Punt Parco Foreste Casentinesi

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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R.R. 9.2 (AM)
Per causa di forza maggiore, l'escursione è stata rimandata a mercoledì prossimo.
Per il momento eravamo in 3:
- io
- Jintony
- Luc7a

Chiunque si voglia aggregare è il benvenuto.
Confermata l'escursione di dopodomani.
Sicuramente ci saremo io e Jintony.
Forse si aggregheranno Graziano, Jambo ed un amico di Jintony.
Previste quattro ore di pedalata, 60/70 km. di lunghezza, dislivello non inferiore ai 2.000 metri.
Non ho ancora preparato il percorso definitivo ma il mio "GPS" sta elaborando. :smile:
Forse andremo al Lago, forse al sentiero dei Tedeschi, non entrambi, in ogni caso.

Le certezze:
ritrovo: San Piero in bagno, percheggio del cimitero
orario: appuntamento h. 8:15
partenza: in sella h. 8:30

Chi vuole (e può) si faccia sentire.

P.S. ah.... per chi non lo conoscesse, Jintony è uno che pedala molto più forte di me!!! :duello:
(uomo avvisato......)
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
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Ottima notizia, aggiorniamo le liste:
sicuri:
- apenseri
- Jintony
- amaduzzi graziano
in forse
- Jambo74
- amico di Jintony
Ultimo aggiornamento:
Jambo purtroppo non può venire: dovremmo essere in 3 sicuri, in forse il 4°.
Definitivamente deciso il percorso:
76 km. con almeno 2600 metri di dislivello; la prima salita su asfalto, le altre quattro tutte su forestali.
Le discese: la prima è Rio Petroso, poi discesa su bracciata da passo del Vinco, la forestale da San Paolo in Alpe, e, nell'orfine, Siepe dell'Orso e Chiardovo; ora, chi conosce il Parco avrà ben capito anche quale sarà il resto del percorso.
Insomma: ce n'è per tutti i gusti!

Domani sera il resoconto dettagliato e, magari, qualche foto.
 

luc7a

Biker infernalis
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Ultimo aggiornamento:
Jambo purtroppo non può venire: dovremmo essere in 3 sicuri, in forse il 4°.
Definitivamente deciso il percorso:
76 km. con almeno 2600 metri di dislivello; la prima salita su asfalto, le altre quattro tutte su forestali.
Le discese: la prima è Rio Petroso, poi discesa su bracciata da passo del Vinco, la forestale da San Paolo in Alpe, e, nell'orfine, Siepe dell'Orso e Chiardovo; ora, chi conosce il Parco avrà ben capito anche quale sarà il resto del percorso.
Insomma: ce n'è per tutti i gusti!

Domani sera il resoconto dettagliato e, magari, qualche foto.

Sei sicuro di riuscire a fargli qualche foto :smile::smile::smile:
Cavoli bello tosto il percorso peccato non poter venire.......
 

apenseri

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Sei sicuro di riuscire a fargli qualche foto :smile::smile::smile:
Cavoli bello tosto il percorso peccato non poter venire.......
Precisiamo:
io NON ho scritto che sarò io a fare le foto (la macchina fotografica la sanno usare pure altre persone, al mondo!)
io NON ho scritto che le foto le farò a loro (ci sono tanti bei panorami da fotografare!)
io NON ho scritto che gliele farò di fronte (magari li forograferò da dietro, da molto lontano!)
 

GattoQ

Biker paradisiacus
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OnOne Inbred 29" - Rewel 27,5 + Scapin Blato Gravelizzata + Marin Eldridge Grade (90's) da viaggio - OnOne Inbred 29"
1 - Quando arrivi al Passo del Vinco da dove sali per giungere a S.Paolo? (ce n'è in mezzo!...)
Poi per Siepe dell'Orso fai il ritorno dalla Lama?

2 - Fotografie:
andate troppo veloci per potervi permettere di fare qualche foto o perlomeno comporre un buon foto-racconto del giro.
Lo dico per due questioni: uno per esperienza "fotografica"
l'altra per invidia delle vostre performances ciclistiche.

Buon giro!


