Paulissen licenziato da Cannondale per doping

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Gi@nky

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...le case farmaceutiche che producono...


beh le case farmaceutiche che producono non credo sia il problema perchè la maggior parte dei prodotti (leggi medicinali) utilizzate nella pratica sportiva come doping sono utilizzati per curare malattie, per scopi terapeutici...il problema è che vengono utilizzati impropriamente!
 

Ser pecora

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beh le case farmaceutiche che producono non credo sia il problema perchè la maggior parte dei prodotti (leggi medicinali) utilizzate nella pratica sportiva come doping sono utilizzati per curare malattie, per scopi terapeutici...il problema è che vengono utilizzati impropriamente!

Se ritrovo la fonte postero' un articolo in cui si spiegava che alcuni medicinali vengono prodotti in quantità assolutamente sproporzionata alla popolazione di malati che dovrebbero in teoria curare.
Senza contare il rifiuto di alcune case ad inserire i traccianti.
 

simonsauser

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che si guadagni tanto nel caso degli amatori non mi pare.

Sulla squalifica a vita credo sia una cosa impraticabile e pure iniqua: è come se ci fosse l'ergastolo per la frode...
La legge com'è ora secondo me va più che bene. La radiazione è già prevista dopo tot casi.
Il punto è che non risolve il problema. Che non è solo il tizio che si dopa, ma il medico che lo dopa, le case farmaceutiche che producono, le società che coprono, etc...è un problema sociale.

di questi tempi non mi pare opportuno parlare di problema sociale.
La disoccuazione, la violenza questi sono problemi sociali.
Il doping e' una forma di psicosi individuale dettata dall'esasperazione dello spirito agonistico che arriva a compromettere ed oscurare i danni a favore dei benefici (se ci possano essere).
Il doping e' la forma di falsita' piu' ignobile che ci sia.
Mi sento profondamente offeso, come persona ma soprattutto come biker, nel vedere testimonial del nostro meraviglioso sport comportarsi in questa maniera.
Concepire o giustificare in qualunque forma il doping vuol dire tradire le stesse meravigliose sensazioni che la bike di ognuno di noi ci regala in ogni uscita.
Un sorriso affaticato vale piu' di mille vittorie con doping, semplicemente perche' e' sincero e vero!!!!
Simonsauser
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Se ritrovo la fonte postero' un articolo in cui si spiegava che alcuni medicinali vengono prodotti in quantità assolutamente sproporzionata alla popolazione di malati che dovrebbero in teoria curare.
Senza contare il rifiuto di alcune case ad inserire i traccianti.
questo tuo messaggio (purtroppo vero) mi fa pensare e mi rattrista parecchio considerando quanto bisogno ci sarebbe di farmaci nei paesi sottosviluppati.
basti pensare che spessissimo le case farmaceutiche smettono di produrre medicinali perchè nei paesi economicamente sviluppati certe malattie sono superate,fottendosene altamente di cio che succede nel resto del mondo.
 

Ser pecora

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di questi tempi non mi pare opportuno parlare di problema sociale

Dire che si tratta solo di psicosi di alcuni individui mi pare giustificarlo. Cullandosi nell'idea che tolte le "mele marce" tutto sia ripulito e perfetto.
Oltretutto non si considera che il doping e le frodi in ambito sportivo ci sono da quando esiste lo sport, non solo di questi tempi.
Tant'è che l'esasperazione dello spirito agonistico è una visione rapportabile solo ad un certo modo di intendere lo sport: quello ottocentesco alla de Coubertin. Che non ha precedenti nella storia dello sport.
Lo "spirito olimpico" delle origini ai nostri occhi sarebbe ben più che esasperato...
 

