@Maxrosso e a tutti gli eventuali interessati. Ora descriverò sinteticamente una discesa bella completa che potresti fare partendo proprio dal vascone della Protezione Civile. Descrizioni più dettagliate puoi trovarle
qui, sito che sicuramente conoscerai.
Arrivato al vascone la carrareccia spiana e presenta un piccolo spiazzo, lì si prende a sinistra della recinzione una traccia che punta a valle per alcune decine di metri per poi, con un tornante a dx, riprendere direzione nord e poi ovest. A questo punto sei sul sentiero giusto, non puoi più sbagliare. Dopo un primo tratto in costa seguito da alcuni tornanti si riprende la direzione del mare, praticamente sotto la strada che hai fatto per salire (il sentiero si vede chiaramente in diversi punti della salita, soprattutto nell’ultimo tratto). Segui questo single track per almeno un paio di km, penso, ed arrivi ad un bivio con cartelli, dritto prosegui verso valle (passo Gua), se invece prendi deciso a dx il sentiero ritorna in direzione nord (segnavia C2) e percorre pianeggiante tutta la testata della valle del Lerone. Ci sono alcuni punti da fare a piedi un pochino esposti (ma non è vero che se cadi muori perché sia io che il Lembo siamo ancora vivi
) finchè si ricomincia a scendere decisi e si arriva ad un primo tornante a sx. Se vai dritto, dopo un bel pezzo a spinta si arriva al cosiddetto sentiero dell’ingegnere, molto tecnico e irto di tornanti belli tosti. Di solito noi invece prendiamo il primo tornante a sx e scendiamo alla Tinna, al torrente. Lo attraversiamo e proseguiamo dall’altra parte, il sentiero è quello e non puoi sbagliare, per circa 1.5 km fino a trovarci ad un crocicchio dove di fronte a te scende da sinistra un sentiero, di fronte a te sulla destra prosegue in piano il single track che và a passo Gua e a dx con uno stretto tornante parte un sentierino in discesa che sembra essere la naturale prosecuzione di quello che scende da sinistra. E’ costituito da una serie di traversi uniti da tornanti, stretti stretti ed alcuni bastardi bastardi. Arrivi a valle qualche decina di metri a valle di ponte Negrone che intravedi sulla destra. Prosegui verso valle su un sentiero in costa per circa 800 metri fino a che in una zona boscosa trovi un poco evidente sentiero che parte ad angolo retto sulla dx. Esso scende, stretto e con alcuni passaggi sugosi, fino ad un ponte di legno che attraversa il torrente riportandoti sulla sua destra orografica. Riprendi direzione verso valle e in poche centinaia di metri rivedi la civiltà trovando la prima casa di loc. Case Soprane. Se ora prosegui a sinistra in discesa arrivi in zona Campi e poi Terralba-Arenzano oppure Cogoleto.
Se invece vuoi arrivare a Sciaborasca prendi a dx su una rampa in salita, quando arrivi ad una curva secca a dx prendi un sentiero a sx in piano dove c’è il segnavia “M”. Poco dopo scendi a sx ad un’area attrezzata con un ponte che attraversi per affrontare un bel sentiero dapprima in salita ripida e poi più dolce fino all’asfalto. Qui prendi a destra e poi ancora a destra, superi un campeggio e, se non ricordo male, arrivi nella zona del golf. Praticamente a questo punto costeggi tutta l’area del golf, sovrastandolo, su sterrata e poi su sentiero fino a tornare a toccare l’asfalto in una frazione. Prosegui e ti trovi in zona Arma dalla quale puoi raggiungere facilmente Sciaborasca.
Spero di essere stato utile.