(attendo le foto!) o-o
 

luc7a

Biker infernalis
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Ultimo aggiornamento:
Jambo purtroppo non può venire: dovremmo essere in 3 sicuri, in forse il 4°.
Definitivamente deciso il percorso:
76 km. con almeno 2600 metri di dislivello; la prima salita su asfalto, le altre quattro tutte su forestali.
Le discese: la prima è Rio Petroso, poi discesa su bracciata da passo del Vinco, la forestale da San Paolo in Alpe, e, nell'orfine, Siepe dell'Orso e Chiardovo; ora, chi conosce il Parco avrà ben capito anche quale sarà il resto del percorso.
Insomma: ce n'è per tutti i gusti!

Domani sera il resoconto dettagliato e, magari, qualche foto.

Aspettiamo il resoconto, non è che sei rimasto nel parco....
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
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Come sollecitato da Luca e da Marco , sono qui a raccontarvi qualcosa della giornata di oggi:
chi ha letto bene i miei post precedenti, non avrà avuto fatica ad intuire che io la macchina fotografica non l'avrei portata.
Ce l'aveva infatti Marco, il missile Jintony ed io ero lì continuamente a suggerirgli: "fai iuna foto lì", "guarda che bel panorama là"; ovviamente per rallentare il suo imperioso incedere e per cercare di recuperare un po' di fiato. Purtroppo per me, Marco è molto veloce in MTB ed è pure molto veloce a fotografare e quindi un un batter d'occhi ce l'avevo alle calcagna ed ancora in minor tempo leggevo solo gli sponsor sulla sua schiena.

Riassumo la giornata in tre sostantivi: caldo, fatica, panorami.

Procediamo per ordine: arrivo alle 8:00 e qualche spiccio (ma gli spicci non contano) a San Piero e ci sono già quasi pronti Marco e Graziano.
scendo dall'auto, li saluto e mi dicono che arriverà anche Giuseppe che ancora non conosco e che spero sia molto più lento di loro in sella, i due negano ed incomincio a vedersi avverare i miei incubi più tetri dei giorni precedenti.
Ecco Giuseppe, finiamo di prepararci e partiamo alla volta del Carnaio, su asfalto; l'itinerario che ho preparato per l'occasione prevede:
Carnaio
Rio Petroso
Poggio alla Lastra
Passo del Vinco
forestale per Ridracoli
Biserno
sentiero della Libertà
San Paolo in Alpe
La Lama
siepe dell'Orso
Pietrapazza
sella di Monte Carpano
Chiardovo
rientro a San Piero da Bagno di Romagna
Ho calcolato 76 chilometri per 2600/2800 mt. di dislivello.

La giornata è da subito calda, su per il Carnaio gli altri chiacchierano ed io ansimo ma rimango in gruppo.
Ora si scende verso Rio Petroso, nessuno degli Scorpion c'è mai stato e riesco decisamente a meravigliarli con il luogo sempre affascinante; proseguiamo in discesa, senza intoppi fino al ponte sopre il Bidente di Pietrapazza; dopo una veloce sosta alla fonte, imbocchiamo la salita verso Passo del Vinco; mi stacco solo perchè mi fermo per rispondere al telefono; superata la parte più ripida raggiungo gli altri e rimaniamo raggruppati, a parte Marco che ogni tanto allunga.
Scendiamo veloci sulla forestale verso Ridracoli, volutamente preferita al sentiero per il lago per non aumentare di troppo il tempo di percorrenza.
Ora ci aspetta il sentiero della Libertà che neppure io ho mai percoro ma che mi hanno anticipato essere duro ed impegnativo, seppur magnifico: tutte le caratteristiche saranno amplificate al quadrato.
Alla fine della salita, Graziano, che mi precede di un metro, ha un piccolo inconveniente: la sua catena, in un tratto veramente ripido ma pedalato con il 22:32, si adagia a terra; ci fermiamo sotto un ombra, entrambi goccioliamo sudore come ghiaccioli al sole, la riparazione della catena ci ruba non più di cinque minuti e ripartiamo insieme agli altri che nel frattempo co hanno raggiunti.
Arriviamo finalmente in vetta e ci si apre la splendida vista di San Paolo che da questa angolazione avevo osservato solo in foto; non c'è tempo per contemplare: gli altri si fiondano in discesa, superiamo San Paolo e dopo qualche leggero saliscendi ci tuffiamo sulla splendida forestale verso Ponte alla Sega. La successiva salita verso Poggio della Seghettina è molto più lunga di quanto ricordassi ed i successivi chilometri che ci separano dalla Lama diventano un calvario peerchè gli altri sono rimasti con le borracce a secco, quello che patisce maggiormente è Giuseppe che riceve la notizia del raggiungimento della Lama come l'estrazione del suo biglietto vincente alla Lotteria di Capodanno.
Arriviamo assetati e ci fiondiamo alla fonte: "acqua non controllata" leggiamo, e poi beviamo, beviamo, beviamo.
Mi aspetto che ci sia tempo per una sosta ma gli altri già scalpitano; il secondo panino resta nella tasca e riesco a malapena a prepararmi una borraccia di sali.
Ripartiti, ho la malaugurata idea di mettermi a ruota dei tre; il contachilometri segna 23 km/h, non sento fatica ma dovrei saperlo che questi ritmi non fanno per me; dopo tre chilometri infatti mi stacco decisamente ed i restanti 14 che ci separano dal Passo dei Lupatti saranno un calvario.
Ho detto Passo dei Lupatti perchè, dopo breve consulto, decidiamo di eliminare la discesa di Siepe dell'Orso e soprattutto la successiva micidiale salita di Pietrapazza: rimarremo nel fitto del bosco per andare a prendere l'ultima discesa di Chiardovo.
Arrivo al passo per ultimo, non so da quando gli altri sono lì ma noto che anche loro sono esausti; loro da esausti pedalano molto più di me da esausto, resta il fatto che i chilometri ed il dislivello si fanno sentire per tutti.
Ora iniziano le discese, offro agli altri un pezzo del mio panino, lo accettano anche se Giuseppe mi chiede meravigliato: "ma la salita non è finita?" "Certo che lo è" rispondo "ma la discesa che ci aspetta fino a Bagno necessita di altrettante energie, forse di più".
Arrivato al Chiardovo, Giuseppe concorderà con la mia osservazione, lamentando forti dolori agli avambracci.
Dimenticavo..... Graziano arriva a Bagno con una corona semidistrutta: una pietra l'ha piegata in maniera che la pedalata risulti impossibile ed un successivo recupero in officina altamente improbabile.
La corona: onore a Lei, caduta sul Chiardovo.

