in pratica adesso quando immetti aria nella forcella, la camera positiva e negativa vengono caricate alla stessa pressione.mi spieghi meglio la cosa? praticamente ora la mia si regola solo con la pressione aria ed il ritorno idraulico. il tuo suggerimento cosa comporterebbe?
Arrivato al punto che dici, non ti resta altro che fermarti e pulire.
Per arrivare piu' tardi possibile a quel punto o se va bene riuscire ad evitarlo:
1) Evitare il fango il piu' possibile andando su erba e sassi.
2) Se hai un po di fango sulla ruota e vai sulle foglie queste si attaccano e peggiori la situazione.
3) Dare piu' sterzate +45/-45 gradi ripetute velocemente in modo di "strappare" il fango dal copertone.
4) Se ci sono delle corsie con le sponde, sfruttarle con i fianchi delle ruote
per pulirsi dal fango.
5) Quando sei su parte di terreno (erba/sassi) oltre al punto 3, gioca anche
con delle pinzate brevi ma violente sui freni in modo di "grattare" via il fango dalla ruota.
6) In salita tieni il peso dietro e leggero il davanti in quanto sulla ruota anterirore si attachera' meno fango e sulla posteriore slittando leggermente riuscirai anche a staccare quello che c'e' in piu'.
1)su un sentiero completamente fangoso la cosa è impossibile
2)lo so, e con l' archetto basso è il mio problema principale
3)col copertone pieno di fango l' aderenza è zero e queste manovre mi farebbero solo cadere
4)
5)col copertone pieno di fango l' aderenza è zero e queste manovre mi farebbero solo cadere
6)anche se do poco peso davanti il fango si attacca lo stesso: la posteriore, se slitta in salita, mi fa perdere completamente aderenza e mi fermo, così non risolvo nulla
mi vien voglia di rimettere le mie vecchie geax saguaro da 2,0 ed evitare completamente il fango ( cosa che faccio spesso oramai )
mi vien voglia di rimettere le mie vecchie geax saguaro da 2,0 ed evitare completamente il fango ( cosa che faccio spesso oramai )
mi vien voglia di rimettere le mie vecchie geax saguaro da 2,0 ed evitare completamente il fango ( cosa che faccio spesso oramai )
mi permetto di condividere il post di noghese sulla forcella: una buona forcella potrà migliorare la prestazione ma il grosso del merito/colpa/responsabilità è della capacità di guida: fondamentale è la distribuzione del peso tra la ruota anteriore e posteriore e lateralmente. altrettanto fondamentale è la capacità di assorbire i colpi e copiare il terreno con braccia e gambe. quanti bikers ho visto scendere belli rigidi con le braccia e gambe tutte distese facendosi condurre inesorabilmente dalla bici...
buon divertimento.
BHe che dire ....nulla da ridire nelle tue parole ....basta pensare che l'Arenaline Bike Xtreme o la vecchia cara Rampiledro sono gare da xc con discese da paura ...e son nate con MTB altrattanto da paura che di forche con aria molettoni o roba varia ...manco l'ombra ....se cominciavano a muoversi erano guai ....Eccolo lì...........questo volevo sentire
La forca buona?.............ok aiuta molto, le discese sono più "morbide" (io che ho una manutou molla-olio, con ecursione discreta ma progressione pessima, cosa devo fare........butarla nel Guà?)..............ma il lavoro del biker è fondamentale!!!!!!!!!!!
Come vi spiegate allora certi PRO che si fanno le granfondo XC con forca rigida e tubeless?? Se anche si parla di una disciplina più specifica e corsaiola..............ma sempre mtb è.
Ecco qua un tizio (john Tomac) con una bici rigida cosa combina:
YouTube - John Tomac MTB ride
Che tra l'altro oltre che rigida ha gommine di mia nonna e freni della graziella...
son stufo di arrivare a casa e dove perdere un' ora abbondante per pulire la bici. inoltre il fango e' agilloso e con quei sassolini piccoli che finiscono dappertutto mi sa tanto che alla lunga la catena e altre parti delicate ne risentono. qui non è questione di crisi di rigetto, tra l' altro mi scoccia non poco non poter salire come dico io perchè si blocca la ruota anteriore, dover scendere anche 5 o 6 volte per liberare la ruota quando avrei fiato e forza per finire la salita in maniera tranquilla. certi percorsi li ripeterò con il clima asciutto e se per evitare il fango devo fare asfalto, lo faccio senza alcun problema ( l' ho fatto per 20 anni ): ne incontro parecchi mtbikers su asfalto ultimamente.Evidentemente hai una crisi di rigetto.
E' in questo momento che puoi dimostrare la tua tenacità e
nello scontro (tu VS fango) non dargliela vinta per abbandono.
