Libero di pensarla come vuoi.Calciatore che paga la nuova "PS6" esattamente il doppio pur di averla per Natale e regalarla al figliolo...
è un c......e???
io dico di no...
Io anche per l'esempio che hai fatto rimango della mia opinione.
Libero di pensarla come vuoi.Calciatore che paga la nuova "PS6" esattamente il doppio pur di averla per Natale e regalarla al figliolo...
è un c......e???
io dico di no...
ma sai , vero è che sei hai tanti dineri te ne freghi assai e vabbè, ma il punto è che questi signori alimentano inconsapevolmente o meno un fenomeno che poi a cascata danneggia solo chi magari non ha la possibilità economica per farlo e non può accedere quindi al bene voluto. tu dirai, beh puoi aspettare e comprare a prezzo giusto, si ma quel che fa girare le balle è che non puoi farlo non perchè non siano teoricamente disponibili ma magari perche c'è gente che fa accaparamento e bagarinaggio.Calciatore che paga la nuova "PS6" esattamente il doppio pur di averla per Natale e regalarla al figliolo...
è un c......e???
io dico di no...
Stiamo mischiando due cose, ovvero l’affermazione che chi compra a un prezzo liu alto del normale sia un c......e e quella che il bagarinaggio legale possa essere o non essere etico, sia da chi vende che da chi acquistama sai , vero è che sei hai tanti dineri te ne freghi assai e vabbè, ma il punto è che questi signori alimentano inconsapevolmente o meno un fenomeno che poi a cascata danneggia solo chi magari non ha la possibilità economica per farlo e non può accedere quindi al bene voluto. tu dirai, beh puoi aspettare e comprare a prezzo giusto, si ma quel che fa girare le balle è che non puoi farlo non perchè non siano teoricamente disponibili ma magari perche c'è gente che fa accaparamento e bagarinaggio.
Però se la metti così il discorso è bello che finito, o no?Come già detto ognuno è libero di spendere i suoi soldi come meglio crede...
Il concetto invece è esattamente lo stesso: è il rapporto tra domanda ed offerta che fa il prezzo. Vale per le scarpe della LIDL come per le nostre bici, se l'oggetto si vende al prezzo X vuol dire che il valore riconosciuto dal mercato è quello lì, per quanto possa sembrarci "sbagliato". Se invece il prezzo X è ritenuto eccessivo e l'oggetto non viene venduto il valore X non c'è. IA me sembrano due concetti ben separati e distinti.
ottima lezione di Marketing dott.Però se la metti così il discorso è bello che finito, o no?
Il concetto invece è esattamente lo stesso: è il rapporto tra domanda ed offerta che fa il prezzo. Vale per le scarpe della LIDL come per le nostre bici, se l'oggetto si vende al prezzo X vuol dire che il valore riconosciuto dal mercato è quello lì, per quanto possa sembrarci "sbagliato". Se invece il prezzo X è ritenuto eccessivo e l'oggetto non viene venduto il valore X non c'è. I
Il problema di fondo è che si tende a confondere il valore economico di un oggetto così com'è riconosciuto dal mercato con il valore che gli riconosciamo noi, per cui talvolta rimaniamo basiti di fronte a transazioni che ci paiono assurde. Ma il punto è che il valore non può essere lo stesso per tutti, perchè cambiano le condizioni al contorno, dalle "necessità" alle possibilità d'uso alle capacità di spesa.
Poi potremmo ragionare, e qua potrei in parte darti ragione, sulle "necessità", che è uno degli elementi (forse il più eclatante) su cui fa leva il marketing. Ma, ed è per questo che ho scritto "in parte", vale anche per le nostre biciclette, a meno di sostenere che la bici per andare per boschi è un bene essenziale o che sia altrettanto necessario cambiare il modello ogni n anni e non quando non va più...
Nè dottore nè professoreottima lezione di Marketing dott.
