di sì :mrgreen:

PS: non voglio denigrare quelli con la full ed il telescopico perchè ognuno conosce se stesso e sa distinguere ciò che è meglio per se, soprattutto anche il livello di "masochismo" che nel mio caso è alto. Aggiungo giusto una foto per tenere alto l'onore delle "bici da argine" :smile:

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Se non senti il bisogno del telescopico, evidentemente non ti serve, ma per me è andata diversamente.
Nella mia vita di rider per motivi anagrafici per anni non ho avuto il telescopico, ma dalla mia seconda uscita in MTB (una frontina 26" con vbrake e forcella ad elastomeri) gli amici più esperti mi obbligarono a comprare un collarino del tubo sella a sgancio rapido. Mi fidavo di loro e lo feci senza capire e senza discutere. Ad ogni discesa impegnativa arrivava l'ordine di abbassare la sella, per me divenne il modo giusto di farlo, e lo penso tuttora. Se sulla discesa c'era un rilancio pedalato, le probabilità di restare piantati lì con la ruota posteriore che sgommava erano altissime. Il telescopico arrivò molti anni dopo, ma non l'ho mai visto come un'innovazione che andasse a coprire le mie carenze tecniche, semplicemente come la soluzione di un problema fastidioso, il modo "giusto" di fare una discesa era sempre lo stesso, con la sella bassa.
Non sono diventato un rider migliore grazie al telescopico, ma un rider più sicuro e soddisfatto. Questa per me è l'innovazione che funziona.
 
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albatros_la

Biker marathonensis
25/6/09
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guarda io ai giorni nostri vedo veramente tanti sulla 50ina che in bici vanno veramente veramente forte. lasciando perdere il discorso doping.. ai giorni nostri se ne hai voglia tra preparatore, nutrizionista, misuratore di potenza, integratori ecc.. si riescono a raggiungere delle prestazioni veramente alte.

io ho iniziato ad andare in bici più o meno nel 2008 e mi ricordo che allora i 50 enni che vedevo mediamente non andavano così forte.. era un ciclismo più "pane e salame".. ovviamente i campioni over 50 c'erano anche allora.. ma mediamente molti molti meno. adesso il livello s'è alzato moltissimo, un pò per tutte le fasce d'età.

prima era più "macina km e se hai la genetica andrai forte".. adesso invece c'è proprio una scienza dell'allenamento "se fai X ottieni Y".. se segui determinate tabelle, una certa alimentazione, un certo recupero.. a certi watt ci arrivi matematicamente
O forse coloro che hanno 50 anni ora sono i tra i primi ad aver cominciato a fare gare serie 30-35 anni fa, quando la MTB in Italia era agli albori o poco più. Un 50 enne ex agonista che ha continuato a pedalare bene fa mangiare la polvere a qualsiasi ciclista della domenica.
 
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AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
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12.022
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Secondo me non è una questione di età ma di pensiero come in tutte le cose d'altronde.
Le innovazioni prendono piede se danno valore aggiunto ma bisogna considerare che inizialmente sono "acerbe" per cui bisogna dare il tempo di renderle più efficaci, motivo per cui spesso arrivano dal mondo racing in cui ci sono professionisti che analizzano e studiano dati oggettivi: che sia mtb, bdc o auto/moto.
L'utente comune, in questo caso noi biker, è libero di scegliere se accettare l'innovazione, aspettare qualche evoluzione, continuare come se nulla fosse o dire "per me non da valore aggiunto".

Io mi sono "fermato" 5 anni fa tra lavoro e problemi al ginocchio e quando ho ripreso a pedalare 2 anni fa mi sono ritrovato spiazzato: pareva fosse passata un'eternità dalla mia front da XC 26" con tripla e ciclocomputer Sigma. Sono passato ad una front XC 29" con monocorona e ciclocomputer Garmin: dopo un 1° momento di diffidenza con il monocorona ora non tornerei più indietro perchè non si ha il problema degli incroci o catena che cade durante i passaggi da una corona all'altra. Idem con il Garmin, puoi crearti tracce su Komoot per nuovi sentieri o per nuovi itinerari senza doverti ricordare 100 indicazioni a memoria eppure prima andavo anche senza...magari mi perdevo ma la strada di casa l'ho sempre ritrovata.