Dopo esserci rinfrescati e rifocillati al chiosco del Chiardovo, Giuseppe spingerà Graziano fino alle auto e questa giornata lunga, calda, faticosa, splendida, volgerò al termine.
Alla fine saranno:
80 km. e spicci (ma gli spicci non contano)
6 ore di pedalata e spicci (ma gli spicci non contano)
2.500 metri di dislivello ...... e spicci (ma gli spicci non contano).

Le foto, spero le metterà Marco, quando non so, sentite con lui.

P.S. ciao, mio amato Parco, spero di ritrovarti presto.
Io ti porto la mia passione, la mia fatica, il mio sudore ed i miei amici.
Tu mi ripaghi con emozioni e paesaggi sempre più incantevoli.
Il nostro è un amore che difficilmente passerà.
 

luc7a

Biker infernalis
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Come sollecitato da Luca e da Marco , sono qui a raccontarvi qualcosa della giornata di oggi:
chi ha letto bene i miei post precedenti, non avrà avuto fatica ad intuire che io la macchina fotografica non l'avrei portata.
Ce l'aveva infatti Marco, il missile Jintony ed io ero lì continuamente a suggerirgli: "fai iuna foto lì", "guarda che bel panorama là"; ovviamente per rallentare il suo imperioso incedere e per cercare di recuperare un po' di fiato. Purtroppo per me, Marco è molto veloce in MTB ed è pure molto veloce a fotografare e quindi un un batter d'occhi ce l'avevo alle calcagna ed ancora in minor tempo leggevo solo gli sponsor sulla sua schiena.

Riassumo la giornata in tre sostantivi: caldo, fatica, panorami.

Procediamo per ordine: arrivo alle 8:00 e qualche spiccio (ma gli spicci non contano) a San Piero e ci sono già quasi pronti Marco e Graziano.
scendo dall'auto, li saluto e mi dicono che arriverà anche Giuseppe che ancora non conosco e che spero sia molto più lento di loro in sella, i due negano ed incomincio a vedersi avverare i miei incubi più tetri dei giorni precedenti.
Ecco Giuseppe, finiamo di prepararci e partiamo alla volta del Carnaio, su asfalto; l'itinerario che ho preparato per l'occasione prevede:
Carnaio
Rio Petroso
Poggio alla Lastra
Passo del Vinco
forestale per Ridracoli
Biserno
sentiero della Libertà
San Paolo in Alpe
La Lama
siepe dell'Orso
Pietrapazza
sella di Monte Carpano
Chiardovo
rientro a San Piero da Bagno di Romagna
Ho calcolato 76 chilometri per 2600/2800 mt. di dislivello.

