pensierino per il week end

Life is what happens to you while you are busy making other plans [J.Lennon]

In questo bar si parla di molte cose tra il serio ed il faceto. Vorrei che vedeste con calma questo filmato (se non lo conoscete già). Lo propongo soltanto perchè ritengo giusto essere informati. Ognuno poi ne faccia ciò che vuole.

http://videolive.rai.it:8080/asxgen/ran24/fallujah_ITA.wmv

ciao.
 

ziofranko

Biker tremendus
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tr
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fpmorpheus ha scritto:
la guerra è questo. uccidere le persone. Che lo si faccia col fosforo bianco o con un M16 non cambia molto.

beh, in linea di principio quello che dici è vero, ma ci sono alcune armi vietate, tra cui questi tipi di gas.
l'M16 non è arma di distruzione di massa, il fosforo e il napalm si.

basta guerre
 

fpmorpheus

Biker velocissimus
27/9/04
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South Garda Lake
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GeneralLee ha scritto:
hai capito tutto della vita...

Hai ragione... ho bisogno di qualche spiegazione. Quando passi dalle parti del Lago fammi un fischio che ti offro una birra e mi spieghi tutto tu.
Altrimenti se riesci a contrare tutto in un paio i pagine mandami pure un'email.
Attendo con ansia.
 

GeneralLee

Biker perfektus
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città di castello
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fpmorpheus ha scritto:
Hai ragione... ho bisogno di qualche spiegazione. Quando passi dalle parti del Lago fammi un fischio che ti offro una birra e mi spieghi tutto tu.
Altrimenti se riesci a contrare tutto in un paio i pagine mandami pure un'email.
Attendo con ansia.
io c'ho capito molto poco, ma sicuramente quel tanto che basta per poterti dire che hai fatto una affermazione veramente idiota
 

fpmorpheus

Biker velocissimus
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South Garda Lake
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GeneralLee ha scritto:
se vuoi dire che la guerra è sbagliata a prescindere da tutto, sono d'accordo con te, ma potevi trovare un modo meno fraintendibile per dirlo.
se vuoi dire che ogni mezzo giustifica il fine ribadisco quello che ho scritto


Intendevo dire che la guerra fa schifo.
Che lo si sapeva già prima di questo filmato, e che se fossi una possibile vittima non starei tanto a sindacare se sia peggo essere sciolti dal fosforo bianco o crepare con un proiettile a frammentazione nella pancia.
 

GeneralLee

Biker perfektus
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città di castello
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fpmorpheus ha scritto:
Intendevo dire che la guerra fa schifo.
Che lo si sapeva già prima di questo filmato, e che se fossi una possibile vittima non starei tanto a sindacare se sia peggo essere sciolti dal fosforo bianco o crepare con un proiettile a frammentazione nella pancia.
allora ti chiedo scusa, avevo frainteso...
ma magari con un proiettile è più difficile colpire per errore un bambino, una donna, uno disarmato...certo, se poi lo si vule proprio colpire allora ci si riesce bene anche con quello
 

enry_mega_drop

Biker assatanatus
6/8/04
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Torino
gearisforlosers.blogspot.com
Penso che lo scalpore nasca dal fatto che gli americani sono andati a portare un po' di democrazia in Iraq perché ufficialmente dovevano trovare armi di distruzione di massa chimiche, batteriologiche (nucleari?)... e non hanno trovato una cippa. Però ridotti allo stato di guerriglia porta a porta, trovandosi nel liquame marrone fino al collo con oltre 2000 vittime tra i propri soldati, sono ricorsi alle stesse armi che dicevano di voler trovare ed eliminare.
 

Pedalealpino

Biker perfektus
7/3/04
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enry_mega_drop ha scritto:
Penso che lo scalpore nasca dal fatto che gli americani sono andati a portare un po' di democrazia in Iraq perché ufficialmente dovevano trovare armi di distruzione di massa chimiche, batteriologiche (nucleari?)... e non hanno trovato una cippa. P

però una certezza l'avevano: il PETROLIO!

