In questa "emozione" hai scritto il modo in cui tutti quanti dovrebbero cercare di affrontare la vita, difficile aggiungere qualcosa... E' tutto maledettamente vero. Io posso dire che dalle sofferenze e dalle sconfitte ne sono uscito più forte, non ci può essere crescita senza sofferenza... La MTB aiuta a capirlo, oltre che palestra per il fisico è palestra di vita, aiutata dal fatto che ci porta a contatto con la natura, ci sradica dall'asfalto e dai centri urbani, ti porta a respirare la nebbia in un bosco dove regna il silenzio, quello vero e dove magari per un attimo si riesce a dare ascolto alla propria anima... Mi scuso se ho scritto qualcosa di simile a qualcun altro, non ho avuto il tempo di leggere tutta la discussione, il tempo è una di quelle cose che al giorno d'oggi manca praticamente a tutti e chiudo con una cosa scritta da qualcun'altro ma che sento particolarmente mia:
Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
Veronica A. Shoffstall