Bellissima recensione.
Ho anche io quei dischi, 160+160 con pinze magura marta sl e pastiglie magura marta 5.1 (presumo siano organiche). Splendidi dischi, leggerissimi.
Stavo pensando di mettere un 180 all'anteriore (o magari anche dietro) per dare un po' più di potenza al freno (non è che non vadano bene, il motivo è che da principiante sono parecchio "impedito" in discesa e dunque nelle lunghe discese, specie lente, sollecito e scaldo parecchio i dischi).
Avendo, come detto, pinze magura marta sl, se dovessi mettere i dischi da 180 al posto dei 160 che adattamenti dovrei fare?
grazie, come forcella ho una rock shox revelation 110 140, sai dirmi come posso individuare l'occorrente?
io dopo averli decantati nelle uscite xc, li boccio clamorosamente nelle uscite piu am orientate... Nelle frenate lunghe si scaldano troppo e infatti a fine discesa (piu di 800 netri di dislivello di discesa tecnica continua) erano clamorosamente storti e le pastiglie ashima completamente cucinate...
sono tornato a dischi formula.
pur essendo dei dischi validi per uscite con frenate anche potenti ma meno frequanti, che lascino al disco il tempo di prendere fiato
Dai post mi sembra di capire che sono Freni validi per qualsiasi occasione SOLO se trattati con i guanti!
Pastiglie metalliche semimetalliche e diametro dei freni perfettamente rapportato al tipo di discesa che si incontra...
Grazie della recensione mi è stata utilissima! :D
vi assicuro che sono freni ottimi. da grande fan degli shimano, mi sono dovuto ricredere. frenano meglio e, surriscaldati, fischiano di meno.
Va be che sono belli e leggeri. Ma se ne trovano altri altrettanto belli e con pista un po' più piena. Il disco più ha la pista bucata, più riscalda e meno frena. Per qualche grammo fate vobis. (Qualcuno ci ha lasciato i denti con organiche di marca dubbia. Mai le organiche cmq)Dai post mi sembra di capire che sono Freni validi per qualsiasi occasione SOLO se trattati con i guanti!
Pastiglie metalliche semimetalliche e diametro dei freni perfettamente rapportato al tipo di discesa che si incontra...
Grazie della recensione mi è stata utilissima! :D
Questo è un disco per chi non frena.Tra l'altro ad Eurobike, Ashima ha presentato un prototipo per il 2012, il d-matrix, che combina acciaio, alluminio e rinforzi in fibra di carbonio
Non vedo l'ora che esca sul mercato per provarlo.
Va be che sono belli e leggeri. Ma se ne trovano altri altrettanto belli e con pista un po' più piena. Il disco più ha la pista bucata, più riscalda e meno frena. Per qualche grammo fate vobis. (Qualcuno ci ha lasciato i denti con organiche di marca dubbia. Mai le organiche cmq)
Questo è un disco per chi non frena.
Alle temperature che può arrivare un disco, vedrai quanto rinforza il carbonio (non dimentichiamo che è plastica)
No.li stai usando?
Visto che ti interessano le proprietà dei materiali compositi, cerca quale è la temperatura di rammollimento della matrice epossidica che tiene insieme le fibre di carbonio.ehm ... Il composito in fibra di carbonio ha un coefficiente di dilatazione termica 50 volte inferiore a quello dell'alluminio, vicino allo zero.
tempo fa ho letto questo paper che ho trovato molto interessante sugli studi di modelli teorici per l'enhancement dei materiali compositi dal punto di vista di conducibilità e dilatazione termica.
No.
Leggiti la sezione tecnica sui dischi per vedere come la foratura della pista incide sulle prestazioni e cerca la discussione che tratta degli ARO 08, del tipo che si è trovato senza freni. Va bè, combinazione sbagliata di dischi e pastiglie, ma è capitato.
Visto che ti interessano le proprietà dei materiali compositi, cerca quale è la temperatura di rammollimento della matrice epossidica che tiene insieme le fibre di carbonio.
.........e il livello massimo sia intorno ai 1700°).
saluti,
giuseppe
Non per fare il disfattista o il populista, ma pensate davvero che possa essere immesso sul mercato un disco come il D-Matrix di cui si sta discutendo?
Dischi in alluminio con riporto di materiale duro (metal matrix) si sono già visti (e poi spariti...) e qualcuno ancora li produce (non so se li vende, visti i prezzi...) [url]http://scrubcomponents.com/html/scrub_components_-_rotors_2011.html[/URL] , gli Ice-Tech di Shimano (gli unici di cui mi fido, in grado di controllare i processi di produzione, anche se Bike dice di averli fusi, nel test di laboratorio) che costano oltre i 40 euro, realizzati con tecnologia simile (occhio, simile! Shimano utilizza lastre composite di acciaio-alluminio-acciaio, non riporta l'acciaio direttamente sul disco!) e Ashima, che vende dischi come quelli oggetto del topic, cioè tranciati da lastra (lasciamo stare che sono "nuovi" perchè è cambiato il verso dello spider e la fregnaccia dell'orientamento delle fibre..., l'unica novità è che hanno colorato il centro!) dovrebbe mettere sul mercato un prodotto al quale manca un particolare che sia di titanio e la scritta "tested from NASA" (così la si fà completa...)...
Spero di sbagliarmi, ma mai sentito parlare di "manichini" da fiera?
Tirà la carèta;5047009 ha scritto:.........
Il dubbio è sempre il solito, l'accoppiamento di inox e e alluminio, considerando che è il punto di massima sollecitazione termica, sarà affidabile? Per shimano non mi pare sia il top dell'affidabilità.
Non per fare il disfattista o il populista, ma pensate davvero che possa essere immesso sul mercato un disco come il D-Matrix di cui si sta discutendo?
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