Questo è quanto detto dal Diretur:Dov'è finita la Totem?
Riporto quanto dettomi da Simon Cittati di Rock Shox:
Abbiamo visto che la categoria delle bici da freeride in generale sta scomparendo, e con la continua diminuzione dei pesi sulla Boxxer, mantenere una forcella come la Totem in gamma era piuttosto ridondante. Chi vuole una forcella solida da freeride puo' affidarsi alla Boxxer guadagnando anche la sicurezza e la solidita' della doppia piastra, mentre chi cerca una monopiastra a lunga escursione di solito si orienta sulla Lyrik da 170mm.
chiederò al WWF di proteggermi.Questo è quanto detto dal Diretur:
Ehm, no, io in realtà intendevo proprio quella finale, vicino al fondocorsa.
Riprendo dal post dello scorso bike festival, dove mi hanno spiegato il rapid recovery perchè l'avevano appena introdotto sul monarch:
http://www.mtb-forum.it/bike-festival-2012-sram-avid-rockshox/http://www.mtb-forum.it/bike-festival-2012-sram-avid-rockshox/
Così almeno è come l'avevamo capita io e @muldox in quella occasione (tiro in ballo anche lui perchè ne avevamo riparlato dopo la presentazione, spero di non aver capito male due volte!)....
[MENTION=1]marco[/MENTION] , hai detto che la userai nel lungo termine sia la Pike che il Monarch Plus. Su quale bici? Fra quanto tempo avremo i tuoi aggiornamenti su queste unità che proverai?
Mi autorispondo sulla base della mia mail inviata a Simon Cittati:Quant'è lunga la focella? 550 mm?
Allora pare che non avessi capito bene (io). Anzi, sicuramete è così perchè in effetti quello che dici tu ha un sacco di senso. Se non altro perchè è più facile trovare una successione di urti piccoli che non grandi.Ricordo che a fine presentazione parlammo proprio di quello, ma se ben ricordi avevamo due teorie opposte: io sostenevo che la sospensione deve riestendersi velocemente nella prima parte di travel ed essere più controllata a seguito delle forti compressioni. In caso contrario avresti una sospensione che tende ad insaccare "restando corta" quando affronti una serie di ostacoli di piccole dimensioni ad alta velocità, ma che ti "spara in aria" o quanto meno ti fa perdere facilmente assetto a seguito di forti compressioni (immagina una forcella che all'atterraggio da un drop o da un gradone si riestende in modo fulmineo).
Ok, che è l'ipotesi che scrivevo qui. Probabilmente è così.RS è piuttosto fumosa sul "rapid recovery", e facendo qualche ricerca in rete ho notato che nessuno ha le idee ben chiare, limitandosi alcuni a dire che funziona ma senza spiegare bene come.
D'altro canto dire che il RR permette semplicemente alla sospensione di riestendersi più velocemente non ha molto senso, dato che quello lo puoi ottenere già ora con quasiasi sospensione dotata di registro di ritorno.
Altra possibilità che secondo me potrebbe avere un senso sarebbe un ritorno di tipo "position sensitive" che adegui la velocità del rebound su tutta la corsa in base a quanto la sospensione si è compressa: se poco ritorno veloce (situazione tipica dei tratti veloci con asperità non grosse e sospensione subito pronta ad assorbire l'urto successivo), se molto ritorno più lento (forte compressione a seguito di salti, drop, gradoni etc. e sospensione più controllata per evitare una repentina variazione di assetto della bici in caso di ritorno sparato).
Chiederemo a loro la prossima volta!Però sono tutte teorie mie, e può darsi che in RS abbiano stabilito che deve accadere l'esatto contrario (in quel caso mi piacerebbe però che qualcuno mi spiegasse con un minimo di logica che non sia il solito slogan da ufficio marketing il perchè deve essere così).
...li montiamo sulla bici di @muldox così si sbizzarrisce con il rapid recovery
...Se non altro perchè è più facile trovare una successione di urti piccoli che non grandi...