Ecco dove non concordiamo...Però se la metti così il discorso è bello che finito, o no?
Il concetto invece è esattamente lo stesso: è il rapporto tra domanda ed offerta che fa il prezzo. Vale per le scarpe della LIDL come per le nostre bici, se l'oggetto si vende al prezzo X vuol dire che il valore riconosciuto dal mercato è quello lì, per quanto possa sembrarci "sbagliato". Se invece il prezzo X è ritenuto eccessivo e l'oggetto non viene venduto il valore X non c'è. I
Il problema di fondo è che si tende a confondere il valore economico di un oggetto così com'è riconosciuto dal mercato con il valore che gli riconosciamo noi, per cui talvolta rimaniamo basiti di fronte a transazioni che ci paiono assurde. Ma il punto è che il valore non può essere lo stesso per tutti, perchè cambiano le condizioni al contorno, dalle "necessità" alle possibilità d'uso alle capacità di spesa.
Poi potremmo ragionare, e qua potrei in parte darti ragione, sulle "necessità", che è uno degli elementi (forse il più eclatante) su cui fa leva il marketing. Ma, ed è per questo che ho scritto "in parte", vale anche per le nostre biciclette, a meno di sostenere che la bici per andare per boschi è un bene essenziale o che sia altrettanto necessario cambiare il modello ogni n anni e non quando non va più...
Mi spiace ma quello che dici è assolutamente inesattoEcco dove non concordiamo...
Tu dici che il valore lo fa il mercato ma questo è palesemente inesatto se parliamo di oggetti nuovi venduti dal produttore.
Sull'usato il concetto invece è giustissimo ma sul nuovo direi proprio di no.
Perchè un produttore può legittimamente scegliere il prezzo che vuole per i suoi prodotti, poi se saranno troppo cari non li comprerà nessuno ma anche in questo modo non si può recriminare nulla al produttore, li fa lui, li vende lui e i prezzi li decide lui.
Li decide lui ma se il prezzo non è in linea con quello che il mercato è disposto a pagare la vendita non avviene. Con le conseguenze del caso su fatturato, profitto e sopravvivenza dell'azienda. Vedi sopra la spiegazione puntuale di @sidemanEcco dove non concordiamo...
Tu dici che il valore lo fa il mercato ma questo è palesemente inesatto se parliamo di oggetti nuovi venduti dal produttore.
Sull'usato il concetto invece è giustissimo ma sul nuovo direi proprio di no.
Perchè un produttore può legittimamente scegliere il prezzo che vuole per i suoi prodotti, poi se saranno troppo cari non li comprerà nessuno ma anche in questo modo non si può recriminare nulla al produttore, li fa lui, li vende lui e i prezzi li decide lui.
"interesse personale" potrebbe essere una definizione del profitto, che è l'obiettivo di qualsiasi azienda che ci tenga a rimanere in vita.Capisci bene che un soggetto diverso dal produttore che decide un prezzo diverso da quello ufficiale non segue le logiche del mercato ma quello che fa è dettato solo ed esclusivamente per interesse personale e per fregare gli altri,e senza nemmeno considerare l'illegalità della cosa.
Se parliamo di biglietti di eventi sportivi o concerti ok, ma in altri ambiti il reato di bagarinaggio non esiste, figuriamoci se può esistere il ricatto.Qui stiamo parlando di bagarinaggio, non se i prezzi delle bici nuove o di qualsiasi altro prodotto sono giusti o meno.
Come detto quando c'è un listino ufficiale è quello che fa testo, tutti gli altri soggetti se si discostano da questo escono dalle logiche di mercato ed entrano in quelle dell'illegalità e del ricatto.
Io rimanevo sempre stupito delle file che si creavano per l'acquisto di un cellulare nel suo primo giorno di vendita.ma mi chiedo come possa una grande domanda rispetto ad una temporanea bassa offerta far scattare simili meccanismi, specie se parliamo di prodotti che da qui a qualche mese saranno reperibili in ogni dove....cioè mi viene da pensare che c'è veramente tanta gente messa male.