:bleah: :bleah: :bleah: :bleah: :bleah: :bleah:
 
ho due conclusioni: una è che.......mi vergogno di essere un essere umano. oppure dovevo nascere in una tribu di indiani prima della scoperta del nuovo mondo ( la cosiddetta [size=-2]America[/size] ), quando vivevano di caccia, agricoltura, natura incontaminata,senza le malattie dell "uomo bianco", ci saranno state lotte tra tribù, ma mai paragonabili, secondo me alle guerre di oggi. l unica cosa è che nn esisteva la bicicletta....se no sai i bei posti x fare freeride...
la seconda è che ci stiamo estinguendo. in questo momento si stanno svolgendo centinaia di guerre, tutte x il potere o la religione. stiamo diventando in troppi su sto pianeta. ci sarebbero tantisssssime altre cose da dire, ma mi fermo qua.
ma sto filmato lo hanno mandato in tv?
ciao
 

Efesto

Biker superis
7/7/04
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enry_mega_drop ha scritto:
Penso che lo scalpore nasca dal fatto che gli americani sono andati a portare un po' di democrazia in Iraq perché ufficialmente dovevano trovare armi di distruzione di massa chimiche, batteriologiche (nucleari?)... e non hanno trovato una cippa. Però ridotti allo stato di guerriglia porta a porta, trovandosi nel liquame marrone fino al collo con oltre 2000 vittime tra i propri soldati, sono ricorsi alle stesse armi che dicevano di voler trovare ed eliminare.

penso che sia la goccia che fa traboccare il vaso.

Differenza, purtroppo, ce n'è tra la guerra con i bombardamenti al fosforo bianco e i mitra; chissà, forse è mediamente anche peggio morire per il fosforo bianco che per un proiettile che, se sei fortunato, ti fredda all'istante.

Vedere quelle persone ridotte così...
 
eddy ha scritto:
dovevo nascere in una tribu di indiani prima della scoperta del nuovo mondo ( la cosiddetta [size=-2]America[/size] ), quando vivevano di caccia, agricoltura, natura incontaminata,senza le malattie dell "uomo bianco", ci saranno state lotte tra tribù, ma mai paragonabili, secondo me alle guerre di oggi. l unica cosa è che nn esisteva la bicicletta....se no sai i bei posti x fare freeride...
altro che oggi...! chi ti dava noia a quel tempo....
 

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sempredecorsa

Biker assatanatus
15/6/04
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treviso
www.sergianchi.f2g.net
purtroppo la mia connessione è quella che è ed il filmato me lo scordo, ma se è quello sulla presa di falluja l'hanno mandato in onda ieri sera su matrix . Che dire..agghiacciante...anche se a dire degli esperti militari in studio è stato strumentalizzato. A quanto dicevano le bombe al fosforo bianco non sono quelle che si usavano un tempo, per esempio in vietnam, che bruciavano la carne, ed illegali dall'80; ma sono di tutt'altro genere: queste, a quanto pare, sono delle bombe accecanti, che fanno un flash per stordire il nemico e sono usatissime anche dalla polizia durante le incursioni. Comunque, strumentalizzazione a parte, i civili morti c'erano eccome, anche se gli alti gradi americani all'inizio l'avevano categoricamente smentito...

A proposito, chi ha visto ieri mattina, su unomattina, il cartone animato iraniano che esorta ed insegna i bambini a diventare kamikaze contro israele?
 

Archimede

Biker superis
14/10/05
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TRIESTE
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Anche da un filmato, capire COSA significa il fosforo non è facile.
Vi giro un brano di Curzio Malaparte, da "La Pelle".
Personalmente, lo trovo una testimonianza più agghiacciante di quel filmato:

