Premesso che sono un utente prevalentemente ciclista del parco come voi, penso che se continuiamo a vedere la questione soltanto dal nostro punto di vista, non andiamo molto lontano.
Dobbiamo partire dal presupposto che oggi il parco ha un regolamento abbastanza restrittivo per l'uso della bici. Se lo attacchiamo su tutti i fronti, visto che nessuno di noi è il presidente del parco, la storia finisce prima di cominciare.
E' chiaro che per aprire un confronto, bisogna portare richieste adeguate, mettendo in conto di dover accettare dei compromessi.
- i sentieri di particolare pregio ci sono e sono quelli entro le aree SIC. Se fossimo ad es. iscritti WWF, forse ci risentiremmo se qualcuno che vuole andare in bici ovunque ne negasse l'esistenza.
- la politica di gestione del PG è quella del parco selvaggio (esiste un termine più corretto che non ricordo); ecco perchè si lasciano le piante morte a marcire, eventualmente poste in sicurezza e non si usano fitofarmaci a priori; non è trascuratezza, ma scelta.
- i cavalli hanno dei sentieri ben tracciati e, per esperienza personale, i cavalieri sono quelli che rispettano di più i divieti. A me è capitato più volte, invece, di trovarmi di fronte a 2-3 cavalli su un sentiero stretto a loro dedicato con la bici... non è stato piacevole
- in linea di massima l'impatto sull'ambiente aumenta passando dal pedone, alla bici e la cavallo. Aumenta la pressione al terreno, il rumore, la pericolosità dello spostamento. Questo è un discorso generale. E' chiaro che poi un pedone con grancassa, cane e maiale al guinzaglio impatta di più della nonna sulla graziella, ma un principio generale dobbiamo pure assumerlo come punto di partenza per ragionare.
- si continua a insistere che andare veloce e fare "acrobazie" non è pericoloso. Ci posso credere... anche perchè lo faccio anch'io. Ma ancora una volta invito tutti a metterci talvolta nei panni degli altri. Per qualcuno il solo fatto di vedersi sbucare da dietro un biker che salta da 20 cm può spaventare. Magari, oltre a farci una risata o ad incazzarci se ci insulta, proviamo ogni tanto anche a cercare di capire il motivo della sua reazione. Credo che un biker gentile è comunque un passo verso la direzione di essere accettati e far accettare le nostre istanze.
- per quanto riguarda le statistiche, può essere interessante averle. le chiederò in settimana.
Scusate la lunghezza. Concludo dicendo che vista l'importanza della questione, forse conviene non limitarsi a parlarne sul forum, ma incontrarsi e mettere a punto una posizione comune. Lungi da me voler rappresentare i biker delle Groane, tuttavia, se ci tenete al tema, la nostra sede è a disposizione per parlarne... compreso l'utilizzo del crossdromo (bello ma faticoso ;)