La giornata è da subito calda, su per il Carnaio gli altri chiacchierano ed io ansimo ma rimango in gruppo.
Ora si scende verso Rio Petroso, nessuno degli Scorpion c'è mai stato e riesco decisamente a meravigliarli con il luogo sempre affascinante; proseguiamo in discesa, senza intoppi fino al ponte sopre il Bidente di Pietrapazza; dopo una veloce sosta alla fonte, imbocchiamo la salita verso Passo del Vinco; mi stacco solo perchè mi fermo per rispondere al telefono; superata la parte più ripida raggiungo gli altri e rimaniamo raggruppati, a parte Marco che ogni tanto allunga.
Scendiamo veloci sulla forestale verso Ridracoli, volutamente preferita al sentiero per il lago per non aumentare di troppo il tempo di percorrenza.
Ora ci aspetta il sentiero della Libertà che neppure io ho mai percoro ma che mi hanno anticipato essere duro ed impegnativo, seppur magnifico: tutte le caratteristiche saranno amplificate al quadrato.
Alla fine della salita, Graziano, che mi precede di un metro, ha un piccolo inconveniente: la sua catena, in un tratto veramente ripido ma pedalato con il 22:32, si adagia a terra; ci fermiamo sotto un ombra, entrambi goccioliamo sudore come ghiaccioli al sole, la riparazione della catena ci ruba non più di cinque minuti e ripartiamo insieme agli altri che nel frattempo co hanno raggiunti.
Arriviamo finalmente in vetta e ci si apre la splendida vista di San Paolo che da questa angolazione avevo osservato solo in foto; non c'è tempo per contemplare: gli altri si fiondano in discesa, superiamo San Paolo e dopo qualche leggero saliscendi ci tuffiamo sulla splendida forestale verso Ponte alla Sega. La successiva salita verso Poggio della Seghettina è molto più lunga di quanto ricordassi ed i successivi chilometri che ci separano dalla Lama diventano un calvario peerchè gli altri sono rimasti con le borracce a secco, quello che patisce maggiormente è Giuseppe che riceve la notizia del raggiungimento della Lama come l'estrazione del suo biglietto vincente alla Lotteria di Capodanno.
Arriviamo assetati e ci fiondiamo alla fonte: "acqua non controllata" leggiamo, e poi beviamo, beviamo, beviamo.
Mi aspetto che ci sia tempo per una sosta ma gli altri già scalpitano; il secondo panino resta nella tasca e riesco a malapena a prepararmi una borraccia di sali.
Ripartiti, ho la malaugurata idea di mettermi a ruota dei tre; il contachilometri segna 23 km/h, non sento fatica ma dovrei saperlo che questi ritmi non fanno per me; dopo tre chilometri infatti mi stacco decisamente ed i restanti 14 che ci separano dal Passo dei Lupatti saranno un calvario.
Ho detto Passo dei Lupatti perchè, dopo breve consulto, decidiamo di eliminare la discesa di Siepe dell'Orso e soprattutto la successiva micidiale salita di Pietrapazza: rimarremo nel fitto del bosco per andare a prendere l'ultima discesa di Chiardovo.
Arrivo al passo per ultimo, non so da quando gli altri sono lì ma noto che anche loro sono esausti; loro da esausti pedalano molto più di me da esausto, resta il fatto che i chilometri ed il dislivello si fanno sentire per tutti.
Ora iniziano le discese, offro agli altri un pezzo del mio panino, lo accettano anche se Giuseppe mi chiede meravigliato: "ma la salita non è finita?" "Certo che lo è" rispondo "ma la discesa che ci aspetta fino a Bagno necessita di altrettante energie, forse di più".
Arrivato al Chiardovo, Giuseppe concorderà con la mia osservazione, lamentando forti dolori agli avambracci.
Dimenticavo..... Graziano arriva a Bagno con una corona semidistrutta: una pietra l'ha piegata in maniera che la pedalata risulti impossibile ed un successivo recupero in officina altamente improbabile.
La corona: onore a Lei, caduta sul Chiardovo.