Ciclofili!Del resto, come li definiresti tu quelli che comprano una bici, che nella stragrande maggioranza dei casi costa come e più di un mezzo a motore nonostante il motore non ce l'abbia?
Potrebbe essere spiegabile tenendo conto che: alcune persone non sono portate ad agire in base a logica di convenienza economica (a dirla tutta, ci sono persone che non agiscono in base ad alcuna logica); alcune persone hanno disponibilita' economiche tali per cui gli e' ininfluente pagare il doppio un prodotto il cui costo e' di qualche centinaio di euro; alcune persone devono vantarsi di avere disponibile appena possibile un certo bene; ci sono persone che devono dimostrare a se stesse di poter avere quello che vogliono.Per dire una cosa è pagare una PS5 il doppio oggi quando dopo tre mesi la troverai a prezzo di listino, un'altra è il biglietto del concerto o della partita, che tra un giorno o un mese non ci sarà più.
Ma anche qua rimane una banale quanto incompresa questione di domanda e di offerta.
Però il comportamento etico poco chiaro in questo caso riguarda esclusivamente il bagarinaggio di biglietti x stadio o concerti...però, personalmente, ritengo molto triste che a fronte di un comportamento etico poco chiaro ci sia evidentemente una risposta reale risposta di mercato, senza la quale non sussisterebbe il fenomeno. aldilà di banali ma efficaci logiche di domanda/offerta...
Anzi: se tu la vendessi "al 50% di quanto varrebbe in una situazione normale", saresti un benefattore per chi, in condizioni di necessita', l'acquistasse!Il resto non è bagarinaggio nel vero senso della parola, se le bici non ci sono ed io vendo l'usato al 50% di quanto varrebbe in una situazione normale non è bagarinaggio ma semplice legge di mercato
Assolutamente, sono d'accordo con te, io mi riferivo piuttosto ai fenomeni che fanno accaparramento selvaggio, con quel che ne consegue.Però il comportamento etico poco chiaro in questo caso riguarda esclusivamente il bagarinaggio di biglietti x stadio o concerti...
Il resto non è bagarinaggio nel vero senso della parola, se le bici non ci sono ed io vendo l'usato al 50% di quanto varrebbe in una situazione normale non è bagarinaggio ma semplice legge di mercato
...semplicemente perchè la "convenienza economica" non è intesa da tutti allo stesso modo.Potrebbe essere spiegabile tenendo conto che: alcune persone non sono portate ad agire in base a logica di convenienza economica ...
Tutte cose già dette e ridette...Li decide lui ma se il prezzo non è in linea con quello che il mercato è disposto a pagare la vendita non avviene. Con le conseguenze del caso su fatturato, profitto e sopravvivenza dell'azienda. Vedi sopra la spiegazione puntuale di @sideman
"interesse personale" potrebbe essere una definizione del profitto, che è l'obiettivo di qualsiasi azienda che ci tenga a rimanere in vita.
Ma al di là della possibile illegalità, la logica del mercato continua ad essere prevalente, perchè se nessuno è disposto a pagare 1000 euro per una playstation tre mesi in anticipo, il "bagarino" se la tiene e ci rimette. Se invece viene venduta al doppio del prezzo di listino evidentemente il mercato, in quel momento e per quelle quantità, era disposto a pagare quella cifra là.
Se parliamo di biglietti di eventi sportivi o concerti ok, ma in altri ambiti il reato di bagarinaggio non esiste, figuriamoci se può esistere il ricatto.
Ma in ogni caso anche i mercati illegali rispondono alle leggi dell' economia, nè più nè meno dei prodotti legali.
Escludendo il "secondary ticketing", secondo quale art. di Legge costituisce un illecito?Il bagarinaggio è un canale di vendita illecito