homerone

Biker superis
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parma
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che sia un problema sociale forse è vero ma come tanti altri problemi i rimedi ci sono.Forse la squalifica a vita è troppo ma è anche vero che senza un buon deterrente il problema rimane magari occorrerebbe dare maggiori responsabilità alle società e ai medici in modo da poter punire o eventualmente escludere da determinate competizioni le squadre.Il problema è che c'è una piccola cupola fatta dai grandi sponsor che probabilmente fa un po' quello che vuole(è anche per questo secondo me che vengono beccati determinati corridori e non altri).Forse occorrerebbe prendere gli sport per quello che sono divertimento a partire dagli amatori troppo fanatismo porta sempre ad esagerare e sicuramente giustificare senza fare niente non risolve il prblema
 

iaco70

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questo tuo messaggio (purtroppo vero) mi fa pensare e mi rattrista parecchio considerando quanto bisogno ci sarebbe di farmaci nei paesi sottosviluppati.
basti pensare che spessissimo le case farmaceutiche smettono di produrre medicinali perchè nei paesi economicamente sviluppati certe malattie sono superate,fottendosene altamente di cio che succede nel resto del mondo.

non facciamo del moralismo inutile e guardiamo le cose per quello che sono: le case farmaceutiche hanno esclusivo fine di lucro, come tutte le SpA, quindi non solo è normale ma doveroso per il management non investire denaro (degli azionisti) per produrre farmaci che non hanno più sufficiente mercato o per avviare lo studio di un nuovo farmaco che non avrà mercato nel momento in cui sarà commercializzabile.
Hai un'idea di quello che è il "time to market" di un farmaco?

Comunque non darei la colpa del doping alle case farmaceutiche, così come forse è anche vero che la lista delle "sostanze dopanti" oramai è diventata un'esagerazione.
Roel Paulissen a 34 anni era già alla fine della sua carriera come MTB professionista e forse cercava/sperava in qualche ultimo risultato di prestigio, non so... ma scommettiamo che tra un po' sarà comunque la star di marathon "amatoriali" di livello?... magari invitato non certo gratis.
 
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Tonweya

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Ed io credo che ne esistano altrettante con cui li continuano a pagare e rifornire di materiale "sottobanco" anche durante la squalifica.
Altrimenti non si capisce come questi, dopo 1-2 anni di squalifica, possano ripresentarsi in piena forma ed allenati e di cosa vivano durante la stessa...
QUOTO Mi sembra strano che siano proprio all'oscuro di tutto
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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non facciamo del moralismo inutile e guardiamo le cose per quello che sono: le case farmaceutiche hanno esclusivo fine di lucro, come tutte le SpA, quindi non solo è normale ma doveroso per il management non investire denaro (degli azionisti) per produrre farmaci che non hanno più sufficiente mercato o per avviare lo studio di un nuovo farmaco che non avrà mercato nel momento in cui sarà commercializzabile.
Hai un'idea di quello che è il "time to market" di un farmaco?

Comunque non darei la colpa del doping alle case farmaceutiche, così come forse è anche vero che la lista delle "sostanze dopanti" oramai è diventata un'esagerazione.
Roel Paulissen a 34 anni era già alla fine della sua carriera come MTB professionista e forse cercava/sperava in qualche ultimo risultato di prestigio, non so... ma scommettiamo che tra un po' sarà comunque la star di marathon "amatoriali" di livello?... magari invitato non certo gratis.
permettimi caro: io esprimo un mio parere mutuato da un pensiero stimolatomi dalla frase di ser pecora.
se poi essere dispiaciuti perche vengono buttati farmaci a fronte di un deficit di medicinali che non vengono distribuiti ai poveracci che ne hanno bisogno è fare moralismo inutile sono contento di farlo,sempre meglio che fare del cinismo inutile.
non sempre penso sia il caso di ragionare da figli del capitalismo e gestori esperti di marketing...magari un po piu di umanità non farebbe male al mondo d'oggi (sopratutto quando si parla di vite che potrebbero essere salvate...oggi questi discorsi sono moralistici mi/ti chiedo??siamo arrivati a questo punto di disinteresse verso il prossimo?).
ps: in merito all'inutilitò o utilità poi vorrei ricordarti che siamo su un forum...non penso che con questa discussione nessuno abbia pretese di risolvere il problema del doping ne tantomeno trovare una soluzione "utile",si fa puor parlè...ciscuno dice la sua;-).
ovviamente te lo dico con tutto il rispetto che si deve a ciascun utente del forum.
 

killer fiore

Biker forumensus
15/12/07
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non facciamo del moralismo inutile e guardiamo le cose per quello che sono: le case farmaceutiche hanno esclusivo fine di lucro, come tutte le SpA, quindi non solo è normale ma doveroso per il management non investire denaro (degli azionisti) per produrre farmaci che non hanno più sufficiente mercato o per avviare lo studio di un nuovo farmaco che non avrà mercato nel momento in cui sarà commercializzabile.
Hai un'idea di quello che è il "time to market" di un farmaco?