Dopo esserci rinfrescati e rifocillati al chiosco del Chiardovo, Giuseppe spingerà Graziano fino alle auto e questa giornata lunga, calda, faticosa, splendida, volgerò al termine.
Alla fine saranno:
80 km. e spicci (ma gli spicci non contano)
6 ore di pedalata e spicci (ma gli spicci non contano)
2.500 metri di dislivello ...... e spicci (ma gli spicci non contano).

Le foto, spero le metterà Marco, quando non so, sentite con lui.

P.S. ciao, mio amato Parco, spero di ritrovarti presto.
Io ti porto la mia passione, la mia fatica, il mio sudore ed i miei amici.
Tu mi ripaghi con emozioni e paesaggi sempre più incantevoli.
Il nostro è un amore che difficilmente passerà.

Ho fatto fatica solo leggendo il resoconto.........pero che invidia :rosik:........se aggiungevate anche pietrapazza veniva un super giro spaccaossa
 

GattoQ

Biker paradisiacus
14/4/04
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Ok, letto tutto.

Non mi pare molto salutare fare un giro del genere con degli ...alieni! :!:

Qualche settimana fa ho fatto il Giro di Ridracoli salendo da Biserno, arrivando a S.Paolo e tornando da Lama, Siepe dell'Orso ...Ca di Sopra, Ridracoli
[URL]http://picasaweb.google.it/GattoQ/Dom27GiugnoGiroDiRidracoli[/URL]#
il tutto in poco più di 5 ore...
Però dentro ci sono state soste, fotografie, ristori, chiacchiere.....
La prima salità specie nella parte finale fino a Poggio Squila è veramente tosta specie con il caldo... e si che aravamo partiti discretamente presto.

Strano che tu - apenseri - abbia faticato a correre dietro agli altri :nunsacci:...
dii solito siamo noi a correre ("correre" si fa per dire) dietro a te...

Certo che hai messo in cantiere un giro veramente estremo che solitamente viene diviso in due giri differenti.

Bhè...i miei complimenti e tutta l'invidia per la vostra forma...
anche se mi convinco che andiate a cercare più soluzioni da record che "contatto con la natura"..

Comunque, come già detto, parlo con buona dose di invidia! o-o
 

jintony

Biker serius
4/3/07
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Rimini
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Ciao un pò di foto sono qui
[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/album.php?albumid=6346[/URL]

Il giro che dire è stato duro con meno caldo e umidità si sarebbe gustato molto di più. I pochissimi punti acqua si sono fatti sentire.
L'ultima discesa per me è stata davvero tosta !
Andrea una garanzia comerfata ancora una volta e stavolta non ti sei preso nemmeno il vaffa..... per le discese
Mi dispiace per il ritmo di pedalata!:i-want-t:
Alla prossima "impresa!
Grazie e Ciao!!
 

apenseri

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20/6/08
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Bhè...i miei complimenti e tutta l'invidia per la vostra forma...
anche se mi convinco che andiate a cercare più soluzioni da record che "contatto con la natura"..
Comunque, come già detto, parlo con buona dose di invidia! o-o
Quando accompagno il gruppo capitanato da Jintony, so benissimo che il ritmo sarà alto: loro sono agonisti!
Già stare con loro per me è un ottimo allenamento ed una soddisfazione pure vedere le loro faccie stanche all'arrivo, seppur spesso siano già lì ad aspettarmi.
In altri casi, con altri gruppi metto in conto molte soste, ritmo basso e tante foto.
Non è un caso che ieri non avessi portato la macchina fotografica, sapevo che mi sarei dovuto impegnare per portare a casa 2.500 metri di dislivello (anche se ne avevo previsti almeno 2.600).
Non è che chi va forte non apprezza la natura o la passeggiata, non si tratta semplicemente di andare a cercare l'impresa, è semplicemente un modo diverso di divertirsi in MTB.
L'importante è che prima della partenza a tutti i componenti dell'uscita sia ben chiaro che cosa li aspetta.

