approfitto di questo topic per chiedere una "lezione" per la salita.
come ho detto ieri sono salito su monte mario passando da via gomeniza, ho una bici da 27.5 (ma non credo che se ne avessi avuta una da 29 le cose sarebbero cambiate) e per me è stato un calvario salire. non sapevo proprio come affrontare quella specie di sanpietrini sporgenti continui. spesso mi ritrovavo fermo impuntato su un sasso e dovevo scendere per spostare la bici in un punto più facile per ripartire.
c'è qualche trucco, qualche consiglio, mi è piaciuta molto come salita e a livello di fiato riesco a farla senza problemi, ma quei sassi mi hanno distrutto.
che ne so, bloccare la forcella, usare la marcia più agile possibile...?
qualche consiglio da voi che la fate spesso?
grazie ;)
La salita che porta allo Zodiaco è in effetti una salita difficile rapportata a tutte le altre salite che possiamo trovare girando per i parchi di Roma.
E' breve, ma non abbastanza da poter essere affrontata di potenza, e questa è già una rarità a Roma.
Non per niente Monte Mario, seppur con soli 139 metri sul livello del mare, è il punto più alto della capitale.
In più il terreno è ostico in quanto molto irregolare e questo, alle basse velocità, è un problema.
Tra l'altro peggiora di anno in anno per via delle piogge e della mancata manutenzione.
In realtà è proprio un problema di fiato, o meglio un problema di livello di resistenza, in quanto che una salita di questo genere va necessariamente affrontata in maniera costante e ad una velocità che permetta di superare gli ostacoli del terreno.
Se hai il contachilometri prova ad affrontarla a 9/10 km/h, almeno una parte, e ti accorgerai che non avrai problemi a mantenere traiettoria e andatura.
Potresti non farcela a mantenere questo ritmo, e questo ti dimostra che è una problematica legata al fiato.
Fa parte del gioco, la resistenza si vede sulle grandi e lunghe salite con più facilità, ma anche nelle salite brevi e difficili.
capita anche su salite con terreni argillosi dove ha piovuto da poco, il ritmo è fondamentale.
Io mi sono trovato a girare con persone che volavano su terreni fangosi sui quali a me si incollavano le
ruote al terreno.
Mi piaceva pensare che era colpa dei tasselli, ma non era così...
Ciao
Claudio