Caro Matteo, parlando degli allenamenti della tua compagna descrivi una situazione di disagio specifica ( e più che giustificata, a mio avviso )
dove manca il lampione, i nullafacenti, ecc. ripeto TUTTO GIUSTO E CI MANCHEREBBE ANCHE.
qui però ci sono molti altri intermezzi.
alcuni sono già stati descritti da altri , dunque non li riprendo, ma come dici tu l essere un atleta donna comporta non poche difficoltà, prima di tutto in ambito economico, dato che la visibilità data a queste atlete è pressochè minima, per non dire nulla.
MA ALLORA
perchè le aziende, che tanto si fanno portabandiera di infinita valori, non danno per prime la visibilità richiesta?
perchè a mio vedere, c' è una forte disparità di trattamento, che proviene da TUTTE le aziende,
sarebbe bello, che oltre al discostamento preventivo ( quello buonista e perbenista, che da tanto fastidio ai più bravi ) ci fosse anche da parte delle aziende un sincero coivolgimento nel supportare per bene queste ragazze.
Troppo comodo salire sul carro dei piangenti, quando si punta il dito dell offesa.