Io ieri sapevo cosa mi aspettava, seppur faticando ho portato a termine il giro.
Spero che oltre ai tanti chilometri, alla tanta fatica, ai tanti metri di dislivello, Marco, Giuseppe e Graziano si siano portati a casa anche il ricordo di splendidi panorami, montagne meeravigliose e boschi interminabili.
Per me è così: oggi più della fatica io ricordo i posti meravigliosi che abbiamo visto, e sono stati veramente tanti!
 

jintony

Biker serius
4/3/07
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Quando accompagno il gruppo capitanato da Jintony, so benissimo che il ritmo sarà alto: loro sono agonisti!
Già stare con loro per me è un ottimo allenamento ed una soddisfazione pure vedere le loro faccie stanche all'arrivo, seppur spesso siano già lì ad aspettarmi.
In altri casi, con altri gruppi metto in conto molte soste, ritmo basso e tante foto.
Non è un caso che ieri non avessi portato la macchina fotografica, sapevo che mi sarei dovuto impegnare per portare a casa 2.500 metri di dislivello (anche se ne avevo previsti almeno 2.600).
Non è che chi va forte non apprezza la natura o la passeggiata, non si tratta semplicemente di andare a cercare l'impresa, è semplicemente un modo diverso di divertirsi in MTB.
L'importante è che prima della partenza a tutti i componenti dell'uscita sia ben chiaro che cosa li aspetta.

Io ieri sapevo cosa mi aspettava, seppur faticando ho portato a termine il giro.
Spero che oltre ai tanti chilometri, alla tanta fatica, ai tanti metri di dislivello, Marco, Giuseppe e Graziano si siano portati a casa anche il ricordo di splendidi panorami, montagne meeravigliose e boschi interminabili.
Per me è così: oggi più della fatica io ricordo i posti meravigliosi che abbiamo visto, e sono stati veramente tanti!

Stanchi e distrutti dal caldo lo eravamo sicuro.
Confermo che nei giri che ti chiedo è l'impresa che cerco e me la dai sempre!
I panorami anche se non sembra li guardo di sicuro ho comprato la macchina fotografica anche per questo e non faccio foto continue come un cinese :hahaha: Farle in quel modo mi sembra di non vivere il momento come va vissuto.

Alla prossima Impresa!
 

yeppe

Biker novus
5/11/09
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Quando accompagno il gruppo capitanato da Jintony, so benissimo che il ritmo sarà alto: loro sono agonisti!
Già stare con loro per me è un ottimo allenamento ed una soddisfazione pure vedere le loro faccie stanche all'arrivo, seppur spesso siano già lì ad aspettarmi.
In altri casi, con altri gruppi metto in conto molte soste, ritmo basso e tante foto.
Non è un caso che ieri non avessi portato la macchina fotografica, sapevo che mi sarei dovuto impegnare per portare a casa 2.500 metri di dislivello (anche se ne avevo previsti almeno 2.600).
Non è che chi va forte non apprezza la natura o la passeggiata, non si tratta semplicemente di andare a cercare l'impresa, è semplicemente un modo diverso di divertirsi in MTB.
L'importante è che prima della partenza a tutti i componenti dell'uscita sia ben chiaro che cosa li aspetta.

Io ieri sapevo cosa mi aspettava, seppur faticando ho portato a termine il giro.
Spero che oltre ai tanti chilometri, alla tanta fatica, ai tanti metri di dislivello, Marco, Giuseppe e Graziano si siano portati a casa anche il ricordo di splendidi panorami, montagne meeravigliose e boschi interminabili.
Per me è così: oggi più della fatica io ricordo i posti meravigliosi che abbiamo visto, e sono stati veramente tanti!
Ringrazio ancora Andrea per il gran giro organizzato sia a livello del panorama spettacolare, delle discese mozzafiato, dell' altimetria che è un record anche per me,
confermo che abbiamo faticato tutti non solo lui
almeno io pensavo di trovare più punti per l l'acqua senza è dura
magari anche un ristoro per mangiare avevo proprio finito tutto
io sono pronto per rifarlo provando anche pietra pazza
dove sono le foto di marco ?
 

apenseri

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Ringrazio ancora Andrea per il gran giro organizzato sia a livello del panorama spettacolare, delle discese mozzafiato, dell' altimetria che è un record anche per me,
confermo che abbiamo faticato tutti non solo lui
almeno io pensavo di trovare più punti per l l'acqua senza è dura
magari anche un ristoro per mangiare avevo proprio finito tutto
io sono pronto per rifarlo provando anche pietra pazza
dove sono le foto di marco ?
Nel prossimo giro ci mettiamo volentieri anche Pietrapazza e la discesa di Siepe dell'Orso, ma direi che ci sono talmente tanti sentieri e piste forestali in zona che si può fare un giro completamente diverso.

Le foto di Marco le trovi cliccando qui:
[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/album.php?albumid=6346[/URL]

Grazie a voi per la compagnia.
 

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