Nuovi Ashima AiRoTor Aro 08: non è solo questione di colore.

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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ataro

Biker celestialis
16/4/09
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esistono più procedimenti per la realizzazione di manufatti in fibra di carbonio, e dipendono, come è ovvio, dall'utilizzo finale.
mi viene in mente, ma solo a titolo fi esempio, che in formula1 e in moto gp (nonché su prootipi e supercar, per chi ha le risorse necessarie) si utilizzano rotori carboceramici proprio per la capacità di lavorare meglio ad elevate temperature (mi pare che la temperatura di esercizio stia intorno agli 800-1000°, e il livello massimo sia intorno ai 1700°).

saluti,
giuseppe
Amico piersantelli, ora ricordo quel post tuo. E come allora non ho detto che deve succedere sempre, ma che è successo una volta, per una combinazione di cose particolarmente sfigate.
Tornando ai dischi, non confondere quello che chiamano 'carbonio' per i dischi delle auto da corsa con il 'carbonio' che si usa per uso telai e cerchi delle bike. Non sono nemmeno parenti. Quello che si usa nelle auto se non erro è un composito a matrice ceramica, e la ceramica è un materiale tra quelli che hanno la temperatura di rammollimento più alta, molto superiore a quella dei metalli normali. Per le bike il materiale è la 'fibra di carbonio', che consiste in una plastica epossidica rinforzata con fibre di carbonio, plastica anch'esse, ma costituita da fili trattati in atmosfera inerte ad altissima temperatura (sui 1000 mi pare). La matrice non arriva a 300°C. Inoltre se hai un telaio di 'carbonio' e ci sei uscito i giorni caldissimi ed anche quelli freddi dell'inverno, qualcosa di diverso dovresti avere percepito. Cosa che ti guiderebbe verso la giusta realtà.
Quella fibra di carbonio su quel disco ha poca probabilità di funzionare, se il disco viene surriscaldato.
Inoltre io credo che prima di sciropparci tutte le novità, dobbiamo aspettare che qualcuno di noi faccia da cavia e ci riferisca il suo parere. Credo che i dischi ice tech Shimano (mi pare che si dica così) dovrebbero insegnare qualcosa. E se fa cappelle Shimano ..... :il-saggi:
 

GIUIO10

Biker marathonensis
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non ne ho idea! al momento è un prototipo e il suo ciclo di vita potrebbe fermarsi ai collaudi senza mai arrivare alla produzione. è così che funziona r&d.
l'accoppiata dei materiali suscita ovviamente qualche perplessità, e due pensate sulla resistenza e la dissipazione me le sono fatte anch'io. però cerco di non avere un approccio dogmatico o basato su preconcetti, tipo "non possono frenare". e il bello del forum è scambiarsi opinioni e conoscenza.

Io non contesto l'efficenza del prodotto.
Probabilmente nessuno è in grado di farlo, perchè di fatto non esiste.
Dico che prodotti dall'azienda statunitense di cui ho linkato il sito, sono venduti a 185 euro l'uno, realizzati solo nei ø 140 e 160mm.
Ok, il D-Matrix viene illustrato come un'apoteosi di compositi: acciaio (piste) e carbonio (rinforzi) su alluminio, niente riporti in metal matrix come gli Scrub, sicuramente più facili, materialmente, da realizzare.
Che futuro può avere un prodotto simile se non essere riservato ad un mercato di nicchia? Non mi pare che sia il target (e di prezzo e di utenza) di Ashima (siamo nel topic di dischi che, funzionanti o meno, costano 17 euro l'uno) sia questo.
Ripeto, spero di sbagliami e che questo disco diventi esempio di tecnologia e funzionalità a basso costo. Ma permettimi di dubitarne.

Amico piersantelli...non confondere quello che chiamano 'carbonio' ...
Quella fibra di carbonio su quel disco ha poca probabilità di funzionare, se il disco viene surriscaldato... :il-saggi:

Occhio a non confondere i compositi con resine termoplastiche (molti telai sono realizzati con questa tecnica) coi compositi strutturali nei quali il veicolo resiste a temperatura, sia alta che bassa...
 
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Reactions: piersantelli

piersantelli

Biker velocissimus
...
Che futuro può avere un prodotto simile se non essere riservato ad un mercato di nicchia? .

in effetti la mia era la citazione di una notizia che ha portato off topic il messaggio, me ne rendo conto.
su massa/nicchia proprio non so risponderti: ashima ha un pricing aggressivo per cui in effetti un prodotto di nicchia non lo vedo benissimo; credo che i costi di realizzazione di un concept simile siano comunque abbastanza alti.
 

Tira la careta

Biker perfektus
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Scott, vecchia e pesante!
però io mica lo so come è realizzato quel rinforzo :-)
E per inteso neanche io, ma parrebbe la solita fibra di carbonio impregnata di resina, credo che appunto, come ho detto sopra, sia una soluzione/palliativo per contenere le deformazioni del rotore.

Rispetto alla foto messa da piersantelli, dove si vedeva la trama delle tele in carbonio, quì pare che sia un termoplastico caricato, quà la foratura è differente, e l'acciaio pare trattenuto meccanicamente (cianfrini o alette) e manca la parte in carbonio, inoltre compare una ventolina (credo in pp).
il fatto della resina caricata è molto più credibile che non la fibra di carbonio (tele) come target del prodotto.
Magari è una soluzione per smorzare le vibrazioni ed urli in frenata.

Ho l'impressione che sia ancora in fase larvale, comincio a vedere troppe versioni, e noi stiamo a discutere sul....(per adesso) nienteo-oo-o

Altre immagini, pare che, comunque, abbiano optato per ancoraggi meccanici, un approccio differente da shimano.
 

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