Comunque non darei la colpa del doping alle case farmaceutiche, così come forse è anche vero che la lista delle "sostanze dopanti" oramai è diventata un'esagerazione.
Roel Paulissen a 34 anni era già alla fine della sua carriera come MTB professionista e forse cercava/sperava in qualche ultimo risultato di prestigio, non so... ma scommettiamo che tra un po' sarà comunque la star di marathon "amatoriali" di livello?... magari invitato non certo gratis.

innanzi tutto le sostanze dopanti non sono state create con quello di aiutare gli atleti a vincere ma a curare patologie...vedi epo ecc....poi il fatto che ci siano medici specializzati è purtroppo un aspetto che prescinde dalle case farmaceutiche...

per quanto riguarda la seconda parte del tuo discorso, non sono d'accordo con te...Paulissen come tutti gli altri in sport fisici assumono in allenamento ed in gara sostanze che incrementano le prestazioni, in questo spesso aiutati dai team...io non credo assolutamente che cannondale non ne sapesse niente...anzi non è nemmeno la prima volta che accadono cose simili...nel ciclismo per esempio spesso quando un corridore viene beccato viene licenziato dal team....fanno spesso questo per far sembrare questi sport ad alti livelli ''puliti'' quando sanno benissimo tutti che è una pagliacciata...
è cosi non solo nel ciclismo, ma anche nel nuoto, nel tennis nella corsa ecc...

nel ciclismo è più evidente e per questo se ne parla sempre di più...la mia idea è che assumano tutti sostanze vietate ma che poi ci rimetta solo chi viene beccato per dosaggi errati o perkè le sostanze mascheranti non coprono correttamente

La soluzione a mio modo di vedere è unicamente con la squalifica a vita...


beh le case farmaceutiche che producono non credo sia il problema perchè la maggior parte dei prodotti (leggi medicinali) utilizzate nella pratica sportiva come doping sono utilizzati per curare malattie, per scopi terapeutici...il problema è che vengono utilizzati impropriamente!

bravo è questo il punto

X SAMULEGOL:

cercando su intenet ho visto (siccome di questo clomifene non ne avevo mai sentito parlare) che stimola la produzione degli FSH che serve,in questo frangente, per recuperare dall'uso di steroidi
come effetti indesiderati a parte il fatto che questi SONO DEI FOLLI perkè distruggono le funzioni metaboliche dell'organismo, cè uno sviluppo delle ghiandole mammarie hehhe....
è un farmaco che usano anche i bodybuilder...
 

Kayma

Biker serius
28/1/09
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Ma non è ancora chiaro che quando si arriva all'agonismo il doping è scontato in tutti gli sport?
L'unia soluzione e salvezza è il freeride, magari anche solo con una graziella.:-?
 

Altair

Biker superioris
15/4/09
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PD
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Ma non è ancora chiaro che quando si arriva all'agonismo il doping è scontato in tutti gli sport?
L'unia soluzione e salvezza è il freeride, magari anche solo con una graziella.:-?

é scontato per chi come noi pedala e ben conosce le difficoltà psico-fisiche che uno sport come il ciclismo/mtb richiede all'atleta.
Personalmente non mi scandalizzo se un Paulissen viene trovato positivo, come non mi scandalizzerei se ne beccassero qualcun'altro ancor più medagliato di lui.
La mia stima verso l'atleta rimane immutata perché parto dal presupposto che TUTTI, chi più chi meno, chi prima e chi dopo, abbiano fatto ricorso a qualche "aiutino", quindi li pongo tutti sullo stesso piano e alla fine sono convinto vinca quasi sempre il più forte.