Sii combattivo, c'e' fango ? ECCHISSENEFREGA!!! non sara'
mica un poca di terra bagnata che ti comanda no ???
so di avere molto da imparare in quanto a tecnica: forse, oltre all' inesperienza, mi blocca anche la paura di cadere, sento che la bici è assolutamente ingovernabile e scendo a meno della metà della velocità degli altri bikers. ti dirò che sinceramente non ne faccio una tragedia, però almeno un pò devo migliorare.mi permetto di condividere il post di noghese sulla forcella: una buona forcella potrà migliorare la prestazione ma il grosso del merito/colpa/responsabilità è della capacità di guida: fondamentale è la distribuzione del peso tra la ruota anteriore e posteriore e lateralmente. altrettanto fondamentale è la capacità di assorbire i colpi e copiare il terreno con braccia e gambe. quanti bikers ho visto scendere belli rigidi con le braccia e gambe tutte distese facendosi condurre inesorabilmente dalla bici...
buon divertimento.
son stufo di arrivare a casa e dove perdere un' ora abbondante per pulire la bici.
Basta abituarsi. Quando rientri fai il grosso... e durante gli altri giorni rifinisci i particolari.
inoltre il fango e' agilloso e con quei sassolini piccoli che finiscono dappertutto mi sa tanto che alla lunga la catena e altre parti delicate ne risentono.
Anche i copertoni si consumano e non per questo eviti di pedalare.
qui non è questione di crisi di rigetto, tra l' altro mi scoccia non poco non poter salire come dico io perchè si blocca la ruota anteriore, dover scendere anche 5 o 6 volte per liberare la ruota quando avrei fiato e forza per finire la salita in maniera tranquilla.
Evita i percorsi peggiori cosi' limiti il fastidio.
certi percorsi li ripeterò con il clima asciutto e se per evitare il fango devo fare asfalto, lo faccio senza alcun problema ( l' ho fatto per 20 anni ): ne incontro parecchi mtbikers su asfalto ultimamente.
Anche io ne ho incontrati parecchi, ma i miei erano tutti infangati e con un sorriso enorme stampato in faccia.
augusto, siamo seri, dai: le gomme si consumano e questo è inevitabile.
l' usura da fango e relativo micro-pietrisco invece si, basta evitare il suddetto fango: se tu vuoi infangarti e la cosa ti diverte, fallo pure.
a me il fango dà parecchio fastidio per i motivi che ho già detto e le cose che mi danno fastidio le evito, se posso.
non so tu ma io voglio che la bici mi duri un bel pò, continuare ad infangarla pesantemente e lavarla abbondantemente ad ogni uscita non mi pare certo un toccasana per la mia specy; se capiterà il fango in maniera occasionale, pazienza.
capisco il divertimento che provi, la difficoltà a gestire la bici che sbanda qua e là, il fiondarsi dentro alle pozzanghere e tutto il corollario di situazioni che questa stagione offre: fa parte di un certo modo di concepire la mtb che ho provato ma non mi garba molto.
preferisco il mio stile: fondi compatti, ricerca del miglioramento a livello prestazionale, vigilanza continua su altimetro, cardio e odometro. stop.
voi tutti concepite la bici come divertimento.Questa ormai fa parte del passato...
Vedi Andrea, sara' magari solo una mia sensazione, ma ogni volta che
descrivi detterminate situazioni, mi rattristo per il fatto che non riesci
a provare gioia come la provo io.
A volte mi sembra di essere quasi masochista perche' ci godo...
Comunque... stai tranquillo... non pensare che non ti rompa le
e cerchi di non spingerti a superare i limiti che ti imponi...
Sai che sono rompidi natura no ?
voi tutti concepite la bici come divertimento.
io no.
non ho ancora trovato uno che viva la bici come me e questo mi fa pensare che sia io il caso anomalo ma in fondo il modo di pedalare rispetta un pò il carattere della persona. se io ho pedalato in solitaria per svariati lustri è anche perchè di carattere sono un pò chiuso, la solitudine non mi spaventa.
se nella bici voi trovate gioia e svago, io ci trovo fondamentalmente una valvola di sfogo per quelle che sono le tensioni che accumulo al lavoro o nella vita di tutti i giorni: più son nervoso e più fatico in bici e quando rincaso mi sento tranquillo ed in pace con me stesso. ti posso garantire che ci son giorni che se non pedalo ... è meglio non avvicinarmi neanche.
in quest' ottica si capisce perchè io senta sempre il bisogno di tirare, di forzare: maggior fatica = maggior sfogo.
gli anni scorsi mi sfogavo anche in palestra, ora che ho di molto ridotto esco anche 5 volte la settimana in mtb, è una necessità che fa parte di me.
tutto qua.
io la pensavo così i primi anni che guidavo la macchina, facevo dei veri e propri rally per conto mio e la sporcavo di bruttoScherzi a parte in un certo modo ti capisco, ma nel mio caso piu' schifida e' la cosa, piu' riesco a sfogarmi...
Sono due modi diversi per ottenere un'unico risultato.
Ecco qua un tizio (john Tomac) con una bici rigida cosa combina:
YouTube - John Tomac MTB ride
Che tra l'altro oltre che rigida ha gommine di mia nonna e freni della graziella...
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