In Marathon/XC si vedono sempre meno front ed ancora meno senza telescopico però io arrivo davanti a molte full con telescopico. La domanda è: mi serve davvero la full ed il telescopico? Il limite sono io o la bici?
Con l'allenamento e correggendo la guida ho migliorato tantissimo il tecnico e più volte ho pensato "questo passaggio non riesco a chiuderlo, magari serve il telescopico". Poi ci riprovi 4/5 volte ed il passaggio lo chiudi, acquisisci fiducia e capisci che è un blocco mentale e trovi un nuovo passaggio su cui allenarti,.
Idem le discese scassate con pietre: arrivavo con le braccia distrutte in fondo o le dita intorpidite. Cambiando lo stile di guida ed ammortizzando sulle braccia senza irrigidirmi come uno stoccafisso ora scendo più forte e senza dolore alle braccia.
Essendo magro ho sempre usato il setup 160 ant e post ma ora mi sono chiesto: "montassi un 180 all'anteriore forse ci guadagnerei stancandomi meno e stressando meno i freni? Montando una mescola semimetallica al posteriore anzichè metallica preserverei maggiormente i dischi avendo la stessa potenza frenante?". Montato il disco da 180 all'anteriore l'altro giorno, pastiglie semimetalliche al posteriore e domani testerò la nuova configurazione.

Non credo di essere conservativo ma semplicemente preferisco lavorare su me stesso a costo di complicarmi la vita e fare gli step quando li reputo necessari...un po' come l'aggiunta dell'inserto alla ruota posteriore dopo aver spaccato 3 raggi e bozzato il cerchio: vale la pena aumentare il peso di 70 grammi? Direi proprio di sì :mrgreen:

PS: non voglio denigrare quelli con la full ed il telescopico perchè ognuno conosce se stesso e sa distinguere ciò che è meglio per se, soprattutto anche il livello di "masochismo" che nel mio caso è alto. Aggiungo giusto una foto per tenere alto l'onore delle "bici da argine" :smile:

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Tanto vale togliere anche la forcella ammortizzata e togliere del tutto i freni ed usare le suole delle Sidi, Keep it Simple....
 

edosossi

Biker tremendus
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Se non senti il bisogno del telescopico, evidentemente non ti serve, ma per me è andata diversamente.
Nella mia vita di rider per motivi anagrafici per anni non ho avuto il telescopico, ma dalla mia seconda uscita in MTB (una frontina 26" con vbrake e forcella ad elastomeri) gli amici più esperti mi obbligarono a comprare un collarino del tubo sella a sgancio rapido. Mi fidavo di loro e lo feci senza capire e senza discutere. Ad ogni discesa impegnativa arrivava l'ordine di abbassare la sella, per me divenne il modo giusto di farlo, e lo penso tuttora. Se sulla discesa c'era un rilancio pedalato, le probabilità di restare piantati lì con la ruota posteriore che sgommava erano altissime. Il telescopico arrivò molti anni dopo, ma non l'ho mai visto come un'innovazione che andasse a coprire le mie carenze tecniche, semplicemente come la soluzione di un problema fastidioso, il modo "giusto" di fare una discesa era sempre lo stesso, con la sella bassa.
Non sono diventato un rider migliore grazie al telescopico, ma un rider più sicuro e soddisfatto. Questa per me è l'innovazione che funziona.
Infatti come dicevo nel mio intervento dipende dalla singola persona, ognuno sa se un'innovazione porta un beneficio o meno.
Io sono mai stato abituato ad abbassare la sella prima delle discese motivo per cui il telescopico non mi risolve questo fastidio non avendolo in principio.
Tanto vale togliere anche la forcella ammortizzata e togliere del tutto i freni ed usare le suole delle Sidi, Keep it Simple....
Non direi proprio. Non è che usare una front senza telescopico significa rimanere fermi all'età della pietra. Se qualcosa non ha abbastanza pro o non mi dà valore aggiunto, perché dovrei usarlo?
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
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Infatti come dicevo nel mio intervento dipende dalla singola persona, ognuno sa se un'innovazione porta un beneficio o meno.
Io sono mai stato abituato ad abbassare la sella prima delle discese motivo per cui il telescopico non mi risolve questo fastidio non avendolo in principio.

Non direi proprio. Non è che usare una front senza telescopico significa rimanere fermi all'età della pietra. Se qualcosa non ha abbastanza pro o non mi dà valore aggiunto, perché dovrei usarlo?
Ok, se non senti nemmeno l'esigenza di abbassare la sella alzo le mani, nulla da obiettare, ma non si può negare che il telescopico sia stato un vero game changer insieme ai freni a disco e poco altro, se non l'innovazione più significativa in assoluto.
 

rolly

Biker assatanatus
24/10/07
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Bologna/Capoliveri
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Specialized Epic cannondale moterra
Ho un amico che viene dal motocross e NON ha il telescopico.
Scende bene e velocissimo.
Spiegazione della mancanza??
"Io sono abituato a stringere la sella con le cosce"..... :freeride:
 

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