Capisco si stupisca chi non pratica sport (e sono tanti!) ma francamente non capisco certi "colleghi" che manifestano meraviglia di fronte a notizie come questa.
 

Gi@nky

Biker tremendus
17/4/03
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Bike
Scapin ORAKLO | Giant TCR Advance SL T-Mobile
Se ritrovo la fonte postero' un articolo in cui si spiegava che alcuni medicinali vengono prodotti in quantità assolutamente sproporzionata alla popolazione di malati che dovrebbero in teoria curare.
Senza contare il rifiuto di alcune case ad inserire i traccianti.


azz questa è una bruttissima cosa...allora dovrebbero controllare anche le case farmaceutiche, ma ragazzi siete tutti d'accordo se affermo che è una cosa impossibile??.... :-(
 

giobiker

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é scontato per chi come noi pedala e ben conosce le difficoltà psico-fisiche che uno sport come il ciclismo/mtb richiede all'atleta.
Personalmente non mi scandalizzo se un Paulissen viene trovato positivo, come non mi scandalizzerei se ne beccassero qualcun'altro ancor più medagliato di lui.
La mia stima verso l'atleta rimane immutata perché parto dal presupposto che TUTTI, chi più chi meno, chi prima e chi dopo, abbiano fatto ricorso a qualche "aiutino", quindi li pongo tutti sullo stesso piano e alla fine sono convinto vinca quasi sempre il più forte.

Capisco si stupisca chi non pratica sport (e sono tanti!) ma francamente non capisco certi "colleghi" che manifestano meraviglia di fronte a notizie come questa.
...posso condividere, ma per favore, da sportivo, ti chiedo di non chiamarlo sport, ma spettacolo...poi se vogliamo sdoganare il doping negli atleti professionisti, come anche gli attori cocainomani o i politici strafatti o i ragazzini pasticcati, è questione da dibattere, ma certo il relativismo di oggi fa passare un elefante per la cruna dell'ago senza che nessuno gridi al miracolo, figuriamoci un po' di epo...
 
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Ci sono rimasto malissimo, stimavo moltissimo Paulissen come atleta e ne seguivo le gare.
Sono un pò perplesso su chi dice che tutti i prò facciano uso doping, come mai ne beccano solo uno ogni tanto? E quello che beccano, come mai non fa i nomi degli altri?


Certo è che sentirsi dire "sei dopato" dopo una buona prestazione e dopo ore di allenamento a sudare sulla bici, un pò le balle girano.
Per questo motivo non mi permetto di insinuare nulla se proprio non ho notizie certe...
 

Altair

Biker superioris
15/4/09
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PD
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@giobiker: hai ragione, infatti io lo prendo per uno spettaccolo e, soprattutto, non ne faccio di loro dei miti sportivi. Cmq la stima la meritino lo stesso, nella misura in cui uno crede... anche minima, ma si tratta pur sempre di persone con una genetica fuori dal comune con uno stile di vita che il 99% di noi si guarderebbe bene dal seguire, fatto di numerosi sacrifici.

E poi che spettaccolo sarebbe senza l'aiutino?? partirebbero tutti insieme e probabilmente arriverebbero anche tutti insieme, ci sarebbero pochissime fughe, pochissimi scatti in salita, il Giro o il Tour da 3 settimane diventerebbe di 2 e altro che 200km a tappa... stessa cosa per i xc e le mx... e volendosi allargare difficilmente vedremmo qualcuno all'olimpiade correre 100 mt in meno di 10 secondi e così via....
 

Alexius

Biker tremendus
6/9/08
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Saletto (PD)
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E poi che spettaccolo sarebbe senza l'aiutino?? partirebbero tutti insieme e probabilmente arriverebbero anche tutti insieme, ci sarebbero pochissime fughe, pochissimi scatti in salita, il Giro o il Tour da 3 settimane diventerebbe di 2 e altro che 200km a tappa... stessa cosa per i xc e le mx... e volendosi allargare difficilmente vedremmo qualcuno all'olimpiade correre 100 mt in meno di 10 secondi e così via....

So che è OT ma non so perchè mi viene in mente il wrestling.
 

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