I rapporti del Regio Console d'Italia in Amburgo narravano fatti
terribili. Le bombe al fosforo avevano appiccato il fuoco a interi
quartieri di quella città, facendo un gran numero di vittime. Fin qui
nulla di strano, anche i tedeschi sono mortali. Ma migliaia e migliaia
d'infelici, grondanti di fosforo ardente, sperando di spegnere in quel
modo il fuoco che li divorava, s'erano gettati nei canali che
attraversavano Amburgo in ogni senso, e nel fiume, nel porto, negli
stagni, perfino nelle vasche dei giardini pubblici, o s'eran fatti
ricoprir di terra nelle trincee scavate, per immediato rifugio in caso
d'improvviso bombardamento, qua e là nelle piazze e nelle strade: dove,
aggrappati alle rive e alle barche e immersi nell'acqua fino alla bocca,
o sepolti nella terra fino al collo, attendevano che le autorità
trovassero un qualche rimedio contro quel fuoco traditore. Poiché il
fosforo è tale che si appiccica alla pelle come una viscida lebbra, e
brucia solo al contatto dell'aria. Non appena quei disgraziati
sporgevano un braccio fuor della terra o dell' acqua, il braccio si
accendeva come una torcia. Per ripararsi dal flagello, quegli sciagurati
erano costretti a rimanere immersi nell'acqua o sepolti nella terra come
dannati nell'Inferno di Dante. Squadre di soccorso andavano da un
dannato all'altro, porgendo bevande e cibo, attaccando con funi alla
riva gli immersi perché abbandonandosi, vinti dalla stanchezza, non
annegassero, e provando ora questo, ora quell'unguento: ma invano,
poiché nel mentre ungevano un braccio, o una gamba, o una spalla, tratti
per un istante fuor dell'acqua o della terra, le fiamme subito si
risvegliavano simili a serpentelli accesi, e nulla valeva ad arrestare
il morso di quella terribile lebbra ardente.
Per alcuni giorni Amburgo offri l'aspetto di Dite, la città infernale.
Qua e là nelle piazze, nelle strade, nei canali, nell'Elba, migliaia e
migliaia di teste sporgevano fuor dell'acqua e della terra, e quelle
teste, che parevano mozze dalla mannaia, livide dallo spavento e dal
dolore, muovevan gli occhi, aprivan la bocca, parlavano. Intorno alle
orribili teste, conficcate nel selciato delle strade o galleggianti alla
superficie delle onde, andavano e venivano notte e giorno i familiari
dei dannati, una folla smunta e lacera, che parlava a voce bassa, quasi
per non turbare quella straziante agonia: e chi portava cibo, bevande,
unguenti, chi un cuscino da metter sotto la nuca del loro caro, chi,
seduto accanto a un sepolto, gli dava sollievo al viso con un ventaglio
contro il calore del giorno, chi gli riparava la testa dal sole sotto un
ombrello, o gli asciugava la fronte madida di sudore, o gli umettava le
labbra con un fazzoletto bagnato, o gli ravviava i capelli con un
pettine, e chi, sporgendosi da una barca, o dalla riva del canale o del
fiume, confortava i dannati aggrappatí alle corde e dondolanti sul filo
della corrente. Bande di cani correvano qua e là abbaiando, lambivano il
viso dei padroni interrati, o si buttavano a nuoto per soccorrerli.
Talvolta alcuni di quei dannati, presi dall'impazienza, o dalla
disperazione, gettavano un alto grido, tentando di uscire fuor
dell'acqua o della terra, e por fine allo strazio di quella inutile
attesa: ma subito, al contatto dell'aria, le loro membra avvampavano, e
zuffe atroci si accendevano tra quei disperati e i loro familiari, che a
pugni, a colpi di pietra e di bastone, o con tutto il peso del proprio
corpo, si sforzavano di rificcar nell'acqua o nella terra quelle
terribili teste.
I più coraggiosi, e pazienti, erano i bambini: che non piangevano, non
gridavano, ma volgevano intorno gli occhi sereni a mirar l'orrendo
spettacolo, e sorridevano ai familiari, con quella meravigliosa
rassegnazione dei bambini, che perdonano l'impotenza degli adulti, e
hanno pietà di chi non può aiutarli. Non appena scendeva la notte,
nasceva intorno un bisbiglio, un sussurro, come di vento nell'erba, e
quelle migliaia e migliaia di teste guatavano il cielo con occhi accesi
di terrore.
Al settimo giorno fu dato l'ordine di allontanare la popolazione civile
dai luoghi, dove i dannati eran sepolti nella terra, o immersi
nell'acqua. La folla dei parenti si allontanò in silenzio, sospinta con
dolcezza dai soldati e dagli infermieri. I dannati rimasero soli. Un
balbettio spaurito, uno stridor di denti, un pianto soffocato, uscivan
da quelle orribili teste affioranti dall'acqua e dalla terra lungo le
rive dei canali e del fiume, nelle strade e nelle piazze deserte. Per
tutto il giorno quelle teste parlaron fra loro, piansero, gridarono, con
la bocca a fior di terra, facendo smorfie, orrende, mostrando la lingua
agli shupos di guardia ai crocicchi, e pareva che mangiassero il
terriccio, e sputassero i sassi. Poi scese la notte: e ombre misteriose
si aggiravano intorno ai dannati, si curvavan su loro, in silenzio.
Colonne di autocarri con i fari spenti giungevano, sostavano. Si alzava
da ogni parte uno strepito di zappe e di badili, uno sciacquio, i tonfi
sordi dei remi nelle barche, e grida subito soffocate, e lamenti, e
schiocchi secchi di pistola.
 

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